Più si avanza nella storia più ci si accorge che il dettaglio vanifica ogni pretesa di ‘sapere completo’. Il...
Critica
Luca Ariano La memoria dei senza nome Prefazione di Alberto Bertoni Il Leggio, 2021 . “Un libro compatto e autenticamente...
Virginia Woolf, nel saggio Donne After Three Centuries – contenuto nella raccolta The Common Reader (The Hogarth Press, 1932)...
Diario amoroso senza date – Fotoromanzo poetico di Antonio Nazzaro e Eleonora Buselli (Edizioni Carpa Koi, 2021) di Daniele Costantini...
A cura di Maurizio Casagrande La silloge della poetessa colombiana, in cui confluiscono testi inediti e liriche già incluse...
Maria Grazia Galatà Khamsin (frammenti di scrittura) Marco Saya Edizioni, 2021 . Poesia epifanica, figlia dell’immagine e messaggera della parola,...
La più recente raccolta di versi di Claudio Recalcati esce dopo un intervallo di oltre dieci anni dalle precedenti,...
L’agricoltura mediterranea, per affrontare la complessità dei sistemi produttivi contemporanei anche in risposta alle indicazioni comunitarie del Green Deal, è...
Il libro Strumento di consultazione e di informazione, di memoria e di approfondimento, questo Dizionario della poesia italiana –...
Doris Emilia Bragagnini
“CLAUSTROFONIA - sfarfallii - armati - sottoluce”
(Ladolfi Editore 2018)
“CLAUSTROFONIA - sfarfallii - armati - sottoluce”
(Ladolfi Editore 2018)
Lettura di Annamaria Ferramosca
Da tutte le pagine ho sentito emergere un dolore lontano e pure ricorrente, un profondissimo male del vivere che investe sguardo e ascolto, e si restituisce all’esterno versando amarezza e ironia sul senso del tutto.
In apertura vi è infatti un muro, e di contro la triade lessicale sfarfallii - armati- sottoluce. Dunque si evocano subito moti di risposta (della psiche e della poesia) ad ogni contrafforte eretto della disumanità. Sono moti leggeri, ma pronti a vorticare perfino con armi, e angoli d’ombra, come riflessi dello sperdimento, ma anche del sogno.
Ma subito si apre un universo di immagini concitate dalla realtà e da un’interiorità squassata, e insieme dalla natura e dall’arte (Merisi, Tchaikovski), a dire che si sta scivolando in altre atmosfere, su infiniti altri codici da decrittare. Sono voci di pleniluni, o di piccoli animali come tartarughe e farfalle, che tracciano un cammino mai ovvio, mai prevedibile. E seguendo questo affabulare dal lessico insolito, fascinoso, spiazzante e visionario, si comprende una fiera volontà sottesa di combattere ogni ordine, ogni banalità e le tante derive insipienti e nauseabonde dell’oggi.










