© Fotografia di Dino Ignani

“Costellazione parallela. Poetesse italiane del Novecento” (Vallecchi Firenze, 2023)

A cura di Isabella Leardini, apparato biobibliografico di Sofia Fiorini, nota di lettura di Valentina Furlotti

Già tanto è stato scritto su Costellazione parallela, antologia fucsia in cui Isabella Leardini racchiude sedici poetesse del Novecento italiano, da Ada Negri ad Alda Merini. La curatrice, mentre osserviamo il cielo di notte, sembra invitarci a spostare lo sguardo, a non contemplare solo l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, ma anche il Dragone che vi brilla in mezzo, parallelo.

Nel secolo scorso, in Italia, molteplici autrici si sono dedicate alla poesia; hanno diretto riviste, fondato premi, tradotto opere indispensabili, ottenuto prestigio e addirittura potere. Solo una, tuttavia, è stata inclusa da Pier Vincenzo Mengaldo nella selezione Poeti italiani del Novecento, edita nel 1978 da Mondadori: Amelia Rosselli. Un’esclusione volontaria e poco giustificabile, considerando che Donne in poesia, a cura di Biancamaria Frabotta, era uscito due anni prima.

Così, tra i banchi di scuola e all’università, abbiamo studiato per decenni poeti uomini. «Discutevamo di uccidere i padri» dichiara Leardini, ricordando gli anni alla Facoltà di Lettere Moderne di Bologna, «e non ci accorgevamo mai di essere orfani di madri».

Costellazione parallela, oltre a un’occasione per riscoprire voci in parte dimenticate, è il monito di una generazione: non basta scrivere, non basta essere lette, non basta rivestire ruoli in prima linea in ambito culturale e nemmeno avere successo per essere davvero riconosciute. Come spiegato nell’introduzione, «ogni volta che la critica sostiene che le voci femminili oggi sono le più forti, è ai poeti maschi che in realtà si sta rivolgendo. L’essere una categoria, seppur vincente nelle vendite e nelle politiche editoriali, significa essere ancora una costellazione parallela. Accade anche alle più giovani generazioni, quando una poetessa è paragonata soltanto ad altre poetesse e solo con esse si sente in competizione, quando fioriscono con consapevolezza abbinamenti tutti al femminile. Spesso i giovani poeti si comportano come i loro predecessori: le ragazze fanno parte del gioco, ma alla fine giocano un’altra partita».

 

Valentina Furlotti

 

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“Estiva”, Daria Menicanti 

Ogni sera le madri dai balconi
chiamano i figli con urli soavi.
Cadono i nomi gridati nel buio
come stelle filanti. Ad uno ad uno
tornano con le bluse a quadrettini
le gonnellette alte una spanna i teneri
re,
le regine.

 

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“Il tredicesimo invitato”, Fernanda Romagnoli

 

Grazie – ma qui che aspetto?
Io qui non mi trovo. Io fra voi
sto come il tredicesimo invitato,
per cui viene aggiunto un panchetto
e mangia nel piatto scompagnato.
E fra tutti che parlano – lui ascolta.
Fra tante risa – cerca di sorridere.
Inetto, benché arda,
a sostenere quel peso di splendori,
si sente grato se alcuno casualmente
lo guarda. Quando in cuore
si smarrisce atterrito «Sto per piangere!»
e all’improvviso capisce
che siede un’ombra al suo posto:
che – entrando – lui è rimasto chiuso fuori.

 

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Senza titolo, Cristina Campo

 

Moriremo lontani. Sarà molto
se poserò la guancia nel tuo palmo
a Capodanno; se nel mio la traccia
contemplerai di un’altra migrazione.

Dell’anima ben poco
sappiamo. Berrà forse dai bacini
delle concave notti senza passi,
poserà sotto aeree piantagioni
germinate dai sassi…

O signore e fratello! ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni:

«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta».

 

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Isabella Leardini nasce a Rimini nel 1978. Ha pubblicato i libri di poesia La coinquilina scalza (Niebo/La vita felice, 2004), Una stagione d’aria (Donzelli, 2017) e il saggio Domare il drago (Mondadori, 2018). Dirige il Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna e cura le collane di poesia Vallecchi Firenze. È docente di scrittura creativa all’Accademia di Belle Arti di Venezia.

 

Valentina Furlotti nasce a Parma nel 1993. È laureata in Filosofia. Fosforescenze (Interno Libri, 2023) è la sua prima raccolta poetica, con prefazione di Valerio Grutt. Suoi versi appaiono sul nono Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea (Raffaelli, 2022) e su vari lit-blog e riviste. Fa parte della redazione di Atelier; collabora con Rivista ClanDestino. Co-organizza Vianino in Poesia con Eleonora Conti.

 

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