© Fotografia di Francesca Tilio

Francesca Gironi, “Come farò a sollevarti senza braccia” (neldubbiostampo, 2024) – Anteprima editoriale

 

Francesca Gironi è nata ad Ancona dove lavora nell’editoria. Danzatrice e poeta, ha pubblicato due raccolte di poesie: Il diretto interessato (Marco Saya Editore 2021) e Abbattere i costi (Miraggi, 2016). La sua ultima performance GPTƏ (2022) indaga il rapporto con l’intelligenza artificiale. Con CTRL ZETA ha vinto il premio internazionale di arti performative CROSSaward 2017. È stata ospite del Festival Polifonie Urbane, Università Sorbonne Nouvelle di Parigi, e del Festival Spoken Word Madrid. Collabora con il festival La Punta della Lingua. Dal 2016 porta in scena la sua performance di poesia in locali, clubs, teatri, musei. Come danzatrice e coreografa è stata ospite di festival di arti performative e residenze artistiche esplorando l’ibridazione dei linguaggi.

 

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Se il cielo non sarà più cielo
e aspettando San Lorenzo
tu dovessi ripararti dai detriti:
quei puntini luminosi non più
stelle ma satelliti
niente cieli, morti o paradisi,
l’Orsa Maggiore è un carrello della spesa,
la nostra invocazione uno spazio
di ortocielo privato
dell’immaginario.

Esprimi un desiderio
che il cielo torni a essere lontano.

 

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La prima consonante
un’occlusiva bilabiale sorda
poi una sillaba.

La bambina ha quattro denti
un addestramento ai dolori esistenti
di febbre in febbre,
con un gesto ampio della mano
guarda verso il lampadario e dice beo.

È il 4 febbraio
ascolti Čajkovskij
il passo a quattro dei cignetti,
le racconti
com’è fatto un teatro

il mondo beo
apre il sipario.

Se canta la cinciallegra
guariremo tutti.

 

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In questo gigantesco mercimondo
di attrazioni sfavillanti
macchinine dinosauri squali
placidi nella vasca
al tuo cospetto in fila
come alla posta
cresce in te bambina l’erbavoglio
un gioco un gelato un tirannosauro
il costume da pompiere
la favola del lupo
e che il sole non tramonti,
dove te ne vai, sole? urli.

E tuo è il giardino del re.

 

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neldubbiostampo – tipografia filopoetica

Paolo Celotto, grafico dal 1998. Coniuga la collaborazione di aziende professionali e l’interesse per l’editoria e la produzione tipografica. Nel 2002 conosce la Fondazione Tipoteca Italiana, si innamora del mondo della stampa tipografica a caratteri mobili e decide di stampare il prezioso calendario Valcucine direttamente in Tipoteca. Nel 2012, dopo alcuni corsi di composizione tipografica in piombo e legno, decide di creare un proprio laboratorio recuperando materiali provenienti da tutta Italia. Il laboratorio prende il nome di neldubbiostampo – tipografia filopoetica, dove autoproduce libretti a tiratura limitata e altri manufatti letterpress. Nel 2015 è invitato a partecipare al Forum Bibliofili Affamati di Gubbio ed espone i suoi primi numeri dei libretti pagineotto, piccole plaquette di 8 facciate contenenti poesie (Barbieri, Barp, Scarpa, Racca, Cavallaro, Costantini) che hanno come tema la lettera/parola. Dal 2020 inizia la collaborazione con il poeta Fabrizio Cavallaro, e stampa la nuova collana Intessuti, dove unisce testi poetici (Bellezza, Deider, Poletti, Pasolini, Penna, De Angelis) a opere artistiche (Fusetti, Longhetto, Bevilacqua, De Bei). Nel 2024 nasce la nuova collana di sole voci femminili rogo di strega, titolo di una poesia di Sylvia Plath. La prima plaquette a prendere forma è Bambina corrente, una raccolta di poesie e disegni di Alessandra Carnaroli. Mentre il secondo numero, Come farò a sollevarti senza braccia, è una raccolta di dieci poesie di Francesca Gironi e tre fotografie di Francesca Tilio. Nel 2020 e nel 2023, Paolo Celotto è stato selezionato per la New Impression, una mostra internazionale dell’Hamilton Wood Type & Printing Museum.