Giuseppe Nibali è nato a Catania nel 1991. Nel 2013 ha pubblicato Come dio su tre croci per la casa editrice Affinità elettive di Ancona col quale ha vinto il Premio di Poesia “Serrapetrona – Le stanze del tempo”.
Giuseppe Nibali
(inediti)
*
Qualcosa mia, della mia carne
Clara, ti faceva
sul collo dei giorni
con gli occhi molli bagnati.
Mia, se la mia carne non riesce
non esce, anzi si tortura.
Non è il tempo né il dirti
il mio salvataggio
ma un rivolo d’anima
che ti piega la guancia,
l’orrenda traccia
di essere vivo.
*
L’abbraccio stellato
che ti descrive
un fiumare di alzate
di spalle che si affolla.
Il delta di essere già
un tuffo alla terra
e così fuori, così bianca
dentro il significato
di avvicinarmi.
Tienimi le mani amore
tienimi amore
rimani.
*
Che le tue mani buone per la vendemmia
che le tue mani stanche dalla vendemmia
erano cadute un ventisette
di cenere e la casa,
i vasi greci almeno
nella resa di squarciare
potevano ancora contenerti.
Mentre io continuamente bestemmiavo
il non saperti rivedere
ancora stanco per la vendemmia.
Giuseppe Nibali è nato a Catania nel 1991. Nel 2013 ha pubblicato Come dio su tre croci per la casa editrice Affinità elettive di Ancona col quale ha vinto il Premio di Poesia “Serrapetrona – Le stanze del tempo”.
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