Anna Toscano vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre Facoltà. Scrive per alcune testate, tra cui «Il Sole 24 Ore», ha curato iniziative culturali legate a letteratura e poesia. Ultima sua raccolta di poesie è Una telefonata di mattina, (Milano, La Vita Felice, 2016), preceduta da Doso la polvere (2012), Only distance (2011), All’ora dei pasti (2007) e Controsole (2004); liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Sua la curatela di cataloghi e libri di poesie e la postfazione ad Ancestrale di Goliarda Sapienza. È stata editor per case editrici e ha lavorato con scuole di scrittura; per la testata on-line «La Rivista Intelligente» cura Venerdì in versi. Ha ideato e condotto con A. Trevisan la trasmissione radiofonica Virgole di poesia su Radio Ca’ Foscari. Sue fotografie sono apparse in numerose riviste, manifesti, copertine di libri, pubblicità, mostre personali e collettive. Varie le esperienze teatrali: porta per piazze, biblioteche, teatri, associazioni, spettacoli, tra i quali “Voce di donna. Voce di Goliarda Sapienza”, con F. Michieli e A. Trevisan. www.annatoscano.eu

Roberto Minardi (Ragusa, 1977). Nel 1999 si è trasferito in Inghilterra. Dal 2005 al 2006 ha vissuto a Panama, dove ha fatto amicizia con dei poeti locali di cui ha tradotto vari testi. A Città di Panama ha pubblicato la sua prima plaquette di poesie in versione bilingue. Nel 2007 la Archilibri di Comiso (RG) ha pubblicato la silloge Note dallo sterno cui segue Il bello del presente (Edizioni Tapirulan 2014). Suoi testi sono apparsi in riviste letterarie (Tratti, Semicerchio, La Mosca di Milano, deSidera) e online, su alcune antologie e sull'archivio multimediale Phonodia dell'università Ca' Foscari di Venezia. Nel 2015 esce La città che c'entra (Zona Contemporanea), Suoi testi sono tradotti in inglese e in turco. È co-fondatore del progetto poetico dopotutto [d|t], che si occupa di scrittori e scritture del ‘dispatrio’, e ne gestisce, insieme ad altri, il blog e le attività. Risiede a Londra dove lavora come insegnante di lingue.





Francesco Gabellini è nato nel 1962 a Riccione. Ha pubblicato cinque raccolte di poesie in dialetto romagnolo: “Aqua de silénzie” (Acqua del silenzio, 1997) per l’Editore AIEP; “Da un scur a cl’èlt” (Da un buio all’altro, 2000); per le Edizioni La vita felice; “Sluntanès” Pazzini Editore, 2003; “Caléndre” Raffaelli editore 2008; “A la mnuda” Giuliano Ladolfi Editore 2011. Le sue opere sono risultate vincitrici o finaliste in numerosi concorsi letterari nazionali e sono state pubblicate su varie riviste culturali. Con il monologo in dialetto romagnolo “L’ultimo sarto” è stato finalista nel 2005 alla 48ª edizione del Premio Riccione per il teatro. Nel 2009 riceve il Premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Negli anni 2010 e 2011 il monologo “Detector” viene portato in scena dall’attore Ivano Marescotti in vari teatri d’Italia, tra cui il Teatro dei Filodrammatici di Milano. Nel 2015 si classifica al secondo posto al Concorso Nazionale di Poesia Guido Gozzano. Nel 2016 pubblica un libro che raccoglie cinque monologhi per il teatro, sempre in dialetto romagnolo, dal titolo “Zimmer frei”, Il Vicolo Editore. Sempre durante il 2016 è risultato vincitore del Premio Galbiate di Poesia e secondo classificato al Premio Renato Giorgi di Sasso Marconi.