Tommaso Urselli, ‘Oggi ti sono passato vicino’

Tommaso Urselli

Oggi ti sono passato vicino

Ensemble, 2020

pp.102, euro 12,00

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Tommaso Urselli – classe 1965 – ha coltivato per vent’anni la poesia quasi in segreto, dietro le quinte della scrittura e dell’esperienza teatrale (anche se nel 2000 lo notò Maurizio Cucchi nella rubrica da lui tenuta su Lo Specchio della Stampa). Ora esordisce con Oggi ti sono passato vicino, una raccolta articolata, densa e dialogica, pubblicata da Ensemble.

Il poeta, nella prima eponima sezione, chiama in scena la figura del padre, la rievoca, la interroga, la racconta (sapremo poi dalla nota che chiude il libro che il padre era a sua volta poeta e che la prima sezione è nata durante il lavoro di riordino dei suoi testi). Il lettore è poi testimone, nelle sezioni che seguono, di un viaggio a ritroso, dove l’autore – anche attraverso la rivisitazione del mito: Narciso, Eco, Teseo, il Minotauro, Icaro caduto – cerca di ricostruire la sua stessa identità. Una poesia che denuncia anche la necessità di un’esplorazione, alla ricerca dello strumento principe del dire: ‘una lingua,/ questo cerco’. Il poeta insomma, cerca la sua voce – ma è un cammino faticoso, le parole che trova sono ‘tutte morte…zoppe…sgrammaticate’, il suo corpo-città ha un ‘sentiero spezzato nell’origine’. Forse anche la sua, come quella di Ipazia, è una ‘città andata a fuoco/ un teatro fatto a pezzi’, terra di nessuno e senza tempo.

In una sezione della raccolta – ‘La lingua delle cose’ – si prova addirittura a dare la parola agli oggetti, in un momento di leggerezza, di felice esercitazione poetica – ma nell’insieme il lavoro di Tommaso Urselli appare introspettivo, pensoso, condotto sul filo della memoria, dove un posto centrale lo ricopre il Teatro (specialmente nelle sezioni ‘Corpo-città’, ‘Dice Ipazia’ e ‘In labirinto’) e, in via conclusiva, la natura, nell’anticipo di una raccolta ancora in lavorazione. Un esordio maturo dunque, dove la poesia procede su solide basi ma con molta umiltà e grande consapevolezza del compito.

Antonio Fiori

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Giorno uno

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Seduto nella poca luce dove

sedevi tu

tra le mani uno dei libri che

leggevi tu

vicino al fuoco che

guardavi tu

sto

come stavi tu, immerso nel calore.

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(dalla sezione Oggi ti sono passato vicino)

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Lampadina

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La lampadina che sta ferma e prega

per favore per favore non andartene

ancora un po’ fammi esistere, non

schiacciarlo quel bottone che mi fa morire,

esplodere in luce.

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(dalla sezione La lingua delle cose)

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Collezione di respiri

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In fila ordinati etichettati in

barattoli trasparenti lucidati

dal più giovane al più vecchio i miei

respiri: i lunghi i brevi fino a quello

laggiù in fondo nato prima

di me, prima del mondo.

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(dalla sezione Parole alle formiche)

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Tommaso Urselli è autore di teatro. In passato alcuni suoi componimenti poetici sono stati pubblicati e positivamente recensiti da Maurizio Cucchi su Lo Specchio de La Stampa. “Oggi ti sono passato vicino”, da poco pubblicata per Ensemble, è la sua prima silloge poetica; alcuni estratti sono pubblicati e recensiti sulla rubrica Bottega della Poesia per Repubblica Milano da Maurizio Cucchi e Repubblica Bari da Vittorino Curci, altri su blog e riviste online (Nazione Indiana, Atelier Poesia, Centro Cultural Tina Modotti, La Recherche, Estetica-Mente, Poesia Ultracontemporanea, Les fleurs du mal); la sezione “Parole alle formiche”, particolarmente apprezzata dal poeta Giuseppe Conte (sue le parole in quarta di copertina), è giunta finalista al Premio InediTO – Colline di Torino 2019.