1.

Presentami celeste

ed io ti farò punto fisso

stella del firmamento

luce allungata

per i semafori del tempo

che chiedono attesa e spazio

per poi ripartire.

Siamo molecole

d’immenso e divino amore

fluttuiamo nell’aria

e non siamo niente

come vuoto

che non ha memorie.

*

Cosa vuoi tu da me poesia

che mi vieni addosso?

Cosa sono io per te

che ti rende feconda?

Ho solo versi di pane

non tavole imbandite

per solenni glorie.

Sono un ruscello

e scivolo via

come corrente elettrica.

*

Abbiamo il cielo addosso

e non lo sappiamo vedere.

I nostri occhi gli sono fratelli

le pupille pianeti.

Ogni giorno ci guardiamo

reciprocamente

e siamo celesti

come le comete.