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Robert Lahoda nacque a Trnava (Repubblica ceca) il 22 aprile 1974. Le tendenze letterarie le aveva forse ereditate dal nonno Zden?k Lahoda, traduttore e autore di romanzi polizieschi. Robert purtroppo, fin dai sedici anni, soffrì di una malattia neurodegenerativa causata dalla caduta da una roccia durante una gita scolastica. Nel 1994 pubblicò la raccolta di poesie Srdce a smích (Cuore e risate), alla quale, tre anni più tardi, fece seguito Pro Sn?hurku aneb Konec ho?kých konc? (Biancaneve ovvero La fine dei finali amari). L’anno successivo partecipò alla stesura della sceneggiatura per il film d'esordio di Marek Dobeš Sono stato un giovane intellettuale. Influenzato da Diane di Prima e altri beatnik, passò dalle rime classiche ai racconti poetici, come dimostra la sua raccolta del 2000 Jak m? život nakop aneb Jednou mi jedna ?ekla (Come la vita mi ha preso a calci ovvero Una volta una mi disse). Robert Lahoda è morto il 22 maggio 2016.
Alessandro Brusa (Imola 1972) vive a Bologna. Poeta, scrittore e traduttore dall’inglese ha esordito con il romanzo Il cobra e la Farfalla (Pendragon 2004). Esordisce in poesia con La Raccolta del Sale (Perrone 2013) cui fa seguito In Tagli Ripidi (nel corpo che abitiamo in punta) (Perrone 2017). È stato promotore di un progetto sulla scena poetica bolognese che ha porato alla pubblicazione di Centrale di Transito (ceci n’est pas une anthologie) (Perrone 2016). Suoi testi sono presenti in numerose antologie e pubblicato su riviste sia in Italia, sia in Spagna, Francia, Belgio e Stati Uniti. Fa parte del comitato organizzatore del festival letterario Bologna In Lettere.
Nei suoi scritti poetici Laure Gauthier attribuisce un’importanza particolare all’enunciazione. La sua è una poesia per voce, incarnata, polifonica ma senza lirismo: marie weiss rot / marie blanc rouge (Delatour, 2013), La cité dolente (Châtelet-Voltaire, 2015) e la sua versione bilingue francese-italiano (Macabor, 2017), kaspar de pierre (La Lettre Volée, 2017), je neige (entre les mots de villon) (LansKine, 2018). Questo lavoro continua attraverso la collaborazione con alcuni compositori nel tentativo di ricercare nuove architetture poetiche. Ne è un esempio Back into Nothingness, monodramma per attrice-soprano, coro ed elettronica composto da Nuria Gimenez-Coma e messo in scena il 16 ed il 17 marzo 2018 presso il Teatro Nazionale Popolare (TNP) di Lione. I suoi testi sono pubblicati su riviste, in particolare su Vacarme, Babel heureuse, PLS, manuskripte, Phoenix, Po&sie, CCP, Sarrazine ed ancora Remue.net.
Gabriella Serrone è Dottore di ricerca in Linguistica francese ed è specializzata nel settore della fraseologia e della traduzione. Ha ricoperto il ruolo di docente a contratto di Lingua francese presso la sede frusinate dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale per gli anni accademici 2016/2017 e 2017/2018. Inoltre, è giornalista pubblicista e collabora con testate giornalistiche on line per cui si occupa prevalentemente di cultura. Ha tradotto per la casa editrice Macabor La cité dolente di Laure Gauthier e L’Approche Infinie di Sylvie Fabre G., di prossima pubblicazione.
Letizia Di Cagno, nata a Bari nel 1998. Attualmente vive a San Martino Buon Albergo, in provincia di Verona dove ha intrapreso gli studi di Filosofia. Si interessa di musica, arte, cinema e religioni, particolarmente attratta dalle tradizioni iniziatiche e dalle correnti mistiche. Per la primavera 2019 è prevista la pubblicazione della sua silloge "Urla la fine che pianta germogli" (Marco Saya Editore).
Costanza Lindi è laureata in Lettere Moderne con una tesi in Critica Letteraria, lavora come editor freelance e collabora con case editrici umbre come editor e curatrice di collana. Cofondatrice dello studio editoriale settepiani. Pubblica la sua quinta raccolta di poesie nel 2017 con la casa editrice kammer. Nel 2016 mette in piedi e collabora alla crescita del progetto Umbria Poesia e dal 2018 fa parte della redazione di Umbrò Cultura. Dal 2018 si avvicina all’arte del collage, realizza due plaquette illustrate e con lo pseudonimo in.distanza è presente in etsy.com e instagram.
Raffaela Fazio, nata ad Arezzo nel 1971, è poetessa e traduttrice. Dopo aver vissuto dieci anni all’estero, si è stabilita a Roma. Laureata in lingue e politiche europee (Grenoble) e specializzata in interpretariato (Ginevra), ha conseguito a Roma un diploma in scienze religiose e un master in beni culturali, con studi incentrati sull’esegesi biblica e sull’iconografia cristiana. È autrice di diversi libri di poesia. Le ultime raccolte sono “L’arte di cadere”, con prefazione di Paolo Ruffilli (Biblioteca dei Leoni, 2015), “Ti slegherai le trecce” (Coazinzola Press, 2017) e “L’ultimo quarto del giorno” (La Vita Felice, 2018) con prefazione di Francesco Dalessandro.
Vittorino Curci è nato e vive a Noci. I suoi più recenti libri di poesia: “La stanchezza della specie” (LietoColle 2005), “Un cielo senza repliche” (LietoColle 2008), “Il frutteto” (LietoColle 2009), “Il pane degli addii” (La Vita Felice 2012), “Verso i sette anni anch’io volevo un cane” ( La Vita Felice 2015) e “Liturgie del silenzio” (La Vita Felice 2017).
Tra le sue altre pubblicazioni, un libro di racconti ("Era notte a Sud", Besa 2007) e due libri di poetica ("La ferita e l'obbedienza", Icaro 2007 - Spagine 2017, e "Note sull'arte poetica", Spagine 2018).
Etel Adnan nasce nel 1925 a Beirut in Libano, dove trascorre l’infanzia e dove intraprende un percorso di studi nelle scuole francesi. Trasferitasi a Parigi studia filosofia alla Sorbona. Nel gennaio 1955 si reca negli Stati Uniti per seguire gli studi post lauream in filosofia presso le università di Berkeley e di Harvard. Insegna filosofia dal 1958 al 1972 presso il Dominican College di San Rafael (California). In questi anni matura una profonda riflessione sulla storia contemporanea, in particolare sulle guerre di Algeria e del Vietnam, e sperimenta oltre alla scrittura anche le arti visive, in particolare la pittura.
Nel 1972 torna a Beirut dove rimane fino al 1976 lavorando come redattrice per le pagine culturali dei quotidiani Al Safa e L’Orient le Jour. Nel 1977 pubblica a Parigi il romanzo Sitt Marie-Rose vincendo il premio “France-Pays Arabes”: il volume viene tradotto in più di dieci lingue e diventa un classico internazionale della letteratura di guerra. Nello stesso anno si stabilisce in California, a Sausalito. Sul finire degli anni Settanta scrive testi per due documentari realizzati da Jocelyne Saab sulla guerra civile in Libano, che sono trasmessi in diversi paesi d’Europa e in Giappone.
Ha scritto diverse opere di poesia diffuse e tradotte in tutto il mondo, tra cui: Moonshots (1966), Five Senses for One Death (1971), L’Apocalypse Arabe (scritta nel 1980 in francese e nel 1989 in inglese), Pablo Neruda is a Banana Tree (1982), From A to Z (1982), The Indian Never Had a Horse and Other poems (1985), The Spring flowers own and The manifestations of the Voyage (1990), Paris, When it’s Naked (1993) e There (1997). Le sue ultime opere di poesia sono Seasons (2008), Sea and Fog (2012), Night (2016). Diverse sue poesie sono state messe in musica. Adnan ha scritto anche due opere teatrali: Comme un arbre de Noël (sulla guerra del Golfo) e L’actrice (rappresentata a Parigi nel 1999). È attualmente ritenuta una delle scrittrici più significative della diaspora araba. Per approfondimenti: http://www.eteladnan.com/
Mattia Tarantino è nato a Napoli nel 2001. Cura la sezione di poesia per la piattaforma artistica Nefele; fa parte della redazione di Bibbia d’Asfalto – Poesia urbana e autostradale. È presente in diverse riviste e antologie. Sue poesie sono state tradotte in russo e siciliano. Tra l’angelo e la sillaba (Terra d’ulivi edizioni, 2017) è la sua raccolta d’esordio.