Igor’ Kas’ko è un poeta e letterato cresciuto a cavallo tra le ex repubbliche sovietiche. È nato nel 1972 a Dubno, antica città nell’Ucraina sovietica. Ha frequentato scuole ucraine dove si approfondiva la lingua e la letteratura russa. Si è iscritto all’Istituto militare di Daugavpils (Lettonia) e poi, dopo il crollo dell’URSS, si è diplomato in un istituto in Russia. Ha quindi servito nell’esercito ucraino. Attualmente vive e lavora a Stavropol’ (Russia meridionale). Si occupa di letteratura contemporanea. Organizza slam poetici a Stavropol’. Pur ritenendosi bilingue (russo e ucraino), scrive versi prevalentemente in russo. Sue poesie sono apparse in riviste e almanacchi: “Južnaja zvezda”, “Sijanie”, “Moj dnevnik”, “Protuberancy”, “Novaja volna”, “Ojkumena”, “Mamina kniga”.
Igor’ Kas’ko
(inediti)
traduzione dal russo di Paolo Galvagni
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Alla mamma
Dodici settembri fa
Tutto era diverso.
Abitata era la casa, vivo il giardino…
E sul sentiero verso casa
Tu camminavi. Senza sapere
Che il tempo non ci cura.
Che non lascerai per dopo
Neanche un giorno. Assestate le spalle,
Tu, sorridendo, venivi a casa.
E io ti correvo incontro.
*
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Siamo ingenui.
Viviamo in un sistema e secondo schemi,
Cedendo alle tentazioni eterne del gioco.
Da tempo sono rimasti indietro i giardini dell’Eden.
Ma l’odore delle mele ci irrita fino a ora…
La risacca marina ha voglia delle Veneri.
È svanita Troia,
Sono cadute Roma, Berlino, Parigi.
Ingenui, ci salva solo la fiducia.
Nella nostra stella.
E nei calendari che mentono…
Fotografia di proprietà dell’autore
Paolo Galvagni (1967). Laureato in Lingua e letteratura russa a Bologna, ha trascorso periodi di studio a Mosca, Minsk, Kiev, Pietroburgo. Collabora con riviste e case editrici, per le quali traduce testi di poeti e narratori russi, con specifica attenzione alla poesia contemporanea. Tra gli autori tradotti si ricordano A. Achmatova, A. Andreev, A. Blok, N. Kljuev, Vl. Majakovskij, Vl. Vysockij. Tra i contemporanei: Elena Svarc, Sergej Zav’jalov, Sergej Stratanovskij. Nel 2014 gli è stato assegnato il Premio Andrej Belyj a San Pietroburgo per le traduzioni.