Riannodare i fili per tessere un arazzo luminoso. E i fili, che René Corona intreccia in questa raccolta, sono poesia...
Critica
Ángel González Muñiz (1925-2008), nato a Oviedo, è stato un poeta spagnolo tra i massimi rappresentanti della Generazione del 50...
Renzo Paris è uno scrittore che più di ogni altro, dopo le architettate fantasie creative del ’68 e i violenti,...
Classicisti, realisti ed ermetici nella poesia in lingua italiana del Novecento. (Tracce, ipotesi e indizi). Il lettore comune…differisce dal critico...
A cura di Maurizio Casagrande La silloge della poetessa colombiana, in cui confluiscono testi inediti e liriche già incluse...
Isabelle Poncet-Rimaud, Dialoghi con il giorno / Dialogues avec le jour Ladolfi Editore, 2022 . Recensione di Sonia Elvireanu ....
Le « chansons vulgaires » di Langston Hughes Queer Negro Blues (Marco Saya Edizioni, 2023) raccoglie le prime due...
Isabella Bignozzi Le stelle sopra Rabbah Transeuropa, 2021 . Una poesia d’esordio fatta di paesaggi e pensieri, attenta a restituirne...
ALEX RAGAZZINI
LA SISMA E AL SPE? (Il Vicolo, Cesena 2019)
Lettura di Clery Celeste
LA SISMA E AL SPE? (Il Vicolo, Cesena 2019)
Lettura di Clery Celeste
Alex Ragazzini in questa delicatissima rosa di quartine in dialetto romagnolo “L’ansietà e le spine” tradotto in italiano, pubblica Il vicolo (Cesena, 2019), affronta con capacità tecnica il sottile limite tra piacere e dolore.
La rosa è infatti il simbolo per eccellenza che manifesta bellezza e rischio; la rosa è bella da toccarne i petali, da annusarne il profumo ma ti ferisce se ti avventi incauto, si protegge con una linea verticale di spine. Questo di Ragazzini pare il percorso in versi di una formica che risale lo stelo: come spina dopo spina le poesie si snodano in una fatica che ha un sapore dolce-amaro, di tensione fisica fino al morbido dei petali. “Che cosa è che così ci danna/ Uguale al male infine?/ La fitta che ci pare lontana/ Il lieve toccarci delle spine.” Nelle poesie di Alex Ragazzini il poeta è un uomo piccolo, minuscolo, che si mette al servizio della bellezza. Pare che il poeta qui abbia una lingua tutta sua, ritirata al necessario, fatta di nodi semantici centrali, di pianeti attorno cui ruotare incessantemente. Pare una stessa poesia riscritta, rivoltata infinite volte. Ma cosa è la voce del poeta se non un cercare quel suono che rende riconoscibile la richiesta? Ragazzini con queste quartine risponde concentrandosi sui temi come “ansia, dolore, guadagno, giovinezza e vecchiaia, amore e perdita”, ci dice lui stesso dalla nota finale al libro.
«Il Cielo fu creato dal Fuoco, la Terra fu creata dall’Acqua e l’Aria dallo Spirito che decide tra di loro»,...