Nella poesia «Ø», Lisa Kelly intreccia con raffinata sensibilità la riflessione sulla lingua, l’identità e la perdita, offrendo un...
Amiri Baraka (aka LeRoi Jones), Newark 1934, ivi 2014; Autore di oltre 50 libri di poesia, saggistica, drammaturgie, storia della musica e critica. Figura chiave del movimento Beat a metà degli anni '50 e attivista politico: è noto inoltre per essere stato tra i principali artefici nonché leader del "Black Arts Movement" creato nel 1965 col sostegno del "Black Arts Repertory Theater/School di Harlem (New York). Si è spento all'età di 79 anni il 9 Gennaio 2014. Questa e I liked us better, si ritiene siano le ultime due sue poesie pubblicate, entrambe contenute nell'Antologia Stand Our Ground (FreedomSeedPres, Philadelphia, 2013) curata dal poeta ed attivista Ewuare X. Osayande. A lui vanno i nostri ringraziamenti per la possibilità di pubblicare questo testo mai apparso in altra lingua se non quella originale e solo negli USA.
Carmen Palomo Pinel (Madrid, 1980) è dottoressa in Diritto Romano, argomento che insegna nell’Università CEU San Pablo a Madrid. Nel...
Pochi poeti uruguaiani hanno esercitato un fascino così potente sulla critica e sul pubblico come Juana de Ibarbourou (Melo,...
A cura di Sarah Talita Silvestri Marianne Moore è una delle voci più innovative della poesia americana del XX secolo,...
Sigal Ben Yair è nata a Haifa nel 1970. Ha studiato archeologia e letterature comparate presso l’Università di Haifa. Vive tuttora nella sua città natale, ha due figlie e lavora come grafica e segretaria. Dopo aver pubblicato le sue poesie su riviste letterarie israeliane di grande prestigio, nel 2011 è uscito il suo primo libro, “Lo me‘udan” (“Non raffinato”), cui ha fatto seguito, nel 2014, la raccolta “En edut” (“Nessuna testimonianza”). Sigal Ben Yair è considerata una delle voci più interessanti e influenti della poesia israeliana contemporanea. I suoi versi, infatti, toccano in maniera diretta e potente aspetti delicati della realtà odierna, quali le difficoltà economiche e la frustrazione lavorativa.

Pilar Sastre Tarduchy nasce a Madrid. È laureata in Psicoenergetica e dal 2007 è direttrice di El Búho Búcaro "Poesia y Danza Spagnola". Le sue poesie sono state pubblicate in diverse riviste e antologie in Spagna, Uruguay e Italia. Ha vinto il Premio "Selección Voces Nuevas" nel XXV Concorso di Poesia (Torremozas 2012). Ha ottenuto la menzione d'onore nel Concorso Internazionale di Poesia Revista Letra Nueva-Ediciónes Botella al Mar (Uruguay 2014) e la segnalazione "Justino Zabala Muñiz" a Punta del Este, Uruguay, per la Gestione Culturale.
La terra desolata di T.S. Eliot, Interno Poesia Editore 2022, a cura di R. Pretto, traduzione di Elio Chinol ...
“La poesia panica della romena Ana Blandiana” “Dovremmo nascere vecchi, già dotati d’intelletto, capaci di scegliere la nostra sorte...
Peindre les mots : l’expression est connue et a été employée en particulier par l’écrivain suisse Jacques Chessex. De plus,...










