Annalisa Ciampalini è nata a Firenze nel 1968. Ama da sempre la poesia e la matematica, la musica e la natura. Nel 2008 ha pubblicato la raccolta “L’istante si dilata” con Ibiskos Editrice, nel 2014 la raccolta “L’assenza” edita da Ladolfi Editore. Nel 2018 pubblica “Le distrazioni del viaggio” con Samuele editore, libro tradotto in spagnolo da Antonio Nazzaro. Suoi contributi appaiono su diverse antologie edite da Fara editore. Insieme a Giancarlo Stoccoro ha contribuito al libro Pierino Porcospino e l’analista selvaggio (ADV Publishing House 2016) volume che raccoglie testi di diversi autori.
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Tutte le cose che chiudono gli occhi è in uscita da peQuod nella collana “portosepolto” diretta da Luca Pizzolitto
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I nostri corpi complementari
il tuo chiarore
la mia esile oscurità.
Tua è la pietra dell’inverno
il seme dormiente nel giaciglio scuro
le mani che sanno dove premere.
A me resta l’albero lontano
il bianco che si accumula piano
il fiore pallido
esitante tra le dita.
*
Mai vorrei occupare
uno spazio più grande di questo.
Sottrarre ai fiori il colore
sconvolgere la calma del bosco d’autunno.
I miei sono luoghi piccolissimi
punti in fuga
a stento trattenuti dalle foto.
Ho poche pietre, pochi oggetti
una minuscola vita.
Mi assopisco nell’anima
di chi sente nell’alba un presagio,
guardo la sua mano, altissima, nel cielo
senza chiedermi come
sia diventata luce.
*
All’improvviso scende un grande silenzio
e un ordine pallido
si dispone nella casa.
I pasti serali hanno la disciplina delle cose fredde
dei corpi tenuti a distanza. Nessuno
guarda la sedia vuota al suo fianco.
Lì c’è un luogo in cui la luce arriva piano
il punto che ci guarda
e va taciuto.