Giovanni Laera (1980) è un poeta originario di Noci, centro in provincia di Bari. Dottore di ricerca in “Linguistica italiana” presso l’Università degli Studi di Torino, è autore di diversi libri e articoli su lessico, onomastica e folclore nei dialetti del Mezzogiorno. Con il Centro Studi sui Dialetti Apulo-Baresi, di cui è socio fondatore, ha dato vita nel 2018 alla rivista “Lingua gnostra. Quaderni di studio sui dialetti apulo-baresi”. A giugno uscirà per Pietre Vive Editore il suo primo volume di poesie dialettali intitolato “Fiore che ssembe”.
Eine Joutsijoki (1943), pluripremiata scrittrice finlandese, è autrice di romanzi, libri per l’infanzia, sceneggiature cinematografiche e teatrali, diari di viaggio. In poesia, esordisce con la raccolta Pimeä tulee lasin lävitse (L’oscurità sopraggiunge dal vetro, Premio Runo-Kaarina 1995). La sua ultima raccolta si intitola Peruuuttamattomia muutoksia (Cambiamenti irrevocabili, 2018). In Italia, le poesie della Joutsijoki sono apparse sulla rivista Poesia (n. 307, settembre 2015) e online (es. Poetic Graffiti https://padlet.com/Biblit/PoeticGraffiti). I testi che qui presentiamo sono tratti dalla sua ultima raccolta.
Antonio Parente (1964) traduce testi letterari dal finlandese, dal ceco e dall'inglese. Ha pubblicato traduzioni di poesia contemporanea nelle riviste Atelier, Hebenon, Poesia, Semicerchio e Settentrione ed ha curato il volume Quando il sole è fissato con i chiodi - Poeti finlandesi contemporanei, ASEFI, Milano, 2002, nella precedente collana della rivista Hebenon. Ha sottotitolato un gran numero di film, anche per manifestazioni internazionali come la Mostra del Cinema di Venezia, il Festival di Milano e di Karlovy Vary. Inoltre, tiene corsi di traduzione letteraria all'Università di Firenze e di Turku (Finlandia). Come comeniologo si occupa della Panglottia e su quest'argomento ha pubblicato articoli e saggi su “Studia Comeniana et Historica” e su “Acta Comeniana”. È uno dei contributori dell'Encyclopaedia Comeniana, opera in due volumi di prossima uscita. Insieme alla moglie Viola C/apková, ha vinto, su proposta del Suomen kirjallisuuden tiedotuskeskus (Centro di informazione per la letteratura finlandese), il premio nazionale per la traduzione letteraria del 2004 conferito dal Ministro della Cultura Finlandese.

Marcela Filippi Plaza (1968) è una traduttrice cilena che vive in Italia, i cui studi e traduzioni hanno contribuito molto alla diffusione di poeti latinoamericani, spagnoli e portoghesi in Italia. Il suo alto grado di conoscenza delle lingue le è servito per poter sperimentare anche nuove attività editoriali. Ideatrice del progetto delle antologie bilingue Buena Letra 1 (2012) e Buena Letra 2 (2014) di scrittori ibero-americani tradotti per la prima volta in italiano, e della collana bilingue Fascinoso Verbum, che nei primi tre volumi comprende il poeta e critico letterario italiano Domenico Cara, la poetessa cilena Jeannette Núñez Catalán, e il poeta spagnolo Miguel Veyrat. Di sua cura e traduzione Urbs Aeterna (Edizioni Talos, 20 sonetti dedicati a Roma) di Julián Isaías Rodríguez. Dirige la collana bilingue Hypatia per la casa editrice Talos, e collabora con diverse riviste di poesia italiane e latinoamericane. Attualmente è impegnata nell'edizione e traduzione di un'antologia sull'opera del poeta italiano Valerio Magrelli . Sta, inoltre, preparando per un editore italiano un'antologia sull'opera del poeta spagnolo Santos Domínguez Ramos, la cui pubblicazione è prevista per ottobre del 2019. Per la rivista di poesia Atelier ha tradotto Edmundo Herrera, Marta López Vilar, Santos Domínguez Ramos, María Isabel Saavedra, e José Angel García Caballero, José Cereijo, Homero Carvalho Oliva, Miguel Veyrat, José Lostalé, Verónica Pedemonte Morillo Velarde.
Vincenzo Mascolo è nato a Salerno e vive a Roma. Ha pubblicato Il pensiero originale che ho commesso (Edizioni Angolo Manzoni, 2004), Scovando l’uovo (appunti di bioetica) (LietoColle, 2009) e Q. e l’allodola (Mursia, 2018). Insieme a Giampiero Neri ha curato per LietoColle l’antologia Quadernario – Venticinque poeti d’oggi. Dal 2006 è il direttore artistico di Ritratti di poesia, manifestazione promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.

Patrizia Filia, nata nel 1953 in Francia da genitori italiani, è regista teatrale, drammaturga, scrittrice e traduttrice. Vive e lavora in Olanda dal 1982, dopo aver trascorso vent’anni a Torino. Di lei sono stati pubblicati in Olanda il monologo Medea (1996); la raccolta poetica De schaduw van het park (2013); il dialogo Sapfo (2015); il ricordo In de Mokumse jaren (2016); la versione italiana del ricordo Negli anni di Mokum (2017). Nel 2018 sono uscite le edizioni bilingue dei florilegi De eenzamen/Il solitario con poesie di Jan Jacob Slauerhoff; Blues con poesie di Kees Klok. Nello stesso anno è uscito inoltre Il suo ciclo poetico Astarte, edizione bilingue di Kop leeg e Testa vuota, pubblicati rispettivamente nel 2015 e 2017.

Antonio Perrone (Napoli 1991) è dottorando in Filologia presso l’Università Federico II, con una tesi sulla lirica barocca. Ha lavorato sulla metrica di Pagliarani in un saggio pubblicato su COntemporanea 2017 (Fabrizio Serra editore) e in un altro su Testo a Fronte (in corso di pubblicazione). È redattore di Levania Rivista di Poesia, e ha pubblicato degli inediti su Nazione Indiana, Poetarum Silva, Levania. Ancora al 2017 risale la sua prima raccolta di poesia (Limina Mentis), e un lavoro di silloge con commento ai poeti italiani del ‘900 (Aracne).
Francesco Filia vive a Napoli, dov’è nato nel 1973. Insegna filosofia e storia in un liceo cittadino. Si interessa prevalentemente di filosofia, poesia e critica letteraria. Sue poesie e note critiche sono presenti in numerose riviste e antologie (Subway. Poeti italiani underground, Net, 2006; Da Napoli verso, Kairos, 2007; Il miele del silenzio, Interlinea, 2009; Parole in circuito, Fermenti, 2010; La disarmata, Cfr edizioni, 2014; Umana Troppo umana, Aragno editore, 2016; Passione poesia, Cfr edizioni, 2016; Come sei bella, Aliberti, 2017). Ha pubblicato i poemi: Il margine di una città (Il Laboratorio, 2008, con prefazione di Raffaele Piazza); La neve (Fara, 2012), vincitore e finalista di diversi premi nazionali (Vincitore del concorso nazionale inediti “Faraexcelsior” 2012; vincitore del concorso nazionale editi “Civetta di Minerva” 2013 e finalista del premio nazionale “Pontedilegno Poesia” 2013); La zona rossa (Il Laboratorio, 2015, con prefazione di Aldo Masullo). Nel 2017 ha inoltre pubblicato la plaquette L’inizio rimasto (Il Laboratorio) e la raccolta Parole per la resa (CartaCanta, con nota di Davide Rondoni). È redattore di Poetarumsilva.
Federica Gullotta è nata a Faenza (Ra) nel 1991. La raccolta di poesie "La bestia viziata" (2016) pubblicata nella Collanina Apolide della casa editrice LietoColle è la sua opera prima. Finalista al premio di poesia Mauro Maconi 2017 nella Sezione Giovani. Finalista al Certamen Cetonaverde 2018. Per Edb è in uscita il suo ultimo libro di poesia senza titolo di cui vi propriamo alcuni estratti.
Manuel de Freitas (Vale de Santarém 1972), poeta, saggista e traduttore, vive a Lisbona. Ha pubblicato il suo primo libro di poesie nel 2000 (Todos Contentes e Eu Também, Campo das Letras), al quale sono seguiti molti altri titoli, tra cui il più recente Shots (Paralelo W 2018). Ha curato diverse antologie, tra cui Poetas sem Qualidades (Averno 2003) e A Perspectiva da Morte (Assírio&Alvim 2009). Tra le sue traduzioni ci sono opere di Lautréamont, E.M. Cioran e Georges Bataille. Per Edb è in uscita il suo ultimo libro di poesia senza titolo di cui vi propriamo alcuni estratti.
