Idea Vilariño nacque nel 1920 a Montevideo, città in cui è morta nel 2009. Proveniente da una colta famiglia borghese,...
John Ashbery (Rochester, 1927) è considerato il massimo esponente della scuola poetica newyorkese. Autore di oltre venti libri di poesia, è stato insignito di numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Premio Pulitzer, il National Book Award, il Premio Bollingen e il riconoscimento dell'Accademia dei Lincei; è stato il primo poeta di lingua inglese a vincere il Grand Prix de Biennales Internationales de Poésie di Bruxelles e, nel 1992, ha vinto il Premio Feltrinelli per la poesia internazionale. Professore di letteratura al Bard College, vive tra New York e Hudson. Il suo primo libro pubblicato in Italia fu Autoritratto in uno specchio convesso (Milano, Garzanti, 1983), con un'introduzione di Giovanni Giudici e traduzione di Aldo Busi e per il quale Ashbery ricevette il Pulitzer Prize, il National Book Award e il National Book Critics Award.In italiano sono attualmente reperibili i volumi Un mondo che non può essere migliore. Poesie scelte 1956-2007 (traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan; Roma, Luca Sossella editore, 2008), Fiumi di ali (traduzione di Damiano Abeni e Marco Giovenale; Brescia, L'Obliquio, 2007), Syringa e altre poesie (traduzione di Edoardo Albinati; Roma, Il labirinto, 1999)
Rosen Karamfilov rappresenta una delle voci più autentiche e talentuose della poesia bulgara contemporanea. È nato a Sofia nel 1992...
La terra desolata di T.S. Eliot, Interno Poesia Editore 2022, a cura di R. Pretto, traduzione di Elio Chinol ...
Nuno Júdice nasce a Mexilhoeira Grande (Algarve) nel 1949. Si laurea in Filologia Romanza presso l’Università Classica di Lisbona. È stato professore dell’Università Nuova di Lisbona, da cui si è congedato nel 2014. Tra il 1997 e il 2004 ha svolto le funzioni di Consigliere Culturale e Direttore dell’Istituto Camões di Parigi. Ha pubblicato libri di saggistica, di narrativa e di poesia. È attualmente direttore della rivista «Colóquio-Letras» della Fondazione Calouste Gulbenkian. In italiano sono state tradotte da Chiara De Luca le raccolte A te che chiamo amore (Ferrara, Kolibris Edizioni, 2011) e La materia della poesia (Ibid., 2015).
John Ashbery (1927-2017) è stato uno dei maggiori poeti postmoderni di lingua inglese. Nato a Rochester, New York, dopo gli studi a Harvard e alla Columbia University è vissuto per anni in Francia. Da forme aperte ma ancora soggette a convenzioni tradizionali è approdato a espressioni oniriche e complesse, sostenute da un'ispirazione poetica che non ha mai conosciuto interruzioni. Per la sua vasta produzione poetica ha ricevuto tutti i più importanti premi letterari americani.
Damiano Abeni (1956) è nato a Brescia. Epidemiologo per formazione, traduce poesia americana da oltre quarant’anni. È la voce italiana di Lawrence Ferlinghetti, Mark Strand, John Ashbery e Charles Wright. Cittadino onorario per meriti culturali di Tucson e Baltimora, vive a Roma.
Steffen Mensching è nato nel 1958 a Berlino (Ovest). A 21 anni pubblica le prime poesie, che, per ironia e precisione stilistica, non fanno pensare a un'opera d'esordio. Dopo aver abbandonato un corso di laurea in Giornalismo, si iscrive alla Humboldt-Universität, dove si laurea con una tesi sull'opera di Walter Benjamin. Come autore e attore, ha fatto parte del Liedertheater Karls Enkel, che nei suoi programmi criticava il pessimismo della DDR da una posizione romantico-anarchica di sinistra. La sua prima raccolta poetica, Erinnerung an eine Milchglasscheibe è stata molto ben accolta dalla critica e dal pubblico. L'immagine ufficiale di Mensching fu fortemente determinata dal suo esordio con il duo Mensching-Wenzel. Nel 1991 uscì al cinema il loro film Letzes aus der DaDaEr (Ultime notizie dalla DaDaEr), un viaggio all'inferno con chiare allusioni alla Commedia di Dante. In una serie di sketch, il film rievoca il passato della DDR: "l'epidemia delle arti" e il "Paradiso", in cui Honecker e i suoi contemplavano il proprio zoo personale. Nel 1989, Mensching riceve l'Heirich-heine-Preis della DDR, in seguito il Kleinkunstpreis della città di Magonza e il Kabarettpreis della città di Norimberga.Dalla stagione teatrale 2008/2009 Steffen Mensching dirige il Theater Rudolsadt. Le poesie qui proposte sono tratte dalla raccolta Das Gewisse Etwas (Berlin, Schwarzdruck, 2008) e di prossima uscita per le Edizioni Kolibris nella traduzione di Chiara De Luca col titolo Quel certo non so che.
John Kinsella (1963, Perth, Australia). E' autore di oltre trenta libri e raccolte di poesie. Tra i premi riconosciuti alla sua opera, il The Grace Leven Poetry Prize, il John Bray Award fro Poetry del Festival di Adelaide, The Age of Peotry of the Year Award, The Western Australian Premier's book for Poetry (assegnatogli 3 volte), lo Young Australian Creative Fellowship conferitogli dal Primo Ministro australiano e il Senior Fellowship assegnato dal Literature Board of the Australian Council. Nel 2003 il Perth Festival gli commisiona un adattamento dell'opera di Wagner Götterdämmerung. E' inoltre autore di quattro drammaturgie in versi (raccolte come Divinations) Kinsella è Direttore del magazine letterario "Salt" e Consulente Editoriale per Westerly (CSAL, University of Western Australia) e Direttore Internazionale del magazine americano The Kenyon Review. E' critico letterario per la poesia per quotidiano The Observer (UK). E' "Fellow in Churchill College" per l'Università di Cambridge ed è stato nominato "Professor of Creative Writing" al Kenyon College (USA). E' inoltre professore associato alla Edith Cowan University (Western Australia). Sue poesie sono state tradotte in una moltitudine di lingue tra le quali francese, tedesco, cinese, olandese, spagnolo e russo. In italiano è disponibile la raccolta Divina Commedia. Viaggi attraverso una geografia regionale (Poesie scelte), a cura e tradotto da Maria Cristina Biggio (Rimini, Raffaelli, 2014) La sua intensa attività può essere seguita al sito ufficiale dell'autore: www.johnkinsella.org