Antonio Nazzaro – Tre inediti (Anteprima editoriale)
Antonio Nazzaro (Torino 1963), Italia. Giornalista, poeta, traduttore, video artista e mediatore culturale italiano. Fondatore e coordinatore del Centro Cultural Tina Modotti. Collabora con la rivista italiana di poesia Atelier e con la rivista Fuori/Asse e Laboratori Poesia. È responsabile della collezione di poesia per la casa editrice Edizioni Arcoiris Salerno. Collabora con la rivista venezuelana Poesia e la cilena Ærea e ancora con la rivista argentina Buenos Poetry. Ha pubblicato nel 2013 il libro “Odore a, Torino Caracas senza ritorno”, edito in italiano e spagnolo e nel 2017 “Appunti dal Venezuela. 2017: vivere nelle proteste”, libro che gli ha costato l’esilio in Colombia; entrambi i libri per la casa editrice Edizioni Arcoiris Salerno. Ha tradotto: il libro del poeta argentino Juan Arabia, edizione bilingue, ”Il nemico dei thirties”, Samuele Editore, 2017 e “La notte” di Dino Campana, edizione bilingue per la casa editrice cilena Edicola Ediciones, 2017. Il prossimo settembre sarà pubblicata dalla casa editrice Edizioni Arcoiris Salerno la sua traduzione, dell’antologia, “La generazione senza nome”, della poesia colombiana, edizione bilingue, curata dal poeta e saggista colombiano Federico Díaz Granados. E sempre prima della fine dell’anno uscirà l’antologia poetica, Equazione della responsabilità, del poeta svizzero Fabiano Alborghetti per la casa editrice cilena RiL Editores. Le poesie di Antonio Nazzaro che qui presentiamo fanno parte del libro, “Amore migrante e l’ultima sigaretta”, che uscirà a settembre Il libro é una collaborazione tra la casa editrice cilena RiL Editores e la casa editrice italiana Edizioni Arcoiris e sarà pubblicato in Italia, Cile, Colombia e Spagna. Nello stesso tempo sarà presentata la sua traduzione dell’antologia “La generazione senza nome” della poesia colombiana curata da Federico Diaz-Granados.
Antonio Nazzaro Tre inediti Anteprima editoriale di “Amore migrante e l’ultima sigaretta“
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Ti ho preso ho imparato a non negarti più anzi ti piego come un fazzoletto da tenere nel taschino con profumo di lavanda dolce compagno e nostalgia lieve che chiamano dolore ma sei vita a insegnare la felicità
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della poesia conosco le muse e i musi ma dell’amore non ho volto solo un sentimento che è distanza solitudine
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A mio Padre
Ho una poesia solo per te:
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tu che fotografi me che scrivo te
Fotografia di proprietà dell’autore.
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