Vernalda Di Tanna, Fraintendere le stelle, (anteprima editoriale, Pordenonelegge-Samuele editore, 2021)
Tu mi rechi un dono
da niente che a vivere
ne gode anche la croce:
il male, la ferita, il danno –
la zagara è una zingara
devota. E corta nella voce
la vita è solo un canto.
***
NUTRIMENTO DISUMANO
La distanza allatta ogni domanda,
spettina la pelle. E la tua lingua,
stiracchiata, sussurra una voce
disumana. Resta a galla una rete
spoglia d’acqua. Se ami il giorno,
rischi di fraintendere le stelle: il callo
della malinconia è la doppia
vita che sa fingere la nostalgia.
***
CROCE E DELIZIA
Disumano inganno un canto
semina nostalgia. È croce
l’insegna di ansiose
delizie che recano affisse
sulle vetrate le chiese
di campagna. Insistono
rossori tra i nodi:
spine, fiori tra i rovi.