

Giuseppe D’Abramo (1988), laureato in Lettere Moderne, vive a Milano. Ha pubblicato poesie e racconti sulle riviste Atelier, Gradiva, Inchiostro, Sagarana, Grado Zero, A4, Il Raccoglitore e su la Repubblica di Roma e Milano per Bottega di poesia.
Tu?rul Tanyol (Istanbul, 1953) ha studiato Sociologia alla Bosphorus University ed è Professore Associato alla Yeditepe University di Istanbul. E' considerato una delle figure più importanti della poesia turca contemporanea ed è critico e saggista. Negli anni '80 ha collaborato alla pubblicazione di due delle riviste più influenti dell'epoca: Üç Çiçek e Poetika. Ha inoltra collaborato alla pubblicazione del magazine d'arte "E" e dal 2000 al 2004 è stato consulente editoriale della casa editrice YKY. E' stato inoltra nel collegio dei direttori delle riviste Kitap-l?k, Cogito e Sanat Dünyam?z. E' stato tra i fondatori del Beyo?lu Poetry Festival di Istanbul e dell'International Poetry Festival. Nel 1985 ha vinto il prestigioso premio Necatigil per la poesia. All'attivo ha sette raccolte di poesie poi convogliate nel volume Collected Poems 2000-1971 (Yapi Kredi Yaynlari). Nel Gennaio 2015 è apparso il volume Gelecek Günlerin ?arab? ("Il vino dei giorni a venire" - Ibid.) suscitando molto clamore, contenendo la raccolta dei testi dedicati agli avvenimenti di Gezi Park e alla figura di Erdogan, cosa inaspettata da colui che è considerato il più puro e lirico dei poeti turchi viventi. A breve sarà disponibile la prima antologia in lingua italiana tradotta e curata da Nicola Verderame e Margherita Macri.
Luisa Fernanda Trujillo Amaya (Bogotà, 1960) è poeta e docente universitaria. Insegna Creazione Letteraria all’Università Centrale di Bogotá. Ha scritto tre libri di poesia: De soslayo, prendada, pubblicato dalla “Fundación Palabra a Tiempo” nel 2010; Trazo en sesgo la noche, uscito nella Collana “Un libro por centavos” dell’Università Externado de Colombia nel 2012 e En tierra, el pájaro olvida cantar (tradotto in italiano da Emilio Coco, con il titolo A terra, l’uccello dimentica di cantare, Raffaelli Editore, Rimini, 2016). Poeta invitata al Festival Internazionale di Poesia di Bogotá nel 2013 e al Festival Internazionale di Poesia PoeMaRío Barranquilla, nel 2014 e nel 2015. Sue poesie sono state tradotte in inglese, francese e italiano e sono apparse in riviste e magazine in Colombia, Messico, Spagna, Italia e Bolivia. Figura in antologie pubblicate in Spagna, Italia e Colombia.
Tamim Al Barghuti nasce al Cairo nel 1977, figlio del poeta palestinese Murid Al Barghuti e della scrittrice egiziana Radwa Ashur. Giornalista e analista politico, con un dottorato in Scienze Politiche dall’Università di Boston, è autore di alcune pubblicazioni accademiche, tra cui The Umma and the Dawla: The Nation State and the Arab Middle East (Pluto Press, Londra, 2008). Ha insegnato all’Università di Georgetown, all’Università Libera di Berlino e all’Università Americana del Cairo. Attualmente vive a Beirut, lavorando alla Commissione economica e sociale delle Nazioni Unite per l’Asia Occidentale. Al Barghuti ha pubblicato sei raccolte poetiche, in cui affronta problematiche sociali, politiche e storiche dei Paesi arabi: M??an? (House of Poetry, Ramallah, 1999), al-Man?ar (Dar al-Shuruq, Il Cairo, 2002), Q?l? l? bit-?ibb Mi?r (Dar al-Shuruq, Il Cairo, 2005), Maq?m ?Ir?q (Dar Atlas, Il Cairo, 2005), F?’l-Quds (Dar al-Shuruq, Il Cairo, 2008) e Y? Ma?r h?nit wa b?nit (Dar al-Shuruq, Il Cairo, 2012). È uno dei più celebri poeti palestinesi contemporanei, apprezzato per il magistrale uso della lingua nelle sue varianti standard e colloquiali (arabo egiziano e palestinese) e per le sue performance pubbliche. F?’l-Quds, che dà il titolo alla stessa raccolta da cui è tratta alQahwà (Caffè), è diventata, specialmente in Palestina, una vera e propria poesia di strada e gli ha valso l’appellativo di “Poeta di Gerusalemme”.









