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Beatrice Cristalli (Piacenza, 1992) è laureata in Stilistica del testo presso l'Università degli Studi di Milano. La sua tesi dal titolo "L’invenzione della colpa. L’antropologia negativa leopardiana tra Zibaldone e Operette morali" ha vinto il secondo premio al Concorso per il Premio Giacomo Leopardi riservato alle tesi di laurea specialistica e dottorato 2017 del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Collabora con diverse testate culturali online, tra le quali Treccani, Il Tascabile, Doppiozero e Cultweek. Per il Portale Treccani, in particolare, ha condotto una indagine a puntate sulla critica letteraria del web. Attualmente, oltre alle recensioni, si sta occupando della nuova indagine, pubblicata sempre nella sezione di Lingua italiana, dal titolo “Poesia 2.0. La poesia presa nella Rete”. Un suo saggio su Mario Luzi è presente nella raccolta saggistica dal titolo "Un’idea di poesia. L’officina dei poeti in Italia nel secondo Novecento", a cura di Laura Neri (Mimesis, 2018). "Tre di uno" è la sua prima opera in versi in uscita per Interno Poesia.
Andrej Ho?evar (Maribor, Slovenia, 1980). Ha pubblicato cinque raccolte di poesia, l'ultima delle quali nel 2011 (Leto brez idej, Un anno senza idee). È membro del comitato editoriale della rivista Literatura, caporedattore dell'edizione online e direttore di collana. Oltre alla poesia, scrive anche saggi e recensioni sia di libri che di musica.
Piergiorgio Viti vive nelle Marche, dove è professore di lettere. Le sue poesie sono tradotte in spagnolo e rumeno. Nel 2010 esce un suo intervento critico per il catalogo, tradotto anche in cinese mandari-no, della mostra di Pietro Annigoni, in occasione delle esposizioni nelle Marche del cele-bre “pittore delle regine”. Nel 2011 ha pubblicato la prima raccolta poetica, “Accorgimenti” (L’arcolaio), mentre nel 2015, per Italic, esce “Se le cose stanno così”. Ha anche scritto per il teatro: “La fiabola di Virginio e Virgilio” con Tosca protagonista e “I sogni di Ray” con Carlo Di Maio. E’ andato in scena a teatro come autore e voce recitante per “La voce dell’uomo”, un tributo a Sergio Endrigo. Ha tradotto “I Preludi” di Alphonse de Lamartine con lettura di Ugo Pagliai e Paola Gassmann per il festival “Armonie della Sera”. Nel 2016 ha fatto parte, insieme ad altri poeti e scrittori, del progetto fotografico-editoriale “Memory Card” (Hacca Edizioni), realizzato dall’artista Rita Vitali Rosati. Nel 2017 esce un contributo per una “Piccola inchiesta sul provincialismo” (Galaad Edi-zioni, a cura di Simone Gambacorta). Nel 2019, per Pequod, pubblica “Aperto per inventario”, terza silloge poetica, che viene anche presentata al Salone del Libro di Torino con copertina di Ilario Fioravanti. I suoi testi sono presenti e recensiti in blog, siti letterari e riviste (La Lettura, Poesia, Zeusi, Segno, Poetarum Silva, Centro italiano di poesia, Rai news ecc.).
Daniel D. Marin (nato in Romania, vive in Italia, a Sassari) ha pubblicato poesie nelle più importanti riviste letterarie della Romania, per le quali ha anche realizzato rubriche, interviste e inchieste letterarie. È curatore del volume Poezia antiutopic?. O antologie a dou?miismului poetic românesc (Poesia antiutopica. Un’antologia del duemilismo poetico romeno, 2010), la prima antologia retrospettiva della più giovane generazione letteraria di Romania, conosciuta come Generazione 2000. Tra il 2013 – 2016 ha fatto la selezione dei testi degli autori rumeni per la rassegna Poesia a Strappo Alghero. Per l’edizione 2015 del Festival Internazionale di Poesia di Bucarest ha tradotto poesie di Annelisa Alleva. Attualmente è redattore associato della rivista Zona Literar? (Zona Letteraria), dove ha creato una rubrica di poesia italiana contemporanea, per cui ha tradotto, per la prima volta in rumeno, poesie di Antonella Anedda, Laura Pugno, Maria Grazia Calandrone, Isabella Leardini, Maria Borio e Milo De Angelis.









