Conrad Aiken (Savannah, 5 agosto 1889 – Savannah, 17 agosto 1973) è stato un poeta, scrittore, critico e editore americano, esponente di spicco dell’imaginismo, insieme a Ezra Pound. Tra i suoi riconoscimenti più prestigiosi si annoverano: il Premio Pulitzer per la poesia, conferitogli nel 1930, per la raccolta: Selected Poems (1929) e il “National Book Award”, conferitogli nel 1954, per la raccolta: Collected Poems (1953). La sua poesia dal titolo: Music I Heard è stata musicata da numerosi compositori, compresi Leonard Bernstein e Henry Cowell. Grande consenso di critica ottenne la sua biografia: Ushant. Prima di morire ricevette dal governatore della Georgia, Jimmy Carter, (prima di diventare il 39° Presidente degli Stati Uniti), il titolo di: “Poet laureate of Georgia”. In Italia, è stato pubblicato qualche racconto di genere fantastico, mentre resta pressoché inedita la sua produzione poetica.
Nouri Al Jarrah, Uno dei maggiori poeti e scrittori siriani, nato a Damasco nel 1956, vive attualmente a Londra.
Lasciò la Siria per il Libano, lavorò nel giornalismo letterario dagli inizi degli anni ottanta, e fu caporedattore della rivista “Fikr” (Pensiero). Da Beirut partì per Cipro, lì visse due anni, poi si diresse a Londra nel 1986, dove vive tutt’ora. Lavorò presso la rivista “Hawadeth” (Eventi), e il giornale “Al Haiat” (La Vita). Partecipò alla fondazione della rivista “Al Nakid” (Il critico), e ne fu caporedattore tra il 1988 e il 1993. Tra il 1993 e il 1995 fondò e diresse la rivista “al Katiba” (La scrittrice), la prima rivista mensile dedicata alle avventure delle donne nella scrittura. Istituì nel 1994 il “Premio della scrittrice del romanzo”, il primo premio letterario per romanzi scritti da donne. Infine, fondò nel 1999, tra Londra e Cipro, la rivista “al Qasida” (La Strofa), per nuovi orizzonti poetici.
Nouri Al-Jarrah svolge, attualmente, diverse attività culturali. Dirige tra Londra e gli Emirati Arabi “Il centro arabo della letteratura di viaggio” e “Il convegno dei viaggiatori arabi e musulmani: scoprire se stessi e l’altro” che si svolge annualmente in una delle capitali orientali; inoltre, è membro della giuria del “Premio Ibn Battuta per la letteratura di viaggio”.
Ha pubblicato dieci raccolte di poesie, due libri di letteratura per l’infanzia, e ha curato decine di libri, soprattutto nell’ambito della letteratura di viaggio. Tra le sue raccolte di poesie: Al Sabi (Il fanciullo) Beirut 1982, Mujarat al saut (Assecondare la voce) Londra 1988, Nashid saut (Canto di una voce) Colonia 1990, Ka’s sauda’ (Calice nero) Londra 1992, Hada’k Hamlet (I giardini di Amleto) Beirut 2003, “Tarik Dimashq” e “Al Hadiqa al farisyya” (“La strada di Damasco” e “Il giardino persiano”) due raccolto in un volume, 2004. Una barca per Lesbo (in corso di pubblicazione presso L'Arcolaio editore, 2018).
Giovanna Rosadini, nata a Genova nel 1963, si è laureata in Lingue e Letterature Orientali all’Università di Ca’ Foscari di Venezia. Ha lavorato per la casa editrice Einaudi, come redattrice ed editor di poesia, fino al 2004, anno in cui è uscito, per lo stessa, Clinica dell’abbandono di Alda Merini, da lei curato. Ha pubblicato la raccolta Il sistema limbico per le Edizioni di Atelier nel 2008, e altri testi poetici in riviste e antologie collettive. Nel 2010 è uscito Unità di risveglio, per la Collezione di Poesia Einaudi. Per lo stesso editore, nel 2012, ha curato Nuovi poeti italiani 6, antologia di voci poetiche femminili che ha suscitato un vivace dibattito. Il numero completo dei giorni è stato pubblicato da Nino Aragno editore nel 2014. Esce oggi Fioriture capovolte per Giulio Einaudi editore, 2018.
Antonio Bux (Foggia, 1982) ha pubblicato vari libri, sia in italiano, tra i quali Trilogia dello zero (finalista premio Lorenzo Mon¬tano, vincitore premio Minturnae), Kevlar (vincitore premio Ali¬nari), Naturario (selezione premio Viareggio), che in spagnolo (23 - fragmentos de alguien, El hombre comido, Saga familiar de un lobo estepario). Suoi lavori sono stati tradotti in varie lingue e antologizzati in opere collettive come InVerse: Italian poets in translation, a cura della John Cabot University. Ha tradotto numerosi autori di lingua spagnola, su tutti Leopoldo María Panero. Ha fondato e dirige il blog Disgrafie, oltre che una collana per la casa editrice RPlibri e due collane per le Marco Saya Edizioni.
Luca Ariano è nato a Mortara (PV) nel 1979. Ha pubblicato la raccolta di poesie Bagliori crepuscolari nel buio nel 1999. Collabora con le riviste «clanDestino», «Racna» ed è redattore de «Le Voci della Luna». Nel 2005 è uscita la sua seconda raccolta di poesie Bitume d’intorno per le Edizioni del Bradipo di Lugo di Romagna. Nel 2009 una parte della sua plaquette Contratto a termine è stata pubblicata ne La borsa del viandante curata da Chiara De Luca (Fara). Nel 2010 per le edizioni Farepoesia di Pavia è uscita la plaquette Contratto a termine. Nel 2011 con Marco Baj per Officine Ultranovecento ha pubblicato il libro d’artista Tracce nel Fango. Sempre nel 2011 con Ultranovecento all’interno del cofanetto Mappe per un altrove ha pubblicato Tempi sospesi - Temps suspesos e 5 gradi prima del ritorno con Martino Neri Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, scritto con Carmine De Falco, tra i vincitori del Premio Russo – Mazzacurati. Nel 2014 per Prospero Editore ha pubblicato l’e-book La Renault di Aldo Moro. Nel 2015 per Dot.com.Press-Le Voci della Luna ha dato alle stampe Ero altrove, finalista al Premio Gozzano 2015. Nel 2016 presso la Collana Versante Ripido / LaRecherche.it è uscito l’e-book di Bitume d’intorno con una nota di Enea Roversi.
Ana Luísa Amaral è nata a Lisbona nel 1956. Ha insegnato presso la Faculdade de Letras do Porto ed è membro della Direcção do Instituto de Literatura Comparada Margarida Losa, dove coordina attualmente il gruppo internazionale di ricerca Intersexualidades, dopo aver diretto vari progetti internazionali. È autrice di oltre trenta libri, tra cui figurano opere di poesia, di teatro, di narrativa e testi di letteratura infantile. Ha tradotto vari autori tra cui John Updike, Emily Dickinson e William Shakespeare. I suoi libri sono tradotti e pubblicati in vari paesi tra cui l’Inghilterra, il Brasile, la Francia, la Spagna, la Francia, L’Italia, l’Olanda, la Colombia, il Venezuela, il Messico e gli Stati Uniti. Le sue opere più recenti pubblicate in Portogallo sono What’s in a Name (poesia, Assírio & Alvim, 2017) e Arder a Palavra e Outros Incêndios (saggistica, Relógio D’Água, 2017). I suoi libri recentemente pubblicati all’estero sono Oscuro (trad. Luis María Marina, Zaragoza, Olifante, 2016) e The Art of Being a Tiger (trad. Margaret Jull Costa, Dartmouth, Tagus Press, 2017). Ha ricevuto molte onoreficenze tra cui la Medalha de Ouro da Câmara Municipal do Porto, la Medaille de la Ville de Paris, e il Prémio Literário Correntes d’Escritas, il Premio di Poesia Giuseppe Acerbi, il Grande Prémio de Poesia da Associação Portuguesa de Escritores, il Premio Internazionale Fondazione Roma-Ritratti di Poesia, o il Premio PEN per la narrativa.
Beatrice Cristalli (Piacenza, 1992) è laureata in Stilistica del testo presso l'Università degli Studi di Milano. La sua tesi dal titolo "L’invenzione della colpa. L’antropologia negativa leopardiana tra Zibaldone e Operette morali" ha vinto il secondo premio al Concorso per il Premio Giacomo Leopardi riservato alle tesi di laurea specialistica e dottorato 2017 del Centro Nazionale di Studi Leopardiani. Collabora con diverse testate culturali online, tra le quali Treccani, Il Tascabile, Doppiozero e Cultweek. Per il Portale Treccani, in particolare, ha condotto una indagine a puntate sulla critica letteraria del web. Attualmente, oltre alle recensioni, si sta occupando della nuova indagine, pubblicata sempre nella sezione di Lingua italiana, dal titolo “Poesia 2.0. La poesia presa nella Rete”. Un suo saggio su Mario Luzi è presente nella raccolta saggistica dal titolo "Un’idea di poesia. L’officina dei poeti in Italia nel secondo Novecento", a cura di Laura Neri (Mimesis, 2018). "Tre di uno" è la sua prima opera in versi in uscita per Interno Poesia.
Sul limitare del cielo, / io, scintilla di un attimo, / canto l’infinito. / Guardo l’eterno / e prima di essere cenere / misuro da questo / la mia grandezza / e la mia miseria. / Infinite galassie, / origine e fine della creazione, / dimorano nella mente. / Intuisco mondi paralleli / di cui non so nulla. / Vedo la fatica dei padri, / le lotte e le sconfitte, / e so che tutto è avvenuto / perché io esistessi.
Daria De Pellegrini è nata a Falcade nel 1954. È autrice di romanzi (tra gli altri La locanda dei folli, Campanotto 1994, Fiorenza, Mobydick 2002, Ragazzi nel Bosconero, Mobydick 2002, premio Navile Città di Bologna, e Marion, Nuovi Sentieri Editore 2011) e di racconti (con Se fu tuo destino ha vinto il Gran Giallo Città di Cattolica nel 1998, con Nelle case dei Dorf il premio nazionale letteratura per l’infanzia Sardegna nel 2005, con Das Ersatzkind il premio Frontiere-Grenzen nel 2017). Scrive poesie dal 2015; nel 2016 ha vinto il premio Leone di Muggia con la silloge Fare il pane; nel 2017 ha pubblicato con Interno poesia la raccolta Spigoli vivi (prefazione di Franca Mancinelli).