Valentina Furlotti nasce a Parma nel 1993. È laureata in Filosofia. Suoi inediti appaiono sul nono Almanacco dei poeti e della poesia contemporanea (Raffaelli Editore, 2022) e su lit-blog e riviste come Atelier, Interno Poesia, Fara Poesia e Poeti Oggi. Alcuni suoi testi sono stati tradotti in spagnolo per il Centro Cultural Tina Modotti. Collabora come redattrice con Atelier. Ha tenuto laboratori poetici nelle scuole e co-organizzato Vianino in Poesia. Fosforescenze (Interno Libri, 2023) è la sua prima raccolta poetica ed è in prevendita al seguente link: http://internolibri.com/libro/fosforescenze/
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Il gabbiano che ride conosce
il mio oracolo. Ha occhi greci
cerchiati di rosso e una goccia
di sangue sul becco. Al tramonto
estrae la gemma che scotta
mi sorveglia e si allontana
in un cielo marcato Repsol.
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Le località di mare in inverno
esistono solo qualche ora
la domenica. Le vie si riempiono
di famiglie e turisti
senza pretese. A riva
bambini innalzano capanne
con i rami della notte. «Per entrare
esibire green pass» dicono –
altro che paroladordine.
Una donna inciampa e ride sguaiata
il venditore di crêpes
fa il gruzzolo settimanale. Ma alle 17
i lampioni.
Il padre grida: «Tiago, è tardi!
Io me ne vado e ti lascio qui!».
Sa che presto
l’ombra sarà troppo forte
il parco si volterà dall’altra parte
un’onda sommergerà ogni cosa
e l’ostrica chiuderà la bocca sulla perla.
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Brillavano al buio, nella sala
da ballo, le ragazze del radio
operaie ad Orange, New Jersey:
tutto il giorno a dipingere lancette
con la vernice radioattiva Undark
a leccare pennelli per fare
la punta sottile. «Dosi innocue»
dicevano scienziati, dirigenti
vestendo abiti di piombo, pinze
d’avorio, «al massimo avrete
le guance rosa». Cinque anni dopo
i primi malesseri: denti che cadono
ossa a nido d’ape, emorragie.
Brillano al buio, le ragazze del radio
verdi scheletri luminescenti.