Lorenzo Rapisarda (Catania, 1982), lavora a Catania presso l’Istituto Francesco Ventorino ed è tra i soci fondatori dell’omonima fondazione. I suoi interessi riguardano la poesia italiana del Novecento e in particolare Cesare Pavese. Collabora con il Centro di Poesia Contemporanea di Catania, con cui organizza laboratori, incontri e letture. “A perdersi” (Giuliano Ladolfi Editore, marzo 2022) è la sua
raccolta d’esordio.
* * *
L’hai scritto tu stamattina
questo accendersi sopra la supplica
dei rami, lo schiarire in neve
dei campi di lava
il nido di merla schiuso
in fondo agli occhi di mio figlio.
Sì, l’hai scritto tu questo canto.
Stupore
convocami ancora nell’obbedienza
randagia dell’indicibile ascolto.
*
Oggi ho scavato tanto
guanti sudore tenaglia
e la schiena s’invanga
sotto un cielo
piantato in fondo al petto.
In una pietra non t’ho perduta.
Chiedimi ancora di scriverti.
*
statale settantacinque centrale umbra
tutto qui tace una voce
accoglimi ancora nella tua gloria
fino a morirne per viverti sempre
in un’overdose di gioia