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Critica

CriticaPoesia italianaRecensioni

Davide Cortese, “Zebù bambino” (Terra d’ulivi, 2021)

In forma ecumenica – termine altresì paradossale date le tematiche proposte da Cortese nella sua ultima creazione, ma non per...
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CriticaPoesia italianaRecensioni

Paolo Parrini, Prima della voce

Paolo Parrini Prima della voce Samuele Editore, 2021 , Una poesia con la quale si entra subito in empatia, dove...
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Foto di proprietà dell'autore.
CriticaPoesia italiana

Marco Aragno, “Sonder” (PeQuod, 2023)

“Sonder” è un termine che lo stesso autore dice di avere scelto dal dizionario francese per indicare l’atto dello scandagliare;...
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CriticaPoesia italianaRecensioni

Davide Morelli legge ‘7 poemetti’ di Franca Alaimo

Franca Alaimo 7 poemetti Prefazione di Giovanna Rosadini Interno Libri, 2022 . Recensione di Davide Morelli . Franca Alaimo è...
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Poesia italianaRecensioni

Giusi Busceti, “Ufficio del Sole” (Stampa 2009, 2022)

  Chi conosce la vita e l’esperienza di Giusi Busceti (e io sono fra questi) può avanzare un’interpretazione “privata” del...
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CriticaPoesia italiana

Emanuele Canzaniello, “In principio era la paura” (PeQuod, 2023)

Con “In principio era la paura” il partenopeo Emanuele Canzaniello si addentra nei territori inesplorati di un sentimento acuto e...
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CriticaPoesia italianaRecensioni

AA.VV. – “Napolesía” (Bertoni, 2024)

Trenta poeti e poetesse, trenta voci legate a Napoli per nascita o altre vicende racchiuse in un’antologia. Come scrivono i...
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Poesia italianaRecensioni

Carlotta Cicci, Sul banco dei pesci (L’Arcolaio, 2022) – Nota di Antonio Fiori

A cura di Antonio Fiori   L’esordiente Carlotta Cicci ha posto tre versi visionari del gallese Kavanagh in apertura di...
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MORRE
Recensioni

Atelier intervista Mario De Santis: “Se la soggettività del poeta prevarica la poesia…”

Atelier intervista Mario De Santis:“Se la soggettività del poeta prevarica la poesia…” 1) Soprattutto nelle ultime generazioni sta emergendo in...
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Recensioni

Antonella Vairano “Il mondo s’è fatto male” (CSA editrice, 2019) – Lettura di Clery Celeste

FRONTE ALTA RISOLUZAntonella Vairano “Il mondo s’è fatto male”
(CSA editrice, 2019)

Lettura di Clery Celeste


La scrittura di Antonella Vairano è un tamburo che batte costante. Non si ferma, non cede neanche per un attimo a mancare il ritmo. Il mondo s’è fatto male è un libro in cui potete leggere le poesie una di seguito all’altra, i versi spesso raggruppati per sezioni di due paiono dare una parvenza di leggerezza alla pagina, sembra arieggiata, lo spazio vuoto tenta di farvi respirare. In realtà a un certo punto sarete costretti a fermarvi, a fare marcia indietro, a ritornare sui testi. La Vairano è calibrata: vi trascina in un mondo che si è fatto male gradino per gradino, sentite la pesantezza della scala solo a un certo punto e vi chiedete come ci siete arrivati. Eppure non vi sembrava di esser scesi tanto.

Questa di Antonella Vairano è una poesia rivolta a un voi, c’è sempre un destinatario espresso nel testo, quasi per una necessità alla vocazione intesa come chiamata, come chiamata necessaria e ultima. La disperazione c’è ma è nel tono dei testi, come se attraverso la parola poetica ci fosse la necessità di una ultima chiamata al bene, di un ultimo grido possibile. “Guardate/ o non guardate/ che nasco figli/ di un cielo bianco./ Ora andate./ Voltatevi/ o non voltatevi/ a vedermi sparire/ con il coltello nell'osso temporale.”

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