??????
?? ??? ?? ??????
?????? ????????
? ???????? ???????
??? ???? ?????, ???? ???
??? ?? ??? ? ??????
???? ?????
??? ??? ?????
?? ?????? ?? ?????
??? ?? ???????????
??? ?? ???
????? ?? ?????
??????????????.
?? ?????? ?? ?????
?? ??????? ?? ????????
?? ?????? ?? ?????
???? ?? ????????
?? ??????? ?? ????????
?? ?? ????????, ?????.
?? ?? ???? ? ??? ???
?? ?????? ?? ??????
??? ??????????? ?? ????
???? ????? ?? ????? ?? ????.
???????? ? ???????? ?? ?? ?? ??????????
? ????????????: ?? ???? ?????
?? ?? ???????? ???? ?? ????.
???????? ? ???????, ?x
tempora, ah mores!
??????, ?????, ???? ?????? ????????
?? ?? ??????? ?? ?????? ????? ????:
?????? ????? ???? ? ?????.
???.
SECREZIONE
Di noi rimarrà solo
la nostra secrezione
il rivolo strisciante
piccolo come un haiku, come un apice
piccolo perché lontano
come il sole
quella viva feccia
in cui una volta
siamo sprofondati
convulsione dopo convulsione
goccia dopo goccia
come datori di sangue.
Sul fondo rimarrà
per essere sorseggiata.
Nè calura nè bramosia
ci aiuteranno a risucchiarla,
a sputarla, indietro.
Si calmerà anche ciò
che si infiltrava per errore
nella fessura dove
una vita si deve all’altra.
L’ingordigia e la smania ci domeranno,
rieducheranno: ai nomi altrui
risponderemo come ai propri.
La fiducia è temporanea,
ah tempora, ah mores!
Il cielo, dopo, da specchio ammaestrato
si appannerà coi nostri sospiri caldi:
semplice prova che fuori fa freddo.
Fondo.
???????? ?? ??????
???? ?? ?????? ????????
?? ??? ?? ??????????:
??????? ? ???????
??????? ? ????????
??? ?? ????
??????????? ????? ?
???????????
???????? ? ??????????
???????? ? ??????
???????????? ?????
? ??????, ???????
???????? ?? ?????
? ?? ?????…
?? ????? ????? ?????
????? ??? ?? ??????? ??????????,
?????????????, ?? ?????? ?????
???????, ?? ????????
?????????? ?, ????????
?? ???? ? ?????, ??????.
???????? ????? ?? ???????.
???? ????????? ?? ??????
???? ???????? ?è, ?? ????????
– ?????? ??? ?? ????????? ?? ??????? –
??????. ?? ?? ?????. ?? ?????, ?????
?????????? ???-??, ????.
???????? ??? ?? ??????? ???:
????-?.
TRASLOCO DI ANIME
Sceglie da sola le cose
in cui andrà a risiedere:
la penna e l’argilla
le lettere e il balcone
dove non c’è
la gatta egiziana e
l’erbario,
gli album e gli specchi il globo e la parola
la cinghia animalesca
e il polline, le api
le tavole imbandite per il popolo
e per l’amore…
Non fare nient’altro
tranne ciò che attecchisce in modo poligamico
indecente, in parecchi posti
improvvisamente, a perdita d’occhio
palinsesto, ricordo
di lascivia e bramosia, imbarazzo. Lettera
pittoresca della smania.
Ghirigoro glagolitico delle tenebre.
È vero che passa tutto, ma la bramosia
– paesaggio che si stratifica fino all’infinito –
esiste. Non per conforto. Per delizia, perfetta
stratificazione io-te, siamo.
Il verbo essere nella forma antica:
L’essere – è.
???? ???
??? ????? ??? ?? ???????
?????? ?? ???????
?????? ?? ???????
?????? ?? ?????
??????? ?? ???????
????????? ???????? ?? ??????
??????? ? ???????
?? ????? ???? ?? ?? ?????.
?? ????????? ?? ??????????? ????
? ?? ???????? ?????????
?? ?? ?? ??????? ?????.
TAGLIO ACERBO
Ha forse tagliato la falce furiosa
il cuore del papavero
la bottarga della gioia
la pelle rattrappita
la lingua impigliata
la lama si riflette nel cielo
il tempo e l’amore
non danno segno di voler tornare.
Si sono rinchiusi nelle ampie stanze
e hanno abbassato le serrande
Perché il giorno non li risvegli.
Katica Kulavkova (Veles, 1951) Membro dell’Accademia europea delle Scienze e delle Arti (Salisburgo) e dell’Accademia macedone, è anche vicepresidente del PEN International. È professore ordinario di Teoria della letteratura, Ermeneutica letteraria e Scrittura creativa presso l’Università “S.s. Cirillo e Metodio” di Skopje. È poetessa, prosatrice, saggista e traduttrice dalla lingua francese. Ha ottenuto innumerevoli premi e riconoscimenti letterari ed è inserita in varie antologie dedicate alla letteratura macedone (Macedonia: La letteratura del sogno, Besa Editrice – a cura di Anastasija Gjurcinova).
Fotografia di proprietà dell’autrice
Mariangela Biancofiore (Mola, 1981). Si è laureata in lingua e letteratura macedone e lingue e letterature anglo-americane all’Orientale di Napoli, successivamente si è specializzata in Teoria e prassi della traduzione letteraria presso l’Università degli Studi di Bari. Dal 2006 vive e lavora a Skopje, in Macedonia. Gestisce il Centro Multi-informativo Italiano, un contenitore indipendente che promuove idee e attività culturali, sociali e di supporto formativo ed educativo, al suo interno accoglie una scuola di lingue, uno studio di traduzioni e una piccola libreria italiana. Insegna italiano e traduce a tempo pieno. Ha tradotto vari autori macedoni: Luan Starova, Kata Kjulavkova, Dragi Mihajlovski, Aleksandar Prokopiev, Oleg Dementienko. Ha fatto parte del gruppo di traduttori che ha lavorato alla prima antologia dedicata alla letturatura macedone pubblicata dalla Besa Editrice. Attualmente si sta occupando dell’antologia di scrittori rom della Macedonia. Traduce dal macedone, bulgaro e inglese.
Per Atelier ha tradotto le peosie di Lidija Dimkovska (qui)