L’ombra lunga della Torre di Siena segna l’ora amena dell’aperitivo, la meridiana in Piazza del Campo «dettava i ritmi lenti...
Carmelo Pistillo (a cura di) Arthur Rimbaud Una stagione all’inferno La Vita Felice, 2020 pp. 220, euro 18,00 Sono ben...
Su “Sull’improvviso” di Alfredo Rienzi (Arcipelago Itaca, 2021) A cura di Carlo Ragliani “Sull’improvviso” di Alfredo Rienzi consegna al lettore...
E spengo la luce e poi dormo. “Il corpo di mio fratello era morto, l’immortalità era morta con lui”...
Zacar, Sezioni Ismett nota di Marco Munaro iNcerti editori, 2020 Poesia come frutto, secrezione, effetto collaterale di un trapianto. La...
Ricordo la meraviglia e il senso di sgomento quasi fisico quando, studente di filosofia teoretica, mi sono imbattuto in Nietzsche....
«Camminando si fa il sentiero…»
Nota di lettura a Breviario per vagabondi di Giorgio Sica (Giuliano Ladolfi, Collana Perle, dicembre 2017)
di Eleonora Rimolo
Il vagabondaggio è una condizione poetica essenziale che Giorgio Sica dichiara a gran voce di vivere fin dal titolo di questa sua silloge, Breviario per vagabondi, pubblicata da Giuliano Ladolfi per la collana Perle nel dicembre 2017: come un flâneur spinto dall’intima necessità di un’indagine senza posa sulla propria interiorità, nella prima sezione della sua raccolta si mostra inquieto, dolente. Il libro si apre con un testo di morte e allo stesso tempo di rinascita, in cui il Soggetto tenta con un gesto estremo e definitivo di liberarsi della prigione del proprio corpo per tendere e raggiungere l’Assoluto, attraverso uno Streben che mira ad un rapporto di reciproca appartenenza con l’Infinito, con lo Spirito del mondo:
Ksenja Laginja Ventitré modi per sopravvivere Kipple Officina Libraria, 2021 ph Giulio De Paoli . Anche se autrice e prefatore...
di carlangelo mauro Dovrai saper riconoscere il punto in cui incontrerai l’altro te stesso (Avrai i tuoi anni, in...
Su “L’assedio” di Enza Silvestrini Ad alcuni sembra difficile parlare di un contemporaneo: come se non ci fosse spazio oltre...