Felicia Buonomo, inediti

ASTRAZIONE

Condannata a morte apro il vocabolario:
è un’astrazione fantastica l’ideale – mai reale.
Un serial killer che torna sul luogo del crimine
un unico ben assortito bersaglio: io.
«E non supplichi la salvezza», dice la dottoressa.
«Il fuoco fuoriesce dalla sua mano
e il ramo di mano, l’altra, mi accarezza»,
le rispondo. Le parlo della mia casa, vista da fuori.

***

RASCHIARE

Ho un sassolino per amico
e un sentimento sul fianco
alle spalle e sul davanti:
il terrore di sopravvivere al dolore
a te al male che Resiste.

Cancellare come dire raschiare
smangiare le unghie
un prolungato graffiare
e neanche la terra si concede a
consolazione.
Lo sporco è invisibile ma rimane.
Urla ingiurie umiliazioni perdono.
Aloni sottocute. E ancora il perdono.
Sento tutto, tranne te.
***

OTTAVO PIANO

Ottavo piano e nessuno fa davvero male piano
otto come il conto che manca la ragione
La fine prima del coraggio

Non ti sei mai chiesto chi sono
quale oscurità – luce – desiderio.
Il mio dono è lasciarti il ricordo
la spirale di un perdono che non tocca
il principio, che solo tu sei.

***

PONTE

Assassinare il luogo – casa mancata
azzerare per negare il frastuono del
tintinnio di chiavi.
Sapere di chi sei oltre il dolore
come ossessione che consola
davanti al ponte che mi scollega.

***

FONDALE

Affidare alle cicale una sordità cercata
peso e assenza di tua umanità.
Il fondale esiste vive marcisce.
È dono mio la tua cecità,
dico al magistrato – prete confessore.
E mentre sommo i dettagli della tua crudeltà
penso: sarà semplice dare alla gioia una
lingua che non conosco.

***

GIOVINEZZA

Dalla terra estrarre la pena degli occhi
sorridere come sprofondare
davanti al sangue che punisce
Ho cominciato sempre dalla fine
a cui mai arrivo. Come un’eterna giovinezza,
che mai sboccia per il troppo vissuto.

Felicia Buonomo è giornalista e autrice. Inizia la carriera giornalistica nel 2007, occupandosi principalmente di diritti umani. È giornalista presso Mediaset e fa parte della redazione di Osservatorio Diritti. Alcune sue poesie sono state pubblicate su riviste e blog letterari in Italia, Stati Uniti e Francia. Pubblica il saggio “Pasolini profeta” (Mucchi Editore, 2011), il libro-reportage “I bambini spaccapietre. L’infanzia negata in Benin” (Aut Aut Edizioni, 2020), la raccolta poetica “Cara catastrofe” (Miraggi Edizioni, 2020) e la raccolta poetica “Sangue corrotto” (Interno Libri, 2021). Dirige la collana di poesia sociale/civile, “Récit”, per Aut Aut Edizioni.