Prisca Agustoni
(Canton Ticino, Svizzera, 1975). Dal 1994 al 2002 vive a Ginevra dove si laurea in Letterature ispaniche e filosofia ottenendo inoltre un Master in Gender Studies con una tesi riguardante la rappresentazione della donna mulatta o nera nella poesia prodotta durante il movimento avanguardista cubano (poesia negra o negrismo) e nei paesi ispanici marcati dalla presenza della popolazione afro-discendente. Dal 2003 vive tra Juiz de Fora, in Brasile -dove insegna letteratura italiana e comparata all’Università- e la Svizzera. E’ poeta, prosatrice, drammaturga. Traduce in portoghese autori italofoni (Elisa Biagini, Fabio Pusterla, Milo De Angelis, Valerio Magrelli per citarne una manciata) e di lingua francese (Julien Burri); autori ispanici (Jenaro Talens, Alejandra Pizarnik, Alfonsina Storni). Traduce in italiano autori di lingua portoghese (Paula Tavares, ma anche molti contemporanei brasiliani) e francesi (Claire Genoux). Scrive in italiano, francese, spagnolo e portoghese o si auto-traduce. Tra le numerose pubblicazioni in prosa e poesia, si ricorda Poesie scelte (2000-2012) pubblicato nel 2013 da Giuliano Ladolfi Editore col sostegno di Pro Helvetia (Fondazione Svizzera per le Arti).Francesca Benocci
è iscritta al secondo anno di dottorato in Literary Translation Studies alla Victoria University di Wellington. Ha conseguito un Master in traduzione letteraria ed editing dei testi e una laurea triennale in lingue, letterature e culture straniere, entrambi presso l’Università degli Studi di Siena. Scrive anche poesie, racconti brevi e tiene un blog. Sue traduzioni appaiono regolarmente su Journal of Italian Translation (USA) e Atelier (Italia). Ha recentemente curato, insieme a Marco Sonzogni, il volume Translation, Transnationalism, World Literature (Novi Ligure: Edizioni Joker, 2015, 426pp), una raccolta di saggi sulla traduzione.Per Atelier ha tradotto: Lucy K. Holt (con E. Bello – con saggio introduttivo (Atelier 76); Filitsa Sofianou-Mullen ; Janet Frame ; Courtney Sina Meredith ; Faith Wilson
Elisa Biagini vive in Italia dopo aver studiato e insegnato negli Stati Uniti per vari anni. Sue poesie sono uscite su varie riviste e antologie italiane, americane e non solo (fra le più recenti Nuovissima poesia italiana, Mondadori, 2004; Parola plurale, Sossella 2005). Ha pubblicato sette raccolte poetiche, alcune bilingui, fra cui L’Ospite (Einaudi, 2004), Fiato. parole per musica (Edizionidif, 2006), Nel Bosco,(Einaudi, 2007) e la recente Da una crepa (Einaudi 2014). E’ inoltre traduttrice di poesia americana ed oltre ad alcune raccolte di poetesse americane contemporanee, ha curato il volume Nuovi poeti americani (Milano, Einaudi, 2006). Infine, insegna Scrittura Creativa (Poesia), Travel Writing e Storia dell’Arte in Italia e all’estero e, oltre a collaborare con artisti visivi, coreografi e musicisti, è artista visiva lei stessa.
Per Atelier ha tradotto: Gerður Kristný
Mariangela Biancofiore (Mola, 1981). Si è laureata in lingua e letteratura macedone e lingue e letterature anglo-americane all’Orientale di Napoli, successivamente si è specializzata in Teoria e prassi della traduzione letteraria presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2006 vive e lavora a Skopje, in Macedonia. Gestisce il Centro Multi-informativo Italiano, un contenitore indipendente che promuove idee e attività culturali, sociali e di supporto formativo ed educativo, al suo interno accoglie una scuola di lingue, uno studio di traduzioni e una piccola libreria italiana. Insegna italiano e traduce a tempo pieno. Ha tradotto vari autori macedoni: Luan Starova, Kata Kjulavkova, Dragi Mihajlovski, Aleksandar Prokopiev, Oleg Dementienko. Ha fatto parte del gruppo di traduttori che ha lavorato alla prima antologia dedicata alla letturatura macedone pubblicata dalla Besa Editrice. Attualmente si sta occupando dell’antologia di scrittori rom della Macedonia. Traduce dal macedone, bulgaro e inglese.
Per Atelier ha tradotto: Lidija Dimkovska
Per Atelier ha tradotto:
Riccardo Campion (Alessandria, 1966) ha studiato letteratura polacca all’Università di Genova, allievo di Pietro Marchesani. Ha effettuato soggiorni di studio all’Università di Varsavia e si è specializzato in filologia slava con una tesi di laurea sulle redazioni slavo-occidentali e rutene dei testi biblici slavi. Ha un master in traduzione e ha collaborato come traduttore e redattore a ricerche storiografiche e progetti universitari di ricerca in ambito sociologico. Traduce da varie lingue fra cui russo, polacco e bulgaro. Il suo volume di poesie Geografie private è in uscita per i tipi di Puntoacapo Editrice. Alcune sue poesie e sono apparse sulle pagine online di Atelier.
Per Atelier ha inoltre tradotto Marcin ?wietlicki; Tadeusz Ró?ewicz; Wojciech Nonowicz;
Barbara Carle è nata a Peshawar (nel Pakistan) da padre americano e madre francese. E cresciuta in Asia, Sud America, Nord Africa, Europa e Stati Uniti. Si è laureata alla Columbia University di New York con una tesi di dottorato su Giuseppe Ungaretti e Paul Valéry. È poeta, traduttore e critico. Ha pubblicato tre volumi di poesia in inglese e italiano (New Life, New York, Gradiva, 2006, Don’t Waste My Beauty Non guastare la mia bellezza, Caramanica, 2006, Tangible Remains, Toccare quello che resta, Ghenomena, 2009) e tre libri di traduzione (Rodolfo Di Biasio, Gianfranco Palmery, Domenico Adriano). Ha tradotto molti poeti contemporanei dall’inglese all’italiano e dall’italiano all’inglese. Ha scritto numerosi articoli sulla poesia italiana moderna e contemporanea e sulla traduzione. È docente d’italianistica alla California State University di Sacramento in California.
Per Atelier ha tradotto: Dana Gioia
Gandolfo Cascio insegna Letteratura italiana e Traduttologia all’Università di Utrecht. Il suo campo di ricerca è la poesia. Ha pubblicato la monografia Michelangelo in Parnaso (2013) e la raccolta di saggi Variazioni romane (2011). Tra gli altri, ha tradotto Catullo, Frank O’Hara, Dylan Thomas, Marianne Moore, Elizabeth Barrett Browning, Emily Dickinson
Per Atelier ha tradotto: Cees Nooteboom;
Emilio Coco (San Marco in Lamis, 1940) è ispanista, traduttore ed editore. Tra i suoi numerosi lavori, ricordiamo alcuni tra i più recenti: Antologia della poesia basca contemporanea (1994), tre volumi di Teatro spagnolo contemporaneo (1998-2004), Poeti spagnoli contemporanei (2008), La parola antica (Poeti indigeni messicani contemporanei) (2010), Dalla parola antica alla parola nuova. Ventidue poeti messicani d’oggi (2012), Trentaquattro poeti catalani per il XXI secolo (2014) Vuela alta palabra-Sesenta años de poesía en Italia. De la neovanguardia a nuestros días (Tres tomos, 2015) e Con il fuoco del sangue (Trentadue poeti colombiani d’oggi) (2015). In Spagna ha pubblicato diverse antologie di poesia italiana, tra le quali El fuego y las brasas (Poesía italiana Contemporánea) (2001), Los poetas vengan a los niños (2002) e Jardines secretos (Poesía joven italiana) (2008). Nel 2010 è uscita in Messico un’ampia Antología de la Poesía Italiana Contemporánea.
Per Atelier ha tradotto: Alí Calderón; Dimitris Angelís; Homero Aridjis;
Silvia Cosimini (Montecatini, 1966) è Laureata in Lingua e Letteratura Inglese presso l’Università degli Studi di Firenze e Laureata in Lingua e Cultura Islandese presso l’Università di Reykjavík, Islanda. E’ la maggiore e più acclamata traduttrice dall’islandese. Le sue traduzioni sono perlopiù pubblicate da Guanda e Iperborea. La sua vasta produzione è consultabile al sito http://www.silviacosimini.com
Per Atelier ha tradotto: Sigurbjörg Þrastardóttir;
Chiara De Luca è poeta, saggista e traduttrice da inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Ha tradotto una sessantina di raccolte poetiche di autori contemporanei. Ha curato l’antologia di giovane poesia contemporanea Nella borsa del viandante (Fara, 2009) e pubblicato A margine dei versi. Appunti di poesia contemporanea (2015), raccolta di saggi, articoli e recensioni su un centinaio di poeti contemporanei italiani e stranieri. Ha pubblicato con Fara i romanzi La Collezionista (2005) e La mina (stra)vagante (2006), i poemetti La notte salva (2008) e Il soffio del silenzio (2009) e la silloge Il mondo capovolto (2012). Ha pubblicato le raccolte poetiche per custodire l’amore (Bologna, 2004), in parole scarne (Bologna, 2005), La corolla del ricordo (Kolibris 2009, 2010), The Corolla of Memory (Kolibris, 2010), Animali prima del diluvio. Poesie 2006-2010 (Kolibris, 2010) e Alfabeto dell’invisibile (Samuele Editore, 2015). Nel 2008 ha fondato la casa editrice Kolibris (http://edizionikolibris.net) nel 2014 ha inaugurato il progetto internazionale “Iris News
Per Atelier ha tradotto: Osvaldo Sauma; Steffen Mensching ; Conceiçao Lima ; Dimitris Angelís
Daniela Di Pasquale si è laureata in Lettere Moderne nel 2002 (Università di Milano), con una tesi in Lingua e Letteratura Portoghese e ha conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Letterature Moderne e Comparate nel 2006 (Università di Genova), con una tesi di comparatistica letteraria luso-italiana (Metastasio al gusto portoghese. Traduzioni e adattamenti del melodramma metastasiano nel Portogallo del Settecento, Aracne, 2007). Dal 2007 al 2013 è stata borsista di post-dottorato presso il Centro de Estudos Comparatistas dell’Università di Lisbona, dove ha condotto un progetto di ricerca sulla ricezione di Dante in Portogallo. Traduttrice letteraria dal portoghese all’italiano, ha lavorato per Cavallo di Ferro e ha recentemente tradotto la silloge poetica di Ricardo Gil Soeiro (L’apprendista di enigmi, Aracne, 2012). Ha svolto attività di docenza universitaria in Portogallo nell’ambito della cultura italiana e della traduzione, con particolare interesse per il teatro, l’opera lirica e la poesia.Molteplici sono i riconoscimenti ottenuti per la sua attività di prosatrice. In poesia ha pubblicato Mater Babelica (Faloppio, LietoColle, 2014).
Per Atelier ha tradotto: Manuel de Freitas; Simao Valente; Ricardo Gil Soeiro; Susana Araújo;
Marcela Filippi Plaza (1968) è una traduttrice cilena che vive in Italia. E’ impegnata da molti anni nello studio e nella traduzione della poesia contemporanea in lingua spagnola, portoghese e italiana. Ideatrice del progetto delle antologie bilingue Buena Letra 1 (2012) e Buena Letra 2 (2014) di scrittori ibero-americani tradotti per la prima volta in italiano, e della collana bilingue Fascinoso Verbum che, nei primi tre volumi, comprende il poeta e critico letterario italiano Domenico Cara, la poetessa cilena Jeannette N. Catalàn e il poeta spagnolo Miguel Veyrat.
Per Atelier ha tradotto: Edmundo Herrera;
Per Atelier ha tradotto: Nutsiko Dekanozishvili; Dato Magradze
Paolo Galvagni
(1967). Laureato in Lingua e letteratura russa a Bologna, ha trascorso periodi di studio a Mosca, Minsk, Kiev, Pietroburgo. Collabora con riviste e case editrici, per le quali traduce testi di poeti e narratori russi, con specifica attenzione alla poesia contemporanea. Tra gli autori tradotti si ricordano A. Achmatova, A. Andreev, A. Blok, N. Kljuev, Vl. Majakovskij, Vl. Vysockij. Tra i contemporanei: Elena Svarc, Sergej Zav’jalov, Sergej Stratanovskij.Per Atelier ha tradotto: Sergej Timofeev (Lettonia) ; Chamdam Zakirov (Uzbekistan) ; Vasyl’ Holoborod’ko;
Graziano Krätli
è Digital Projects and Technology Librarian alla Divinity Library, Yale University. Ha pubblicato innumerevoli articoli e traduzioni di autori americani, britannici e indiani; si è inoltre occupato di letteratura di viaggio nonché di storia del libro nelle società non occidentali. A sua firma inoltre le traduzioni dei Racconti di Ruyard Kipling (Milano, Garzanti, 1995), Opere (1832-1840) di Edgar Allan Poe (Frassinelli, 1996), Confessioni di un peccatore impeccabile di James Hogg (Frassinelli, 2006).Per Atelier ha tradotto: Arvind Krishna Mehrotra
Federico Italiano è nato tra il Ticino e Novara nel 1976. Dal 2001 vive a Monaco di Baviera. Ha pubblicato quattro libri di poesia, Nella costanza (Atelier 2003), I Mirmidoni (Il Faggio 2006), L’invasione dei granchi giganti (Marietti 2010), L’impronta (Aragno 2014) e lo studio Tra miele e pietra. Aspetti di geopoetica in Montale e Celan (Mimesis 2009). Sue poesie sono apparse in numerose antologie in Italia e all’estero e sono state tradotte in varie lingue, tra cui tedesco, inglese, albanese, spagnolo, rumeno ed ebraico. Ha curato le raccolte di saggi Geopoetiche. Studi di geografia e letteratura (con M. Mastronunzio, Unicopli 2011), Translatio/n. Narration, Media and the Staging of Cultural Differences (con M. Rössner, Transcript 2012) e l’antologia Die Erschließung des Lichts. Italienische Lyrik der Gegenwart (con Michael Krüger, 2013). Insegna Letterature Comparate nelle Università di Monaco e di Innsbruck. il suo sito è www.federicoitaliano.com
Per Atelier ha tradotto: Jan Wagner;
Fabio Izzo è nato ad Acqui Terme e ha vissuto in Finlandia, a Tampere e in Polonia, prevalentemente nella città di ?ód?, paese che diventerà parte integrante della sua opera narrativa. Nel Luglio del 2006 si laurea in Lingue e Letterature Straniere con una tesi sul poeta “Giorgio Caproni e la Delegazione Italiana al Congresso Internazionale per la Pace di Wroclaw 1948”. La parte principale della sua opera è costituita dalla cosiddetta “Trilogia della Poesia”, sviluppatasi nei tre volumi “Il Nucleo”, “Doppio Umano”, “To Jest”, quest’ultimo presentato da Predrag Matvejevic ed Elisabetta Kelescian alla sessantottesima edizione del Premio Strega nonché vincitore della XXXI edizione del premio letterario “Città di Cava de’ Tirreni” – sezione Narrativa edita. Tra gli altri riconoscimenti, nel 2009, ha vinto il premio Grinzane Cavout – Sezione Dialoghi con Pavese.
Per Atelier ha tradotto: Vladmir Levchev
Pierluigi Lanfranchi (1973) vive tra Amsterdam e Aix-en-Provence, dove insegna letteratura greca all’Università. Ha pubblicato la plaquette Canicula (2007) e la raccolta Latitudini (2008). Sue traduzioni del poeta olandese Nachoem Wijnberg sono apparse su Testo a Fronte e l’Almanacco dello Specchio. Ha inoltro tradotto Fermata provvisoria di Erik Lindner (edizioni CFR, 2013).
Per Atelier ha tradotto in esclusiva italiana tutte le poesie di Charles Ducal durante il mandato di Poeta Nazionale del Belgio.
Eliza Macadan è nata nel 1967 in Romania. Esordisce su stampa letteraria nel 1988 e in volume nel 1994. Scrive poesie in romeno, italiano e francese. Ha pubblicato Spazio austero, (Bacau – Romania, Ed. Plumb, 1994) Frammenti di spazio austero (2001), In autoscopio, (Bucarest – Romania, Ed. Vinea, 2009) A nord della parola (Bucarest – Romania, Ed. Tracus Arte, 2009), Trascrizioni dal cosciente (Cluj Napoca – Romania, Ed. Eikon, 2011), Paradiso riassunto (Novi Ligure, Ed. Joker, 2012) Stagione sospesa, (Cluj Napoca – Romania, Ed. Eikon, 2013), Il cane borghese (Milano, La Vita Felice, 2013), Tanagre. Domare i ricordi (Cluj Napoca – Romania, Ed. Eikon, 2014), Anestesia delle nevi (Milano, La Vita Felice, 2013 – finalista Premio Camaiore). E’ inoltre traduttrice dall’italiano al romeno e viceversa. –
Per Atelier ha tradotto: Raluca Blezniuc
Lorenzo Mari (Mantova, 1984) studia e lavora a Bologna. È autore di alcune raccolte di poesia. La più recente è Nel debito di affiliazione (Forlì, Edizioni L’Arcolaio, 2013). E’ inoltre presente in alcune antologie di poesia, tra cui La generazione entrante. Poeti nati negli anni Ottanta (a cura di Matteo Fantuzzi e Giuliano Ladolfi; Borgomanero, Ladolfi Editore, 2012). Traduce dall’inglese (insieme a Raphael D’Abdon ha tradotto Bless Me Father dell’autore italo-sudafricano Mario d’Offizi, pubblicato per Compagnia delle Lettere nel 2011) e dallo spagnolo (insieme a Alessandro Drenaggi e Luca Salvi ha curato e tradotto l’antologia di poesia Canto e demolizione. Otto poeti spagnoli contemporanei, Thauma, 2013). Con Luigi Bosco, Davide Castiglione e Michele Ortore ha fondato la rivista di critica online In realtà, la poesia.
Per Atelier ha tradotto Arturo Sànchez; Fernando Valverde;
Floriana Marinzuli vive e lavora a Roma. Dottore di ricerca in letterature di lingua inglese, si occupa di teoria e pratica della traduzione letteraria. Ha tradotto poesia contemporanea britannica e americana per le riviste Poesia, Testo a Fronte, Acoma, Intralinea. Con Bernardino Nera ha curato la traduzione di Rapture (‘Estasi’, Del Vecchio Editore, 2008) e l’antologia di poesie d’amore Lo Splendore del Tempio (Crocetti Editore, 2012) della Poet Laureate britannica Carol Ann Duffy, vincitrice del Premio Nazionale di Poesia e Traduzione Poetica “Achille Marazza”. Sempre nel 2013 è risultata finalista alla 10° edizione del Premio Letterario Nazionale “Città di Forlì” (sez. ‘Jacopo Allegretti’ – traduzione poetica) per la traduzione dall’inglese di alcuni testi di Jo Shapcott, tra cui le due poesie qui offerte ai lettori di Atelier (mai pubblicate precedentemente).
Per Atelier ha tradotto:Ivan Landzhev; Aksinia Mihaylova;
Franco Nasi, traduttore e saggista, insegna Letteratura italiana contemporanea e Teorie della traduzione nel Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Fra le sue pubblicazioni più recenti La Malinconia del Traduttore (Napoli, Medusa 2008), Specchi comunicanti. Traduzione, riscritture, parodie (Ibid., 2010) e la cura dei volumi Per una fenomenologia del tradurre (con Marc Silver; Roma, Officina 2009), I dilemmi del traduttore di Nonsense (con Angela Albanese; Ravenna, Longo, 2012). Ha tradotto e curato testi di estetica di S.T. Coleridge, W. Wordsworth, J.S. Mill e raccolte di poesie di autori contemporanei inglesi e americani fra cui Roger McGough (Bestiario immaginario, Roma, Gallucci 2013), Yoko Ono (Acorn/Ghianda, Ibid., 2014) e Billy Collins (Balistica, Roma, Fazi 2011 e A vela in solitaria intorno alla stanza, Ibid., 2013).
Per Atelier ha tradotto: Billy Collins;
Antonio Nazzaro (Torino, 1963) è un giornalista, poeta e mediatore culturale italiano. Si è diplomato con la maturità classica a Torino e ancor prima di termibare gli studi inizia a collaborare con i quotidiani L’ora di Plaermo, La Stampa di Torino, Stampa Sera e con l’emittente televisiva Videouno. Trasferitori in Messico si diploma presso l’UNAM Università Autonoma del Messico. Attualmente vive a Caracas (Venezuela) dove è stato coordinatore didattico dell’Istituto Italiano di Cultura, assistente dell’attaché culturale in Venezuela e capo redattore de La Voce d’Italia. Nel 2008 diviene coordinatore del Centro Culturale Tina Modotti con lo scopo di promuovere la cultura italiana e venezualena attraverso varie forme di interscambio culturale. Da ottobre 2014 collabora inoltre alla redazione culturale della rivista Agorà Magazine di cui è stato uno dei fondatori.
Per Atelier ha tradotto: Juan Arabia; Marìa Magdalena; Lucas Margarit, Berenice Vàzquez Romero
Miha Obit (1966) vive a San Pietro al Natisone (Udine). Ha pubblicato le raccolte poetiche Notte delle radici (1988), Per certi versi / Po drugi strani (1995), Epifania del profondo / Epiphanje der Tiefe (Austria, 2001), Leta na oknu (2001), Mardeisargassi (2004), Quiebra-Canto (Colombia, 2004), Le parole nascono già sporche (2010) e Marginalia/Marginalije (Lubiana, 2010). Ha tradotto in italiano i più importanti poeti sloveni delle giovani generazioni e scrittori come Miha Mazzini, Aleš Šteger e Boris Pahor.
Per Atelier ha tradotto Peter Semoli? ; Andrej Ho?evar
Claudia Pozzana è professore associato di Lingue e Letterature della Cina e dell’Asia Sud-Orientale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna. Le sue ricerche vertono sulla storia dell’intellettualità e della letteratura cinese moderna ed ha pubblicato molte traduzioni di poeti cinesi contemporanei e scritto numerosi saggi sulla storia della poesia in Cina. Ha curato la raccolta di testi filosofici di Li Dazhao (Primavera e altri scritti, Pratiche, 1994), una delle personalità più rappresentative fra i rivoluzionari cinesi nel primo terzo di secolo. Con Alessandro Russo ha pubblicato su «Inchiesta» (aprile -giugno 2010) un saggio sulla contemporaneità mondiale della Cina. Tra i suoi lavori: La poesia pensante. Inchieste sulla poesia cinese contemporanea (Quolibet Studio, 2010), l’antologia Nuovi poeti cinesi (Milano, Einaudi, 1996) e l’edizione dei volumi di Bei Dao, Speranza Fredda, (Einaudi, 2003) e di Yang Lian, Dove si ferma il mare (Scheiwiller, 2004; poi Damocle Editore, 2016). E’ inoltre poeta: a sua firma la raccolta Elisioni – poesie scelte 2005-2014 (Venezia, Damocle, 2014)
Per Atelier ha tradotto: la trilogia delle Farfalle di Yan Liang (Vecchiaia, Nabokov; Berlino)
Giorgia Sensi è traduttrice free lance dall’inglese all’italiano. Ha tradotto poeti britannici e irlandesi molto noti tra i quali: Carol Ann Duffy (poeta laureata del Regno Unito), Kate Clanchy, Jackie Kay, Vicki Feaver, Eavan Boland. Ha tradotto una raccolta poetica dell’autrice canadese Margaret Atwood e poeti anglo-gallesi quali Patrick McGuinness, John Barnie, Gillian Clarke (poeta nazionale del Galles) e Tiffany Atkinsons (anche per Atelier online, Ottobre 2014).
Ha inoltre in preparazione (con Marco Bini) una antologia di poesie scelte della poeta scozzese Kathleen Jamie. Il volume è sostenuto da Creative Scotland e sarà pubblicato da Ladolfi Editore.
Per Atelier ha tradotto: Anne Stevenson; Tiffany Atkinson; Abigal A. Zammit
Paola Splendore è Professore Ordinario di Letteratura inglese all’Università di Roma Tre. Si occupa in particolare di letterature postcoloniali e di letteratura migrante. Tra le sue aree di studio e interesse spicca anche la rappresentazione letteraria della violenza nella narrativa scritta da donne. Ha pubblicato saggi sull’opera di scrittrici e scrittori indiani, sudafricani e caraibici. Varie anche le traduzioni e le curatele di opere di Virginia Woolf, del filosofo Raymond Williams, di J.M.Coetzee. Ha tradotto inoltre la poesia di Sujata Bhatt, Il colore della solitudine (Roma, Donzelli 2005), Ingrid de Kok, Mappe del corpo (Ibid., 2008), e Karen Press, Pietre per le mie tasche (Ibid., 2012), e curato con Jane Wilkinson l’antologia di poesia sudafricana Isole galleggianti (Roma, Le Lettere, 2011). Scrive articoli e recensioni per “L’Indice” e “Lo Straniero”. Collabora a Wikiradio.
Per Atelier ha tradotto: Ingrid De Kok ;
Francesco Tomada (1966). Suoi testi sono apparsi su numerose pubblicazioni, antologie, plaquettes in Italia, Austria, Slovenia, Canada, Francia, Slovacchia, Svizzera. Ha pubblicato L’infanzia vista da qui (Gorizia, Sottomondo, 2005; rist. 2006) ) e A ogni cosa il suo nome (Sasso Marconi, Le Voci della Luna, 2008 – Premio Città di Salò, Premio Il Litorale, Premio Baghetta, Premio Anna Osti, Premio Gozzano, Premio Percoto). E’ organizzatore o coordinatore di svariate manifestazioni centrate sulla poesia. Vive a Gorizia. – Atelier ha pubblicato gli inediti “Apriti cielo” nell’Agosto 2014.
Traduzioni: Edward Hirsch; Milan Dobricic; Alexander Shurbanov; Uberto Stabile
Anna Tomasetto (1988) nasce a Motta di Livenza (TV), vive e lavora a Treviso. Laureata nel 2011 in Lingue e Letterature Moderne e Contemporanee Occidentali all’Università Cà Foscari di Venezia, traduce dall’italiano all’inglese alcuni libri per l’infanzia presso la casa editrice Tredieci di Oderzo (TV), come Tari, Queen of Egypt (L. Taffarel) o Where are my spots? (M. Capretta). Ha collaborato con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Cà Foscari per il progetto Phonodia, archivio voce di poesia contemporanea italiana ed estera (http://phonodia.unive.it) diretto dalla Professoressa Elide Pittarello, con mansioni di addetto stampa e attività relative alla costruzione del sito. Coopera con un gruppo di giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Venezia, in particolare con il Professor Riccardo Giacomini. Laureanda in Lingue e Letterature Europee e Americane Postcoloniali (curriculum Iberistica), ad oggi collabora con la casa editrice Ladolfi in qualità di traduttrice. Per Atelier ha tradotto
Per Atelier ha tradotto: – Claudia Rankine; Xánath Caraza
Nicola Verderame (1984) è Doctoral Fellow presso la Berlin Graduate School Muslim Cultures and Societies, dove conduce una ricerca sull’architettura ottomana. Vive tra Berlino e Istanbul. Traduce principalmente poesia contemporanea turca in italiano. Collabora con la rivista turca “Nota del Traduttore” (“Çevirmenin Notu”) e gestisce il blog “Defter – Poesia turca contemporaneaturca contemporanea” dedicato ai poeti viventi che si esprimono in turco.
Per Atelier ha tradotto: Tu?rul Tanyol; Mehmet Yashin; Selahattin Yolgiden; Cenk Gündo?du; Ayshe Rubeva;
Maria Luisa Vezzali (Bologna 1964), docente di Materie letterarie nella scuola superiore, è traduttrice di Adrienne Rich (Cartografie del silenzio, Milano, Crocetti 2000, e La guida nel labirinto, Ibid., 2011; premio per la traduzione dell’Università di Bologna) e Lorand Gaspar (Conoscenza della luce, Roma, Donzelli 2006). Ha curato l’edizione di Saint-John Perse, Anabasi (Raffaelli 2011). In poesia ha pubblicato L’altra eternità (Edizioni del Laboratorio 1987), Eleusi marina (in Terzo quaderno italiano a cura di Franco Buffoni, Guerini e Associati 1992), dieci nell’uno (Eidos 2004, disegni e sculture di Mirta Carroli), lineamadre (Donzelli 2007, premio Anterem/Montano), Forme implicite (Allemandi 2011, con gioielli e disegni di Mirta Carroli). Suoi testi sono tradotti in inglese, spagnolo, francese, tedesco e svedese. E’ comparsa in numerose riviste e antologie.
Per Atelier ha tradotto: Adrienne Rich
Mariadonata Villa (Modena, 1977) si è occupata di vari poeti contemporanei di lingua inglese in traduzione sulla rivista clanDestino. Ha tradotto per la prima volta in Italia il narratore americano James Kilgo (Dai luoghi profondi, Genova 2012). Ha recentemente curato varie incursioni poetiche nel mondo dell’arte e della fotografia. La sua prima raccolta, L’assedio (finalista al premio Carducci 2013), è uscita nel maggio 2012 per l’editore Raffaelli.
Per Atelier ha tradotto Les Murray ( tre inediti donati alla rivista Atelier nell’agosto 2014 (qui) e settembre 2015 (qui))