103.

*

Un sole copioso scorgo a un tratto impresso sul mio viso

e ne vedo riflesse luci e ombre.

Finalmente vedo il mio viso com’è veramente

e vedo come sono io, che ho girato a lungo.

Ma l’inverno si sta sciogliendo, oggi

anch’io lo sento

e alzando lo sguardo mi lascio scaldare.

Una bella luce scorgo oggi nelle cose

e ne vedo riflesse luci e ombre.

Finalmente vedo le cose come sono veramente

e vedo come sono io, che ho girato a lungo.

Ma l’inverno si sta sciogliendo

e oggi

alzando lo sguardo mi lascio scaldare.

Piazza Trilussa

Seduto sotto un cielo chiuso

mi riposo. Rivedo

la piazza, la strada

Ponte Sisto all’altezza della scalinata.

Poi passi tu, ti vedo, ma non lo sai

e anch’io non lo so

se intanto

tutto si muove piano

sotto questo cielo.

Ecco, però, guarda -a un tratto

stormi immensi

d’improvviso si alzano in volo,

noi vediamo le chiome degli alberi

come librarsi,

e a moltitudini riempiono il cielo.

Si innalzano insieme a loro

anche i nostri sguardi tristi

e in aria disegnano

figure erranti

miracolose.

Per tutti ora qui

è grande

la sorpresa, l’ammirazione.

Ora, qui, per un attimo

io e te siamo fermi,

sotto questo cielo

ci guardiamo,

ci incontriamo in un volo.

*

Di comune impresa

insieme

ariamo questa terra

solleviamo da essa

il coraggio,

ci armiamo di valore.

Sì, di vecchi nuovi valori

tu discorri, e io di slancio

ti ascolto, rilancio

articoliamo così -avanti

un movimento reale

lo facciamo circolare,

che tale,

tutto si muove

intorno, facilmente.

Ecco, e così, anche oggi

ci lasciamo paghi

posati i vestiti

e gli attrezzi del campo

ci salutiamo

dal fondo della valle

come a dire:

è questo che facciamo

ora e allora

mirando da sempre

solamente

insieme

di comune impresa.