Pioggia
Sapore di ferro,
emulsione di silicone e sangue.
Percepisco l’impianto
come un piccolo ragno vampiro.
Brivido elettronico:
una scarica di ricordi non miei.
Assorto
Lame d’aria,
ronzìo metallico,
soffio di vita artificiale.
Chiudo gli occhi
ma non cesso di vedere
un mondo plastico,
una realtà virtuale.
Rappresentazione vana
sul palcoslcienico
della coscienza.
Trasposizione
Coscienza remota,
condivisa,
influenzante,
influenzata.
Osservo rapito
l’incessante corrente dei post.
Un me senza occhi,
bocca,
mani,
sangue.
Mi fronteggia,
mi ignora.
Ci separa
uno specchio di plastica.
Creatura o creatore?