Nella poesia di Nevio Spadoni, voce tra le più autorevoli in lingua romagnola sulla scia di Guerra, Baldini e Baldassari, appare evidente la presenza continuativa di qualcosa che ricorda la inesauribilità della vita. Inconsciamente e consciamente un’attrazione verso il tema dell’assillo e della sua pacificazione, nella prospettiva umana, e quindi un concetto di vita inesausta, mai finita, tra inverni ed estati. Tez dl’invéran «Coma di tez d’invéran/ ch’i creca int e’ camen/ incù i pinsir/ i va d’?galèmbar./ E dì che da burdël avéva j oc/ sól par la lona.» («Come tizzoni d’inverno/ che scricchiolano nel camino/ oggi i pensieri/ vanno zigzagando./ E dire che da ragazzo avevo occhi/ solo per la luna. »), ed anche Sudór d’Agost «Òna a la vôlta al s’è murtêdi al vó?,/ e me a so ’cvè com un u?ël d’arciâm/ cun e’ mi cvêrt ad ros ch’l’à ciap e’ fôrt./ I ghët j à fnì d’sparcê,/ dri e’ rapazì i s’leca./ U m’suda adös st’agost,/ arivaràl un segn?» («Una alla volta si sono spente le voci/ e sono qui come un uccello da richiamo/ con il mio quarto di rosso diventato aspro./ I gatti hanno finito di sparecchiare, / dietro il razzetto per i piedi si leccano./ Mi suda addosso questo agosto,/ arriverà un segno?»), entrambe tratte dalla raccolta Nèsar (2014).
Mese: Gennaio 2018
Gabriela Bejerman é nata a Buenos Aires nel 1973. Scrive poesia e narrativa. Ha pubblicato le sillogi: Alga (Siesta, 1999), Crin (Belleza y Felicidad, 2001), Pendejo (Eloísa Cartonera, 2003), Ubre (Vox, 2012), Querida (Eloísa Cartonera 2014 – Caleta Olivia, 2017). E in narrativa i libri: Presente perfecto (Interzona, 2004), Linaje (Mansalva, 2009), Heroína (Mansalva, 2014) e Un beso perdurable (Rosa Iceberg, 2017). Inoltre ha editato libri artigianali ed è presente in antologie nazionali ed internazionali. Negli anni ’90 ha editato la rivista Nunca nunca quisiera irme a casa, conosciuta tra i giovani attenti alla poesia e all’ arte. Nel 2007 ha presentato un disco di musica elettronica e poesia con lo pseudonimo Gaby Bex: Mandona. Ha tradotto Jane Bowles, allla cui figura si è ispirata per scrivere e dirigere un’opera teatrale: Campo Cascada. Lavora come coordinatrice di corsi di scrittura.
Raquel Lanseros (Jerez de la Frontera, Spagna, 1973) poeta e traduttrice. In Spagna ha pubblicato i libri di poesia Leyendas del Promontorio, Diario de un destello, Los ojos de la niebla, Croniria e Las pequeñas espinas son pequeñas. All’estero ha pubblicato otto libri di poesia in Francia, Stati Uniti, Colombia, Argentina, Italia, Messico, Portogallo e Porto Rico, rispettivamente. La sua poesia è stata raccolta in pieno nel volume Esta momentánea eternidad. Il suo libro pubblicato in Italia si intitola Fino a che siamo Itaca.
Tra i premi che ha ricevuti per la sua poesia si includono il Premio di Poesia della Fondazione Spagnola di Ferrovie 2011, il Premio di Poesia Unicaja, il Premio Antonio Machado in Baeza ed il Premio Jaén di Poesia oltre il secondo Premio del Adonáis. Come traduttrice, ha pubblicato traduzioni poetiche di Edgar Allan Poe, Lewis Carroll, Sylvia Plath e Louis Aragon. La sua poesia è stata tradotta parzialmente tradotta in inglese, francese, italiano, olandese, hindi, turco, armenio, greco e portoghese, e inclusa in numerose antologie sia in Spagna che Messico, Belgio, Nicaragua, Colombia, Portogallo, El Salvador, Turchia, Armenia, Cile, Perù, India, gli Stati Uniti, Argentina, Ecuador, Grecia e Bolivia. Dottorata di Ricerca in Didattica Lingua e Letteratura, Master in Comunicazione Sociale e Laureata in Lingua inglese e francese, è anche autrice di pubblicazioni scientifiche e di ricerca nel campo della poesia e della traduzione. Insieme con Ana Merino, ha pubblicato Poeti spagnoli del Novecento, uno studio critico e antologia poetica delle grandi poeti donne del XX secolo in Spagna e America Latina.
Luigi Sebastiani è nato nel 1987 a Lugo, in provincia di Ravenna, dove tuttora vive e lavora. Ha studiato Musicologia presso l'Università degli Studi di Pavia. Le sue poesie hanno ricevuto segnalazioni e menzioni in diversi concorsi nazionali. Il suo primo libro, Gli atti della disperanza (Roma, Giulio Perrone Editore, 2015), è stato finalista al Premio Camaiore, nella sezione opera prima. Ha pubblicato per diverse riviste e collabora stabilmente con la rivista di culturacinematografica Rifrazioni. Dal cinema all’oltre.
Enrico Marià è nato il 15 luglio del 1977 a Novi Ligure (AL) dove risiede. Ha pubblicato le raccolte: Enrico Marià (Annexia 2004); Rivendicando disperatamente la vita (Annexia 2006); Precipita con me (Editrice Zona 2007); Fino a qui (puntoacapo Editrice 2010 con prefazione di Luca Ariano) e Cosa resta (puntoacapo Editrice 2015 con prefazione di Mauro Ferrari). Ha preso parte a diverse antologie. Suoi testi compaiono su riviste e web alla stregua delle recensioni delle sue opere. E' tradotto in lingua inglese. Nel 2016 è stato selezionato per “ Il Fiore della Poesia Italiana” opera in due tomi che scansiona la poesia italiana dalle origini a oggi.
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