Nouri Al Jarrah, Una barca per Lesbo: epica mito poesia e mediterraneo Nouri Al Jarrah, attualmente residente a Londra, è...
Critica
Alessandro Canzian Condominio S.I.M. Stampa 2009, 2020 La Collana, n.64 Direttore Maurizio Cucchi Prefazione di Mauro Maconi pp.108, euro 14,00...
Considerazioni sulla poesia di Cesare Viviani A cura di Davide Morelli La poesia può essere espressione d’amore, pensiero della morte,...
«Voi guardate in alto quando volete innalzarvi. / Ed io guardo in basso, perché sono già in alto. / Chi...
La letteratura dialettale in Italia inizia la sua secolare tradizione nel Cinquecento, quando a proposito della questione della lingua fu...
“La caduta dalla grazia, ovvero Lo stigma” A cura di Alfredo Rienzi Che la poesia contemporanea, almeno quella che...
«Camminando si fa il sentiero…»
Nota di lettura a Breviario per vagabondi di Giorgio Sica (Giuliano Ladolfi, Collana Perle, dicembre 2017)
di Eleonora Rimolo
Il vagabondaggio è una condizione poetica essenziale che Giorgio Sica dichiara a gran voce di vivere fin dal titolo di questa sua silloge, Breviario per vagabondi, pubblicata da Giuliano Ladolfi per la collana Perle nel dicembre 2017: come un flâneur spinto dall’intima necessità di un’indagine senza posa sulla propria interiorità, nella prima sezione della sua raccolta si mostra inquieto, dolente. Il libro si apre con un testo di morte e allo stesso tempo di rinascita, in cui il Soggetto tenta con un gesto estremo e definitivo di liberarsi della prigione del proprio corpo per tendere e raggiungere l’Assoluto, attraverso uno Streben che mira ad un rapporto di reciproca appartenenza con l’Infinito, con lo Spirito del mondo:
ISSARE LE VELE VERSO L’ETÀ DELL’ORO: LA SPECIE STORTA DI GIORGIOMARIA CORNELIO E GIUDITTA CHIARALUCE «Via… usciamo dal centro...
Πῦρ θαλάσσιον, ovvero dell’astio inestinguibile Senza troppa ambage, né temendo di affermare il falso, si può sin dal principio...