Alessandro Grippa – tre studi

GRIPPA

 

Alessandro Grippa (Treviglio, 1988 ), vive da sempre a Caravaggio. Diplomato al biennio di Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 2009 è tra i fondatori di Caravaggio Contemporanea, collettivo di giovani artisti e curatori. E’ inoltre vice presidente dell’associazione GSI Lombardia Onlus, per la quale dal 2010 collabora come volontario a progetti di cooperazione tra Italia e Africa occidentale. E’ presente nell’antologia a cura di Stefano Guglielmin e Maurizio Mattiuzza Zenit Poesia (Milano, La Vita Felice, 2015). Una selezione di suoi inediti è stata pubblicata in Atelier nel settembre 2014 (qui)

Alessandro Grippa

Tre studi
(inediti)


Primo posto

Novembre è la direzione presa, venuta
dall’argento delle creature,
nel rumore di una sorgente.
Scrive fitta l’edera l’agenda delle ante,
il nucleo del cespuglio emette buio,
i moscerini gonfiano l’aria
alla velocità del sonno.
Ho ricevuto tutti i soldi del pensiero
e le cascate sono cunei di ossa cave
e ghiaccio, non c’è posto per nient’altro,
aolo il crepitìo di questo sangue-Lombardia.

Notizie di Pino
grippa 01
I

Dicono che ora dorma    con una chiave in bocca,
le onde gli sfiorano il costato. Pare che sia
tornato in officina, su un’isola di granito e ombre
seguendo il solco di frenate nella calura estiva,
il rame della volpe. E vi resterà, dicono così,
scostando insetti dalle gambe, senza far loro
del male, andando a fuoco nella lingua di suo padre,
verbo di fucili e selvaggina in uno stesso scatto,
una radura sola.

II

Non so, adesso, se fiuterà il sentiero, in quale
forma si darà, improvviso, conosciuto. Certo
immagino i capelli bianchi, il corpo magro fare spazio,
immagino i suoi piedi risparmiati che spalancano
l’assenza in qualcosa di ulteriore, poi l’ordine di andare,
andare; non voltarsi se non molto
poco.

III

Ogni tanto credo mi succeda di vederlo. Piantato
al ciglio, proseguendo per la valle. O certi pomeriggi
quando i bimbi giocano a pallone
sulla ghiaia nei cortili della bassa.

Interno, notte

(Insonnia)

All’igiene del fuoco, alla sua fiamma
rimanda la lampada. Mosche
e falene si muovono interne al profilo
dell’ombra sul muro, il mio,
qualcosa che esiste e che trema.

Per dove vieni, animale scampato,
non ferito del tutto? L’anima muta
che passa all’aperto in un gesto
imminente, calcareo, di pesce,
sbadiglia di fronte allo specchio.

Con quale cura si siede,
sfoglia le pagine, accende
una diana alzando la mano
sul ventre, masturba? Con nulla. Fallire,
fallire, increspare la carta, scartarla.

(Sogno)

Al continuo progetto dei corpi abbiamo sentito
il torace aggiornare il torace di battito
in battito, la pelle confusa nel tatto; e contro
il respiro la voce vegliare, con tatto, a parole
affollate di esseri e di risvegli.

Per sapere la stanza domani, sognarla
nell’ansa domestica delle lenzuola.
La stretta, le posizioni da assumere prese
con occhi di cieco, che spingono in dentro,
rovistano il centro del sonno.

E nel buio non visto il gatto randagio
che esce in giardino a cacciare le bestie,
e corre sul muro andando a nascondersi
sotto il cipresso: tempo che sale, disordine
di una clessidra.


Alessandro Grippa (Treviglio, 1988 ), vive da sempre a Caravaggio. Diplomato al biennio di Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Brera, nel 2009 è tra i fondatori di Caravaggio Contemporanea, collettivo di giovani artisti e curatori. E’ inoltre vice presidente dell’associazione GSI Lombardia Onlus, per la quale dal 2010 collabora come volontario a progetti di cooperazione tra Italia e Africa occidentale. E’ presente nell’antologia a cura di Stefano Guglielmin e Maurizio Mattiuzza Zenit Poesia (Milano, La Vita Felice, 2015). Una selezione di suoi inediti è stata pubblicata in Atelier nel settembre 2014 (qui).

Fotografia dell’autore di Giorgio Ferri