Canzone del padre – Luca Brescani (Lietocolle 2018) “Canzone del padre” è un lavoro sul linguaggio del perdono, sulla storicizzazione...
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Renato Fiorito, Andromeda, Giuliano Ladolfi Editore, 2017Sul limitar del cielo il canto quiete
Lettura di Giovanni Pistoia
È breve il tempo della nostra vita
ma quando la favilla più non brucia
risplende ancora la brace che l’accese.
R. Fiorito
Poesia colta, versi felpati, tensione lirica, considerazioni filosofiche, religiose o, comunque, spirituali. Narrazione poetica dall’andamento pacato, come un silenzioso calpestio di sentieri. Sul limitar del cielo, ai confini pericolosi e affascinanti dell’esistenza, il canto quieto di Renato Fiorito. Uno sguardo alle stelle oltre le stelle, un perdersi nel cosmo dei misteri, un ritrovarsi nel più piccolo dei semi, nel più invisibile dei batteri. L’io lirico del poeta si manifesta sin dai primi versi, netti, chiari, perentori: scintilla di un attimo, attento e dignitoso verso l’infinito sconosciuto; cenere certo ma non prima d’essere uomo; frammento di tempo, materia e spirito, energia e sostanza di cielo:
Sul limitare del cielo, / io, scintilla di un attimo, / canto l’infinito. / Guardo l’eterno / e prima di essere cenere / misuro da questo / la mia grandezza / e la mia miseria. / Infinite galassie, / origine e fine della creazione, / dimorano nella mente. / Intuisco mondi paralleli / di cui non so nulla. / Vedo la fatica dei padri, / le lotte e le sconfitte, / e so che tutto è avvenuto / perché io esistessi.
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Laura Corraducci è nata a Pesaro nel 1974 dove risiede, è insegnante di inglese. Nel 2007 pubblica il suo primo libro di poesie con Edizioni Del Leone dal titolo Lux Renova. Suoi inediti sono apparsi su Punto Almanacco della poesia italiana 2014, edizione Puntoacapo, Gradiva con nota critica di Giancarlo Pontiggia, Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea 2, Raffaelli editore. Dal 2012 organizza, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della sua città, la rassegna poetica “vaghe stelle dell’orsa” dedicata alla poesia contemporanea italiana e straniera che ha visto come ospiti fra i poeti più importanti del panorama letterario italiano e straniero. Nel 2015 per Raffaelli editore pubblica la sua seconda raccolta poetica dal titolo Il Canto di Cecilia e altre poesie che si classifica al secondo posto nel concorso poetico “Premio di poesia Camposampiero 2016”. Sue poesie sono state tradotte in lingua spagnola, inglese, olandese, rumena e portoghese. Ha tradotto il libro “Dire sì in russo” della poetessa inglese Caroline Clark, poesie della poetessa turca Muesser Yehniay e del poeta americano Bill Wolak. Gli inediti sono tratti dal suo terzo libro di poesie in prossima uscita con Moretti e Vitali editore. Recensione comparsa sul bimestrale di poesia “Il sarto di Ulm” (Macabor, dir. Bonifacio Vincenzi) Laura Di Corcia, In tutte...
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