Davide Cuorvo nasce a Pompei nel 1992. Nel 2014 è uscito il suo primo libro di poesia La vita, l’amore, la morte (Ed. Privata Gruppo Editoriale “Il Mio libro” -La Feltrinelli-). Nello stesso anno fa il suo ingresso nella filodrammatica "Agrodolce". Successivamente frequenta i laboratori di Scrittura Creativa, rammatizzazione, Ortoepia e Dizione dell'Associazione Culturale "Logopea". Organizza, insieme al critico Armando Saveriano, readings, presentazioni e spettacoli teatrali. È l’ideatore e l’organizzatore del Premio Nazionale di Poesia “Città di Conza della Campania”, nel quale assume il ruolo di giurato assieme a Giampiero Neri e Wanda Marasco. Ha vinto alcuni Premi Nazionali e Internazionali di Poesia tra i quali: “Premio Aoros – Valerio Castiello”, “Premio Poseidonia-Paestum”.
Carlos Almonte, Santiago del Cile, 1969, è laureato in letteratura ispanica e linguistica presso l'Università del Cile. Editore della casa editrice Descontexto, marchio in cui prevale la poesia e la narrativa europea e latinoamericana. Ha ottenuto tre riconoscimenti dal Ministero della Cultura nella categoria di scrittore emergente e professionista. Ha pubblicato il suo primo libro "Flamenco es un sueño" nel 2008" e il romanzo "Viento blanco", nel 2013. Suoi articoli, racconti e poesie sono stati pubblicati in Sudamerica, Europa e India.

Aldo Ferraris, nato nel 1951 a Novara, risiede sulla Costa Flegrea. Ha pubblicato suites, plaquette e raccolte di poesia: La cattedrale sommersa (Quarto d’Altino, Rebellato, 1978); Ventidue mutamenti dell'I KING (Mulino di Bazzano, TAM TAM, 1987); Mantiche (Verona, Anterem, 1990); Codici (Ibid., 1993); Horus, parola improvvisa (quale uno dei vincitori del Premio Montale, nella sezione inediti nell'antologia: 7 poeti del Premio Montale, Milano, Scheiwiller, 1993); Grande corpo (Verona, Anterem, 1997); Antichissima figlia (Cupra Marittima La luna, 2000 - con una incisione di Antonio Battistini); Acini di pioggia (Firenze, Gazebo, 2002); Nulla sarà perduto (Milano, Archivi del '900, 2004 - Premio Antonia Pozzi); Danza di nascite (Roma, Azimut, 2006); Immensa creatura (Faloppio, Lietocolle, 2008); L'ospite sulla soglia (Rimini, Raffaelli, 2009); Moltitudine (Ascoli Piceno, Sigismundus, 2013); Parola a me vicina (Borgomanero, Giuliano Ladolfi Editore, 2016); Dal corpo di Psiche (Novi Ligure, Puntoacapo Edizioni, 2017); Apokatastasis (Salerno, Edizioni L’Arca Felice, 2017). Suoi testi sono presenti in innumerevoli antologie e riviste sia in italia che all’estero. Ha inoltre curato e tradotto il poeta palestinese Kamal Jarbawi (Luce d’epifania, Giuliano Ladolfi editore, 2011).
Francesco Accattoli (Ancona, 1977) vive a Sirolo (AN). E’ docente di materie letterarie e latino nei licei. Nel 2002 esce per Stamperia dell’Arancio la raccolta Come acqua che riposa..... Nel 2007 pubblica con Fara Editore la silloge Un tramonto sommario e nel 2011 La neve nel bicchiere. Nel luglio del 2013 per la Sigismundus Edizioni pubblica la plaquette Lunga un anno, una raccolta di diciannove testi in tiratura limitata impreziosita da sei opere della pittrice Linda Carrara. Nel 2015 esce la seconda edizione di Lunga un anno, contenente venti liriche e nuove immagini di Linda Carrara. Nello stesso periodo viene invitato dall'Istituto Italiano di Cultura di Cracovia per presentare lo spettacolo Lunga un anno poetry set, una videoperfomance che vede la collaborazione del regista Filippo Pesaresi e del chitarrista Daniele Cecconi. Sue poesie appaiono in varie antologie, riviste cartacee e sul web. E' chitarra e voce dei Noa Noa, ed assieme al poeta Loris Ferri ed al chitarrista Alessandro Buccioletti ha partecipato al progetto “Fucine Sonore”, esibendosi al MEI di Faenza. Dal 2014 organizza il festival di poesia Sirolopoesia.
Federica Giordano è nata a Napoli nel 1989. Nel 2009 è autrice del testo in musica Favola di Mezzanotte, musicato dal compositore G. Mancusi. Nel 2011 pubblica La parte che ti ho affidato, Boopen Led Edizioni. E’ attiva come critico per “Nuovi Argomenti” e “Poesia” di Crocetti. Nel 2014 partecipa come autrice e come traduttrice al progetto antologico Ifigenia siamo noi, edito da Scuderi Edizioni. Nel 2016 pubblica Utopia Fuggiasca (Milano, Marco Saya). Il libro è stato premiato a Mosca, come vincitore della sezione “Tonino Guerra” nell’ambito del Premio italo-russo Bella Achamadulina 2017. Utopia Fuggiasca viene premiata nell’ambito del premio L’Iguana 2017 e riceve menzione speciale al Premio Montano 2017.

Massimo Vezzosi è nato nel 1952 a Poggibonsi (Si), ventenne si trasferisce a San Gimignano. Studia storia dell’arte e inizia poco dopo attività di mercante e storico dell’arte. Dagli anni ottanta è a Firenze dove risiede ed ha una galleria. Pratica Judo prima e Aikido dopo, scrive parole nei ritagli tra tele e sculture. Nel 2008 brinda all’anno che finisce chiudendo l’attività di antiquario. Agli inizi del 2017 c’è un fortunato incontro con Elisa Biagini. Pratica ed è assistente istruttore di Tai-Chi Taoista, convinto che anche in quella sospensione di gesti, dove tutto è, ancora prima di essere manifesto, risieda poesia.

Flaminia Cruciani. Laureata in "Archeologia e storia dell'arte del Vicino Oriente antico" è stata un membro della "Missione archeologica italiana a Ebla" in Siria per molti anni. Dopo il Dottorato di Ricerca in "Archeologia Orientale" ha conseguito una seconda Laurea in "Storia dell'arte. Si è specializzata, inoltre, in Discipline Analogiche e pratica la professione di Analogista. Ha pubblicato Sorso di notte potabile, (Faloppio, LietoColle,2008) Lapidarium (Alessandria, Puntoacapo, 2015). e Semiotica del male, (Udine, Campanotto, 2016; con prefazione di Tomaso Kemeny). Suoi testi letterari sono stati tradotti in spagnolo, rumeno, coreano e inglese e sono presenti in numerose antologie italiane e straniere. È tra i fondatori e gli ideatori del movimento culturale "Poetry and Discovery".
Matteo Greco (Gagliano del Capo, 1982) è poeta, scrittore, semiologo. Nel 2013 pubblica la sua prima antologia di poesie, Giorni fatti a mano (Subway edizioni). Nel 2014 firma la drammaturgia di due spettacoli teatrali: Raccontami Sherazade, e Penso che un sogno così. Nel 2015 pubblica la raccolta di racconti C’era infinite volte il Sud (Il Raggio verde Edizioni). La sua ultima antologia di poesie, Da grande voglio fare il meridione (Carta Canta 2016), è in italiano e dialetto salentino, è stata presentata al Salone Internazionale del libro di Torino ed è fra le opere finaliste del Premio Presìdi del libro di Puglia 2017. Ogni giorno cerca di tener fede al principio di Jodorowski, per cui «vivere come un autentico poeta significa non avere timore, avere il coraggio di dare, possedere l’audacia di vivere con una certa dismisura».

Jacob Polley nasce nel 1975 a Carlisle, città situata nella contea di Cumbria, a nord-ovest dell’Inghilterra, ai confini con la Scozia e non lontana dalla regione Lake District molto cara ai poeti romantici inglesi come Wordsworth e Coleridge. Finora ha pubblicato quattro raccolte di poesie per la casa editrice Picador: The Brink (2003), Little Gods (2006), The Havocs (2012) e l’ultima Jackself (2016), che gli è valso il prestigioso T. S. Eliot Prize 2016, conferitogli all’inizio di quest’anno. Nel 2004 è stato nominato uno tra i migliori venti poeti della “Next Generation” del Regno Unito e dell’Irlanda. Attualmente risiede e insegna all’università della città di Newcastle. La poesia The Ruin (The Havocs, 2012), che qui proponiamo nell’inedita versione tradotta in italiano, è ispirata all’omonimo componimento poetico in Old English del VII secolo, contenuto nel manoscritto Exeter Book, risalente al periodo storico inglese della dominazione anglo-sassone del paese. L’altra poesia, sempre inedita in italiano, è inclusa nella raccolta Little Gods del 2006.









