
Mirco Mungari è nato in Calabria nel 1982 e vive a Bologna. Archeologo classicista, ha affiancato agli studi universitari quelli musicali, soprattutto nell'ambito della ricerca etnomusicologica e della composizione; come ricercatore si occupa di strumenti musicali e paesaggi sonori antichi all'interno di diversi progetti internazionali. Collabora con la poetessa Rossella Renzi al progetto di sperimentazione sonora e poetica Mousikè Techne. Ha pubblicato alcune poesie sulla rivista universitaria ARGO e, con la casa editrice Delirium, il poemetto satirico De Suina Inmolatione. Attualmente lavora a una nuova raccolta.

Nicola Gardini vive tra Oxford e Milano ed è poeta, prosatore, traduttore (Charles Simic per Adelphi e Catullo per Feltrinelli e numerosi altri) e saggista. E' stato condirettore della rivista "Poesia" di Nicola Crocetti. In prosa ha pubblicato Lo sconosciuto (Milano, Sironi, 2007) Le parole perdute di Amelia Lynd (Milano, Feltrinelli, 2012 – premio Viareggio 2012; premio Zerilli Marimo' 2012); I baroni (Ibid., 2013), Girl (Ibid, 2013), Fauci (Ibid, 2013). Le parole perdute di Amelia Lynd sarà ripubblicato, sempre per Feltrinelli, nel corso del 2014. In poesia sono apparsi Sag Harbour (Napoli, d'If, 2003), Le nuvole (Milano, Crocetti, 2007), la silloge Prima del buio in Nuovi Argomenti (Milano, Mondadori, 2013), Diario – il libro dipinto (Milano, Xenion, 2013). Collabora con il Domenicale del "Sole 24 ore" ed è professore di letteratura italiana e comparata all'Università di Oxford e Fellow di Keble College. Il suo sito personale è www.nicolagardini.com
Jan Wagner, nato ad Amburgo nel 1971 e da anni residente a Berlino, è uno dei più importanti poeti tedeschi contemporanei. Dopo l'esordio con Probebohrung im Himmel (Prova di trivellazione nel cielo) nel 2001, ha pubblicato altri cinque libri di poesia, una raccolta di saggi e varie traduzioni, soprattutto da poeti di lingua inglese (tra cui James Tate, Simon Armitage e Robin Robertson). Jan Wagner ha curato anche antologie di poesia contemporanea e ha collaborato, come critico, con quotidiani, riviste e trasmissioni radiofoniche. È membro di tre accademie (Bayerische Akademie der schönen Künste; Akademie der Wissenschaften und der Literatur, Mainz; Deutsche Akademie für Sprache und Dichtung, Darmstadt) e del PEN-club tedesco. Per la sua opera poetica è stato insignito di numerosi premi e borse di studio, tra cui il Friedrich-Hölderlin-Preis, la borsa di studio dell'Accademia Tedesca a Roma (Villa Massimo) e il Premio Mörike, per citarne solo alcuni. Di recente, il suo ultimo libro, Regentonnenvarationen (Hanser Berlin 2014, Variazioni sulla botte dell'acqua piovana) di cui proponiamo qui un assaggio, si è aggiudicato il Premio della Fiera del Libro di Lipsia. È la prima volta che una raccolta poetica si aggiudica questo premio,considerato uno dei più ambiti riconoscimenti letterari tedeschi.
Kees Klok è nato nel 1951 a Dordrecht nei Paesi Bassi, dove tuttora vive. Mantiene forti legami con Salonicco che diede i natali alla moglie, la poetessa e traduttrice Stella Timonidou, deceduta nel 2007. Si è laureato in Storia Contemporanea all’Università di Utrecht. Oltre a saggi storici ha pubblicato racconti, diari letterari e traduzioni. Nel 1999 esce la sua prima raccolta lirica, Al Merwede, a cui seguono altre quattro raccolte: In questa bassa landa (2005), È già tardi (2008), Come il mondo s’aprirebbe (2012) e Oltre l’alta marea (2017).
Patrizia Filia, nata nel 1953 in Francia da genitori italiani, è regista teatrale, drammaturga, scrittrice e traduttrice. Vive e lavora in Olanda dal 1982, dopo aver trascorso vent’anni a Torino. Di lei sono stati pubblicati in Olanda il monologo Medea (1996); la raccolta poetica De schaduw van het park (2013); il dialogo Sapfo (2015); il ricordo In de Mokumse jaren (2016); la versione italiana del ricordo Negli anni di Mokum (2017). Nel 2018 sono uscite le edizioni bilingue dei florilegi De eenzamen/Il solitario con poesie di Jan Jacob Slauerhoff; Blues con poesie di Kees Klok. Nello stesso anno è uscito inoltre Il suo ciclo poetico Astarte, edizione bilingue di Kop leeg e Testa vuota, pubblicati rispettivamente nel 2015 e 2017.
Massimo Daviddi (Firenze, 1954) vive a Mendrisio. Ha pubblicato Zoo persone (con prefazione di Fabio Pusterla; Balerna, Ulivo, 2000); L'oblio sotto la pianta (con prefazione di Giovanni Orelli; Bellinzona, Edizioni Casagrande, 2005); Il silenzio degli operai (con prefazione di Tiziano Rossi; Milano, La Vita Felice, 2012). Con quest'ultima pubblicazione lo stesso anno gli viene conferito il Premio Federale di Letteratura.