Hezy Leskly. Nato nel 1952 a Rehovot, da genitori di origine ceca sopravvissuti alla Shoah. Visse a lungo in Olanda per studiare danza e arte presso l’Open Academy of Art de L’Aja. Di ritorno in Israele si stabilì a Tel Aviv, dove iniziò a lavorare come critico per la danza in un settimanale della città e come coreografo. Nel 1986 pubblicò il suo primo volume di poesia, Ha-etzba (Il dito, Am Oved, 1986), cui nello spazio di non un lungo periodo seguirono Hibbur ve-Hissur (Più e meno, Am Oved, 1988) e soprattutto Ha-akbarim ve-Lea Goldberg (I topi e Lea Goldberg, Zmora Bitan, 1992), considerato il suo capolavoro. La quarta e ultima raccolta Sotim Yekarim (Cari pervertiti, Zmora Bitan, 1994), uscì postuma nel 1994, qualche mese dopo la sua morte avvenuta nello stesso anno e causata dall’Aids. Nel marzo 2009 è uscita la raccolta Beer Halav Be-emtza Ir (Un pozzo di latte in mezzo alla città), curata dal poeta Meir Wieseltier, che raccoglie l’opera omnia di Leskly, incluse le poesie giovanili e inedite.
Alessandro Niero (San Bonifacio, Verona, 1968) insegna letteratura russa all’Università di Bologna. In poesia ha esordito con la plaquette Tendente a 1 (Verona, Colpo di Fulmine Edizioni, 1996; presentaz. di Milo De Angelis), confluita poi, assieme ad altro, nel volume Il cuoio della voce (Roma, Voland, 2004). In seguito ha pubblicato una miscela di poesie e prose all’incrocio fra calcio e “autobiografia”, A.B.C. Chievo (Firenze, Passigli, 2013; prefaz. di Massimo Raffaeli), la silloge Poesie e traduzioni del signor Czarny (Brescia, L’Obliquo, 2013) e il volume Versioni di me medesimo (Massa, Transeuropa, 2014; postfaz. di Andrea Afribo). Sue poesie sono apparse su «Galleria» (1994), «Tratti» (2002), «In Forma di Parole» (2008), «Poesia» (2012).