Giorgio Anelli – “8 Bohemian Poems” (lettura di Eleonora Rimolo)

anelli recensione

Giorgio Anelli, 8 Boehmian Poems, Borgomanero, Ladolfi Editore, 2017

Il battello ritrovato
lettura di Eleonora Rimolo

L’esigenza incalzante di esprimere in versi la propria ricerca della verità fa di Giorgio Anelli un poeta visionario e ostinato: in questa plaquette i luoghi che suscitano la visione sono i protagonisti di un discorso profetico accessibile solamente al poeta. Da Arona a Gallarate, attraversando Gressoney e l’area bergamasca, il viaggio inconcluso dell’autore si riempie di presagi, in un’atmosfera che oscilla tra il mistero e l’ansia della scoperta. “Ebbro e commosso” Anelli cammina a passo lento verso l’Ignoto, nella ferma convinzione di non essere creatura di questo mondo, ma di appartenere a una dimensione altra, a noi posteriore, che bisogna raggiungere necessariamente, sia essa sopra un eremo o in un non-luogo. Dai testi emerge un perfetto flâneur baudelairiano “affamato di città antiche” che come un esule vaga da un ventre cittadino all’altro, riconoscendo la disperazione di ogni singolo essere vivente oltre che la propria “nausea del quotidiano”.
Il tempo della permanenza tra le strade si dilata fino a scomparire e quel che rimane è una sconfinata immagine desolante e immobile della vita reale, a tratti accattivante, a tratti ributtante.
Che sia “reietto o redento” ciò che rimane incontrovertibile è la veggenza di chi scrive poesia, e dunque l’appartenenza del poeta a una dimensione sicuramente avulsa dalla rassicurante quanto misera realtà sociale, dalla quale egli deve necessariamente allontanarsi per compiere un estenuante ma illuminante viaggio solitario nella surrealtà. L’ultimo testo di 8 Bohemian Poems si chiude, infatti, con un esplicito tributo a Il battello ebbro di Rimbaud: Anelli ha delineato sensazioni non visive attraverso immagini poetiche totalmente visive percorrendo strade, laghi e mari a lui noti e più o meno cari, ed è giunto così a nuova sponda, arso vivo dal fuoco poetico, pronto a ripartire ancora per errare sul “ritrovato battello”, turbato dal vento ma guidato dall’ “immensa luce di bellezza” che si accende solamente se evocata da chi ? come il poeta ? si lascia abbagliare.

 

Giorgio Anelli (Busto Arsizio, 1974), poeta e scrittore, ha pubblicato c Parole che si infiammano tra le inquietudini della vita (Borgomanero, Ladolfi Editore,  2013). È laureato in Scienze dell’Educazione con la tesi Tra burattino e bambino, Pinocchio alla ricerca della libertà. Collabora a «Pepe», giornale di provocazione e passione umana. Ama vivere per i vicoli delle sue città.
 
Eleonora Rimolo (Salerno,1991) vive a Nocera Inferiore. Laureata in Lettere Classiche e in Filologia Moderna, è ora dottoranda in “Studi Letterari” presso l’Università degli Studi di Salerno. Ha pubblicato due raccolte di poesie: Dell’assenza e della presenza (Matisklo, 2013) e La resa dei giorni (AlterEgo, 2015, Premio “Poesia Giovani Europa in versi 2016”, organizzato dalla Casa della Poesia di Como). In uscita a gennaio 2017 è la sua terza raccolta di poesie, dal titolo Temeraria gioia (Borgomanero, Giuliano Ladolfi editore).