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Poesia estera

Roy Campbell – Traduzione di Andrea Bianchi

campbellRoy Campbell nasce in Sudafrica nel 1901, viene bocciato all’ammissione di Oxford, poi gioca a fare l’esule in Spagna perché i salotti letterari in UK gli fanno mancare l'aria.
Nella penisola iberica e pentagonale arriva il maltempo quando Campbell si mostra capace di tifare Franco durante la sua permanenza a Toledo durante la guerra civile. D’altronde, dopo essersi fatto terra bruciata attorno mandando a quel paese il patrio establishment (Auden, Woolf, Isherwood) schierarsi per la violenza nera al posto che rossa non costava troppo in termini di reputazione: per impegno, invece, eccome se costava di più.
Per l’eminenza grigia del cosiddetto pensiero conservatore, Roger Scruton, “al tempo che i traditori comunisti si crogiolavano nelle loro belle nicchie del servizio diplomatico lavorando per il fascismo rosso che - per Campbell - era tanto minaccioso per l’Inghilterra quanto il socialismo nazionale alla Hitler; mentre Stephen Spender si era accasato al civil service e Louis MacNeice stava in BBC, l’unica cosa che Campbell potesse fare in segno di protesta era rampognare con fierezza 'la bolsa superbia di Auden, Spender, / e altri di stessa pasta e stesso gender, / che tengono per astuzia il fortino delle lettere per signori / finché verrà il trionfo finale dei veri migliori’”.
Con gente del calibro di Campbell è troppo forte la tentazione di infiorare la vita di aneddoti. Infatti la sua è brevissima, muore (come Svevo) in un incidente d’auto nel 1957 in Portogallo. Ma fa a tempo a vedere estinto il contingente di Bloomsbury coi suoi compañeros.
*
Negli anni spagnoli Campbell si dava allo scavo d’archivio scoprendo le lettere di san Giovanni dalla Croce, del quale (non contento) si mette a tradurre le poesie. Ancora con le parole di Scruton: “Quando morì in un incidente d’auto la sua reputazione era ottima quanto quella degli altri poeti. La sua personalità da diamante grezzo e la sua tessitura verbale senza macchia erano ben accette nell'ambiente letterario di una Londra sottomessa e sottotono. Una volta Campbell salì sullo stesso palco dove si trovava Spender e stava per farci a pugni. Per Evelyn Waugh, era ‘un selvaggio naturale - grande e meraviglioso, semplice e dolce'. Per Laurie Lee era invece ‘uno dei nostri ultimi poeti byroniani, di quelli che stanno prima di ogni tecnologia e si buttano tutti nella ressa, scrittori di liriche squisite e capaci di poesie che siano parte del loto impegno fisico e vitale'. Fu ammirato da Eliot che gli pubblicò il primo libro di poesie: eppure oggi lo si stampa poco, i suoi libri sono introvabili, la sua Londra letteraria è sparita così come si è dissolta la Spagna mistica che Campbell voleva ricostruire (...) Doveva venire qualcuno cresciuto con gli Zulu in Sudafrica per capire che il narcisismo britannico era lo stesso del nichilismo bolscevico in azione nella guerra civile spagnola: entrambi i moti sarebbero passati insieme. L’intuizione di Campbell vale anche oggi: ortodossia leftist e sensualità sibaritica dominano la cultura e ora come allora è rischioso gettarsi a sfregiarle".
*
Su questo punto di morale sarebbe spregevole esporsi. Meglio celebrare Campbell col suo Flaming terrapin, la sua poesia sulla Tartaruga fiammante del 1924, a soli 23 anni. Aveva lasciato il Sudafrica da un quinquennio e ancora lo portava negli occhi.
Al suo sguardo la cricca di Bloomsbury doveva essere insopportabile. Nel 1931 riusciva a castigarla nel poema satirico Giorgiade – per Campbell i vari Auden e Woolf erano letterati da impero, manco degni di rientrare in uno stile dal nome proprio, fin nel nome obbedivano al re regnante di turno. È una satira potente che in un passo dice: “e ora la primavera, che dolce lassativo i treni sotto re Giorgio, quando si affrettano e portano per le arterie la letteratura, / quella di casa nello Stato d’Inghilterra che dischiude le sue porte / ai fanciulli effeminati che suonano il piffero e si scuotono, annoiati, / mentre il trenino li conduce fuori porta per il fine settimana / dove questi spazzini letterati si radunano per masticare roba grassa, a buon pro... / fin qui affluisce la folla abbandonata dall’amore / intellettuali ma senza intelletto / gente senza un sesso i cui sessi si trovano a metà”.
*
Al nostro uomo espatriato dal Sudafrica questi raffinati studiosi dovevano apparire tutti come vulcani, niente di diverso, dei crateri scoppiati in perfetta sincronia col momento quando invece gli introversi cominciano ad avere l’acne e attraversano con lo sguardo le pianure di un altro continente, dove le forme in cielo si confondono e pare di vedere le tartarughe in mezzo alle nuvole, ma avvolte dalle fiamme.


Andrea Bianchi

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Poesia italiana

Elena Ramella – Inediti

elena ramellaElena Ramella (1995) studia Lettere all’Università di Torino. Ha trascorso un anno in Francia per studio e ha conseguito la laurea in Culture e Letterature del Mondo Moderno. Nel 2015 ha pubblicato la raccolta di racconti Lettere dalla notte (LaGru Edizioni), nel 2016 il romanzo breve Melograno (Echos Edizioni) e nel 2019 la raccolta di poesie Anatomia di un’assenza (Ensemble Edizioni). Da un paio di anni collabora con riviste on-line scrivendo racconti e articoli letterari.
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Poesia italiana

Marco Melillo – Inediti

72089262 10217574129938412 4073840767326486528 nMarco Melillo: nato a Napoli nel 1979, appassionato lettore fin dalla tenera età, ho poi iniziato a scrivere in prosa e poesia. Da amante della letteratura, del cinema e più in generale delle arti e dei fenomeni sociali, ho scritto articoli su questi temi per varie testate senza mai diventare un giornalista. Come autore sono presente in alcune antologie nazionali e riviste. Ho vinto il Premio “Iguana – Anna Maria Ortese” per la poesia inedita (2017), sono stato finalista del Premio “Poesia a Napoli” (Guida editore, 2018) e pubblicato nella relativa antologia, ho avuto un riconoscimento al “Premio Città di Conza” (2019, sempre per la poesia inedita). Alcuni miei racconti sono stati pubblicati delle riviste cartacee. Mi piace tradurre i poeti americani contemporanei e setacciare internet in cerca di nuove interessanti voci del panorama mondiale.
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Poesia italiana

Nazim Comunale – Inediti

nazim comunale 1024x768Nazim Comunale è nato a Guastalla (Reggio Emilia) nel 1975. Sue poesie sono apparse sulle riviste Dea Cagna, Versante Ripido, e on line su Interno Poesia. su Diario di passo, il blog di Franca Mancinelli, su Ipoet, su Versante Ripido e su Poetarum Silva. Ha pubblicato Aguaplano ( autoproduzione, 2015), Lei Oceano ( Terra d’Ulivi, Lecce, 2017) ed è presente nella collettiva Non ancora silenzio ( NMZ edizioni, 2019). E' in uscita a febbraio 2020 il suo terzo libro per le edizioni San Lorenzo di Reggio Emilia. Fa il maestro elementare ed il giornalista musicale per Il Manifesto, Il giornale della musica, Sentire Ascoltare e The New Noise. Ha collaborato con Alfabeta2, fino alla sua chiusura. Suona negli Iran.
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Poesia italiana

Nicola Grato – Inediti

larecherche 0 20190430184708 Nicola GratoNicola Grato (Palermo, 1975) è laureato in Lettere moderne. Insegnante, ha pubblicato due libri di versi Deserto giorno (La Zisa, 2009) e Inventario per il macellaio (Interno Poesia, 2018) oltre ad alcuni saggi sulle biografie popolari. Ha svolto il ruolo di drammaturgo della Compagnia del Teatro del Baglio di Villafrati (PA).
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Poesia italiana

Gian Ruggero Manzoni – Inediti

gian ruggero manzoni 11Gian Ruggero Manzoni è nato a San Lorenzo di Lugo, in provincia di Ravenna, nel 1957. Da alcuni mesi trascorre lunghi periodi a Martigues, in Provenza, dove ha casa e confida di andare a vivere. Poeta, scrittore, artista, critico d’arte, al suo attivo ha oltre 40 pubblicazioni con case editrici come Feltrinelli, Scheiwiller, Skira, Il Saggiatore. Nel 1984 e 1986 ha partecipato come poeta e artista ai lavori della Biennale di Venezia. Ha diretto le riviste di letteratura e arte «Origini» e «Ali». Con il libro “Acufeni” è stato tra i finalisti del Premio Viareggio-Rèpaci Narrativa 2015. Di recente ha editato il romanzo “Il sacrificio dei pedoni” con Castelvecchi Editore.
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Poesia italiana

Iole Toini – Inediti

iolllToini Iole (1965) vive sul Lago d’Iseo. Pubblicazioni: Spaccasangue, Le Voci della Luna, 2009 - Dei colori dei luoghi, Terra d’Ulivi, 2014
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Poesia italiana

Andrea Accardi – Anteprima editoriale “Frattura composta di un nome” (Ladolfi 2020)

screenshot.4Andrea Accardi è laureato in Lingue e culture moderne all'Università di Palermo e in Letterature e filologie europee all'Università di Pisa. Dopo il dottorato di ricerca in Letteratura Francese conseguito a Pisa, si è trasferito a Palermo dove insegna Lettere nella scuola pubblica. Ha esordito nel 2019 con Frattura composta di un luogo (Ladolfi). È redattore del blog letterario Poetarum silva.
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Poesia estera

Debasish Parashar – Inediti (Traduzione di Andrea Sirotti)

71889615 493599298146230 3797700346155892736 nDebasish Parashar è un imprenditore creativo, cantante / musicista, paroliere e poeta multilingue che vive a Nuova Delhi, in India. È professore associato di letteratura inglese all'Università di Delhi e fondatore e caporedattore della rivista letteraria «Advaitam Speaks». Suoi testi letterarii sono apparsi su «Kweli», «Sentinel Literary Quarterly», «Voices de la Luna», «Contemporary Literary Review India», «Enclave / Entropy», «The Ramingo's Porch», «Expound, Asian Signature», «SETU», «Five2One», «Moonchild» e altrove. Tradotto in numerose lingue, è presente in antologie internazionali come World Poetry Almanac 2017-18, Epiphanies and Late Realizations of Love, Apple Fruits of An Old Oak, Where Are You From? e 22 Wagons. Il suo video di debutto musicale Shillong, dall’EP Project Advaitam, è uscito nel settembre 2018.

Andrea Sirotti è nato a Firenze, dove insegna lingua e letteratura inglese. Fa parte delle redazioni di «Semicerchio», rivista di poesia comparata, e di «Interno Poesia», blog e casa editrice per la promozione della poesia. Dal 1999 svolge l’attività di traduttore letterario, soprattutto di poesia e di narrativa postcoloniale. Tra i poeti anglofoni tradotti e curati, Carol Ann Duffy, Karen Gut, Margaret Atwood, Arundhathi Subramaniam, Eavan Boland, Sally Read, Oscar Wilde, Emily Dickinson. Dal 2000 al 2008, insieme a Vittorio Biagini, ha curato per il Comune di Firenze le iniziative sulla poesia giovanile “Nodo sottile”. È tra i fondatori di Linguafranca, agenzia letteraria transnazionale. Negli ultimi anni si è dedicato alle attività di scout letterario, di consulente editoriale e di organizzatore di festival e altri eventi letterari.

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Poesia italiana

Luca Pizzolitto – Anteprima editoriale da “Tornando a casa” (Puntoacapo 2020)

Luca PIZZOLITTOLuca Pizzolitto nasce a Torino il 12 febbraio 1980, città dove attualmente vive e lavora come educatore professionale. Da quasi vent'anni si interessa ed occupa di poesia. Nel 2008 vince il Premio Arezzo Poesia; nel 2014 si classifica primo al Concorso Letterario Internazionale Città di Moncalieri; nel 2019 vince il Premio Internazionale Città di Latina. I suoi ultimi libri pubblicati sono: L'allontanarsi delle cose (Ladolfi, 2016), Il silenzio necessario (Transeuropa, 2017), Dove non sono mai stato (Campanotto, 2018), Il tempo fertile della mi avvicino al muro che unisce.
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