Recensione comparsa sul bimestrale di poesia “Il sarto di Ulm” (Macabor, dir. Bonifacio Vincenzi) Laura Di Corcia, In tutte...
Critica
Sergio Bertolino La sete Marco Saya, 2020 pp.78, euro 12,00 . Poesia che denuncia l’erranza, l’insicurezza, l’indecisione; che dichiara una...
La pubblicazione dell’opera completa della poetessa olandese M. Vasalis (Ensemble, 2020) rappresenta il bilancio di un’esistenza intera in versi, il...
ISSARE LE VELE VERSO L’ETÀ DELL’ORO: LA SPECIE STORTA DI GIORGIOMARIA CORNELIO E GIUDITTA CHIARALUCE «Via… usciamo dal centro...
Denis Emorine, Foudroyer le soleil/ Fulminare il sole. Poèmes/ Poesie. Traduits par Giuliano Ladolfi. Traduzione Giuliano Ladolfi, Giuliano Ladolfi editore,...
Ultimamente la poesia cerca con insistenza nuove strade – e pare le trovi. Si avventura in nuovi spazi al di...
Anna Paola Soncini, Quando l’attimo diventa tempo. Sonetti al nero, con una nota di A. Bertoni, Riva del Po (Ferrara),...
Davide Brullo - "Gries" (Nino Aragno editore, 2019)
Lettura di Clery Celeste
La poesia di Brullo non ci fa stare sereni. Se volete una poesia che non chieda, che non scavi nel dubbio, che non vi bruci, leggete altro, non leggete niente di Davide Brullo. Gries è una narrazione in versi che chiede continuamente attenzione, che passa dalla visione alla denuncia, alla folgorazione. Brullo è un creatore di mondi, dalla parola fa nascere creature animali e umane che convivono tra realtà e simbolismo.
I livelli di lettura di ogni singolo verso possono essere molteplici e contemporanei, la poesia di Davide ti trascina un verso dopo l’altro in questa foresta intricata di immaginazione. Non è però un verso che procede solo per costruzione di immagini: Brullo inserisce dialoghi, frasi che sono folgorazioni e denunce dal tono profetico. Stiamo assistendo all’utilizzo più delicato della parola, l’enunciato è un monito continuo. Nell’esatto momento in cui ci stiamo immergendo tra ghiacciai e giaguari ecco che irrompe un verso che apre la pagina, siamo costretti a tornare indietro. Come siamo arrivati a questo? Quando Brullo ci fa sentire al sicuro nella sua visione, la stiamo finalmente abitando anche noi, è esattamente quello il momento della caduta, e nella caduta o sentiamo freddo o sentiamo troppo caldo. Nella sua poesia non si sta comodi, non si sta mai a proprio agio.
di carlangelo mauro Dovrai saper riconoscere il punto in cui incontrerai l’altro te stesso (Avrai i tuoi anni, in...
L’angelo dalle gambe storte. Il sorriso e il ghigno nelle Ballate nere di Diego Riccobene Del despota accuso il disordine,...