Linda Ansalone è nata a Salerno nel 1979, vive a Milano e ha vinto a Roma il XXVIII PREMIO LAURENTUM PER LA POESIA – Sezione inediti con questo testo offerto in anteprima da Atelier. Ha compiuto studi giuridici ed è giornalista specializzata in arte e cultura. Collabora con la Fondazione Alfonso Gatto di Salerno come organizzatore generale.
Linda Ansalone
da “Un letto d’ospedale“ –
testo vincitore del XXVIII Premio Laurentum
(inedito )
L’estate colse impreparato il letto numero quattro
del museo dei volti esangui.
I giudici non hanno firmato sentenze
ma aghi e tubi pesano più delle manette.
Se precipiti il fiato muore nella bocca ,
misero grumo d’ossa orfane
la placenta vi ha abbandonato.
La nudità qui non è mistero,
i capezzoli sono solo il centro del petto,
la pelle è marchiata come bestiame in fila.
Le madri radunano i Santi,
con l’ardore folle dei disperati
i padri, quelli che ci sono, attraversano corridoi,
randagi.
Il pomeriggio esplodono lacrime,
si mordono le lenzuola per non disfare gli occhi.
I camici ti scrutano con la bianchezza
di chi ha la vita altrui in una cartella clinica.
Il continuo tonfo d’aggeggi
il ritmo per rimanere a galla
la vena esplode, la vena è stanca.
Al di là del vetro il campo dei bambini
per volare oltre al cemento di un corpo che annaspa.
Manine strette, un girotondo di risa nelle vene
cura più di ogni infusione.
Cosa importa se è la tua mente o un prato vero.
Il piede è sul pavimento.
Foto di proprietà dell’autrice