ACCENDI UN SILENZIO
Mutami in sostanza
prima che l’atto sia compiuto,
prima che la Luna muoia per
sempre nella falsa sensazione
di benessere lunghevole
pulviscolo di stelle:
accendi un silenzio
che solo l’aurora riesce a domare.
AMARA
Abito la follia –
atroce scindersi dell’anima –
come una seconda casa,
sottopelle a mesi alterni:
una luna sconosciuta
priva di luce e tenebra
rischiara una bocca amara,
le mani a stringere forte.
Le conosco nel chiarore notturno,
nell’ombra che tutto infanga –
le conosco anche senza i miei occhi,
fari in disuso da mari navigati –
le conosco.
Mi inquieta ancora scrutare
Mi inquieta ancora scrutare –
quasi spiare a mezza
porta e piano origliare –
le api nel verde campo:
rassomiglia l’alveare
al forziere del tesoro:
miele segreto d’aprire
una paura lontana.