Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) il 1° luglio del 1980, è cresciuta a Campo San Martino (PD) e dal 2007 vive e lavora a Roma, a Monteverde. Ha iniziato a scrivere poesie nel 2004 dopo il coma, in seguito ad un tragico incidente, e da allora ha pubblicato vari libri: “Credo” (2006), “Risvegli” (2008), “Vita, infinito, paradisi” (2009). Per la narrativa ha pubblicato il libro di racconti “Convivendo con le nuvole” (2009). La silloge “Sensualità” (2011), “Meditazioni al femminile” (2012), “L’estetica dell’oltre” (2013), “Le identità del cielo” (2013); in Romania le hanno pubblicato la silloge “Imensele coincidente” (2015); per ARTeMUSE ha pubblicato “Tragicamente rosso”, silloge contro la violenza, con incluso il monologo teatrale (2015); per la narrativa ha pubblicato la biografia della cantautrice Linda d “Nuova identità. Il segreto” (2015); per PoetiKanten Edizioni ha curato con Lorenzo Spurio il volume “Pier Paolo Pasolini, il poeta civile delle borgate”; per Progetto Cultura ha pubblicato il volume “Parole escluse” (2016); “Le parole accanto” (2017) per Interno Poesia; “L’esigenza del silenzio” (2018) per Le Mezzelane; “Come erano i Ragazzi di vita”, una interpretazione dell’opera di Pier Paolo Pasolini, per EMUI, Euro Mediterranean University di Madrid (2018).
Molte sue poesie figurano in antologie a tiratura nazionale ed internazionale. La sua poesia è tradotta in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, polacco, tedesco, serbo, hindi e giapponese. È ambasciatrice della Cultura e della Poesia italiana in Libano per il Premio Naji Naaman’s Literary Prizes 2016, ideato dalla Fondazione Naji Naaman. È speaker di Radio Doppio Zero. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio. Negli Stati Uniti è pubblicata in edizione inglese la raccolta tradotta da Leanne Hoppe “Meditations in the Feminine”, edita da Bordighera Press (2018) di New York. È Presidente dell’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”, che organizza il Premio Internazionale di Poesia e Narrativa, in ricordo di S.A.R. Christina di Svezia. Già Presidente della “Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo”, RIDE-APS, capofila italiano della Fondazione Anna Lindh (ALF).
Michela Zanarella Inediti
*
L’eternità (a Rafael Alberti)
Il vento ti disse che l’eternità poteva assumere le fattezze di un fiume o avere la stessa voce di una colomba che non sa dove andare non so se tu ci hai creduto ma io penso che il vento non menta e che non sia poi così lontana dalle cose umane l’eternità forse è già in una stella che cade all’improvviso nel sole che sa cosa esiste oltre il cielo nella neve che mette a tacere il bosco.
*
Quest’unico cielo che raduna mattini e destini e consola nel sole i vivi e i morti sa che desideriamo guarire dal medesimo tempo ed entrare nella verità della terra che segna la pelle di alberi fiumi e confini. Sarà un sollievo ripararsi all’alba giustificando la pienezza della luna non più come uomini ma come nuvole che hanno scelto l’orizzonte per sporgersi da una luce continua.
*
Rovi di more chiedono ascolto mentre il sole scalda il volto delle pietre ed io mi fingo satura di bosco quando invece non so più che colore fa l’autunno alle cortecce chissà cosa dice il fungo che germoglia senza voce e dove si ferma il ciclamino orfano di luce. Cosa resta della neve che ho vissuto e del fiato che spingevo ad eco nella valle che io sappia solo il cielo ha memoria dei miei silenzi stretti al vento nella sera quando tutto era sogno quanto tutto era un mondo che sa poco o quasi niente della notte.