Alberto Cellotto (1978) ha pubblicato i libri di poesia Vicine scadenze (2004) e Grave (2008) entrambi per Editrice Zona e Pertiche (Milano, La Vita Felice, 2012). Ha tradotto Duluth di Gore Vidal (Roma, Fazi, 2007) e Canzoni per la scomparsa di Stewart O'Nan (Roma, Fazi, 2011). Vive a Maserada sul Piave.
Alfredo Panetta è nato nel 1962 a Locri (RC). Nel 1981 si trasferisce a Milano dove tuttora vive e lavora. Da 12 anni scrive nella sua lingua madre, il dialetto calabrese del basso reggino ionico. Ha pubblicato: Petri 'i limiti (Pietre di confine; Bergamo, Moretti&Vitali, 2005 – premio Albino Pierro; premio Lanciano-Mario Sansone; premio Rhegium Julii) e Na folia nt'è falacchi (Un nido nel fango; Pianteda, Edizioni CFR, 2011 – premio Fortini e premio Pascoli). Una sua silloge è inoltre contenuta nell'antologia di nove poeti neo-dialettali Guardando per terra (Faloppio, Edizioni Lietocolle, 2011).
Laura Accerboni (1985) vive a Genova. Si è laureata in Lettere Moderne all'Università di Genova. Ha pubblicato per le Edizioni del Leone Attorno a ciò che non è stato (Premio Achille Marazza Opera Prima 2012). Dal 2006 collabora alla manifestazione Percorsi Poetici inserita nell'ambito del Festival Internazionale di Poesia di Genova. Per la Biblioteca Universitaria di Genova cura la rassegna di poesia contemporanea Genova-Voci.
Pierre Lepori (1968), scrittore, traduttore, saggista e giornalista, si è laureato in Lettere a Siena e ha conseguito un dottorato in Storia del Teatro all'Università di Berna. Vive a Losanna, dove è corrispondente per i programmi culturali della RSI (Radiotelevisione Svizzera Italiana). Fondatore della rivista queer "Hétérographe, revue des homolittératures ou pas"; ha pubblicato due romanzi (Grisù e Sessualità), due saggi di storia del teatro e la raccolta di poesie Qualunque sia il nome (Bellinzona, Casagrande, 2003, premio Schiller) e Strade bianche (Novara, Interlinea, 2013). I suoi libri sono tradotti in tedesco e francese.
Stefano Visigalli nasce nel 1992 a Milano. E' iscritto al Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione all'Università Bicocca di Milano.

Claudio Damiani è nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. Nel 1980 ha fondato la rivista Braci con Beppe Salvia e Arnaldo Colasanti. Nel 1997 ha vinto il Premio Metauro per La miniera (Fazi), nel 2001 il Premio Eugenio Montale per Eroi (Fazi) e nel 2013 il Premio Camaiore per Il fico sulla fortezza (Fazi). Suoi testi sono tradotti in inglese, spagnolo, tedesco, serbo, sloveno e rumeno. Per Arnoldo Mondadori editore ha curato nel 2000 il volume Le più belle poesie di Trilussa.
Francesco Tomada (1966). Suoi testi sono apparsi su numerose pubblicazioni, antologie, plaquettes in Italia, Austria, Slovenia, Canada, Francia, Slovacchia, Svizzera. Ha pubblicato L'infanzia vista da qui (Gorizia, Sottomondo, 2005; rist. 2006) ) e A ogni cosa il suo nome (Sasso Marconi, Le Voci della Luna, 2008 – Premio Città di Salò, Premio Il Litorale, Premio Baghetta, Premio Anna Osti, Premio Gozzano, Premio Percoto). E' organizzatore o coordinatore di svariate manifestazioni centrate sulla poesia. Vive a Gorizia.
Edoardo Zuccato ha pubblicato le raccolte di poesia in dialetto altomilanese Tropicu da Vissévar (Crocetti, Milano 1996), La vita in tram (Marcos y Marcos, Milano 2001), I bosch di Celti (Sartorio, Pavia 2008) e Ulona (Il Ponte del Sale, Rovigo 2010). Ha tradotto le Egloghe di Virgilio (I Bücòligh, Medusa, Milano 2007) e, con Claudio Recalcati, Biss, lüsèrt e alter galantomm. Ballate di François Villon (Effigie, Milano 2005). Nel 2012 è uscito il quaderno di traduzioni Il dragomanno errante (ATì editore, Milano). Insegna letteratura inglese all'Università IULM di Milano. Nel numero 54 (2009) «Atelier» gli ha dedicato un'ampia monografia critica.
