Rossella Tempesta (Napoli, 1968) vive a Formia, lavora a Napoli. Autrice di otto raccolte di poesia e del romanzo La pigrizia del cuore (Spartaco, 2018), è presente nell’antologia Nuovi Poeti Italiani n. 6, a cura di Giovanna Rosadini (Einaudi, 2012). Suoi testi e interventi appaiono in diverse riviste.
Rossella Tempesta
da Diario pendolare (Pietre Vive editore, 2019)
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AEREO
Quando il cielo è azzurrissimo, estivo, il pendolare può guardare in aria fuori dal finestrino,
e scoprire che il treno sta gareggiando con un aereo bianco e lucente, lassù in alto.
L’aereo sembra quasi fermo, vince il treno.
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FIDANZATI
Se sul treno viaggiano due fidanzati e sono seduti accanto o di fronte, intorno a loro aleggia
un pudore e anche un’invidia commossa. I due parlano piano, con frasi brevi e sguardi,
altro non occorre per sapere della loro relazione. I vagoni sfilano veloci tra città e periferie,
prendono aria nelle campagne e ombra notturna nelle gallerie. E i due sempre intenti l’uno
all’altra, assenti dal mondo, presenti solo a se stessi. Nudi, sembrano, per tanta intimità.
Adamo ed Eva nell’Eden viaggiante.
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DAL FINESTRINO
Ho visto un albero immenso
il padre di tutti gli alberi
ho pensato ecco mio padre.
Ma mio padre è un esile faggio
il suo seme caduto a caso lontano dal filare
cresciuto sfasato, stranito dai venti.
Una volta vi facevano il nido gli uccelli giovani
poi sono volati troppo presto
gelati dalla sua silenziosa solitudine.
L’albero grande forse era il padre anche di mio padre
e aveva perso lontano questo suo figlio strano
cresciuto lungo e sottile
muto.
Avrei voluto che l’albero padre ci adottasse entrambi
me e mio padre
ci riabbracciasse nella sua corteccia di sughero
fino a riassorbirci nel tronco
a non darci più scampo
a riunirci per sempre.
Fotografia di proprietà dell’autrice.
