94.

ACCENDI UN SILENZIO

Mutami in sostanza

prima che l’atto sia compiuto,

prima che la Luna muoia per

sempre nella falsa sensazione

di benessere lunghevole

pulviscolo di stelle:

accendi un silenzio

che solo l’aurora riesce a domare.

AMARA

Abito la follia –

atroce scindersi dell’anima –

come una seconda casa,

sottopelle a mesi alterni:

una luna sconosciuta

priva di luce e tenebra

rischiara una bocca amara,

le mani a stringere forte.

Le conosco nel chiarore notturno,

nell’ombra che tutto infanga –

le conosco anche senza i miei occhi,

fari in disuso da mari navigati –

le conosco.

Mi inquieta ancora scrutare

Mi inquieta ancora scrutare –
quasi spiare a mezza
porta e piano origliare –
le api nel verde campo:
rassomiglia l’alveare
al forziere del tesoro:
miele segreto d’aprire
una paura lontana.