© Fotografia Di Alessandro Zingone
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Vincenzo Mascolo – Inediti

Vincenzo Mascolo ha pubblicato Il pensiero originale che ho commesso (Edizioni Angolo Manzoni), Scovando l’uovo (appunti di bioetica) (LietoColle) e Q. e l’allodola (Mursia). Ha curato alcune antologie poetiche, tra cui, insieme a Giampiero Neri, Quadernario – venticinque poeti d’oggi (LietoColle) e, per un progetto benefico della Fondazione Sanità e Ricerca, il Piccolo dizionario della cura (Mursia). Dal 2006 è il direttore artistico di Ritratti di poesia, manifestazione di poesia internazionale promossa da Fondazione Roma.

 

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A Carla
2 gennaio 2023

LUGANO

Sirene rigonfiano il silenzio:
si muore anche qui, nella calma del lago.
E l’anima,
risale leggera
insieme alla nebbia che si solleva dalle insenature
o cerca di confondersi tra i vivi al lungolago?

Scusa,
volevo scriverti dei versi d’amore
ma ogni volta, non so come,
questa storia del mistero
che trascende la nostra finitezza
si impossessa dei pensieri
che vagano alla ricerca di un significato
e finisce per corrompere
anche i miei strumenti di scrittura.
Ieri però,
davanti alla casa rosa di Hermann Hesse,
mi sono tornati in mente i suoi libri che mi regalavi
il tuo diario, le canzoni,
la nostra gioia di quegli anni
l’allegria trascinante del tuo amore.

Lugano addio, cantavi, mentre la mano mi tenevi

Tienimi la mano, fai risuonare ancora
la tua allegria.

 

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PRESAGI

 

Non si è alzato in volo neanche un passero
stasera,
nessun fulmine ha reciso l’orizzonte
e non ho visto polli sacri razzolare
tra le rose del giardino.

Eppure riesco a leggere il futuro
a scorgere l’amore nel tuo sguardo
e nel diradarsi
quieto
dei miei versi.

 

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FRAMMENTI DI UN DISCORSO POETICO

 

1. Metti in versi la vita: questo verso di Giovanni Giudici mi torna alla mente ogni volta che mi accingo a scrivere una poesia. Meglio scrivere di ciò che appartiene alla nostra realtà quotidiana o del mistero in cui siamo immersi? Meglio il visibile o l’invisibile? Forse è inutile rispondere perché, come scrive Giudici, in ogni caso l’essere è più del dire.

 

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2. Il silenzio è il principio generatore della parola poetica, il suo soffio vitale, e ne è al contempo il grembo materno. Genesi della poesia e luogo del suo sviluppo. Oggi più che mai, per difenderci dal frastuono dell’autoreferenzialità che pervade il nostro tempo, è necessario riscoprire l’importanza del silenzio. Sarebbe, questo sì, un gesto poetico rivoluzionario. E non solo poetico.

 

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7. Contengo solitudini.

 

 

 

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