Irene Paganucci è nata a Castelnuovo di Garfagnana il 27 ottobre 1988. Vive a Lucca e si è laureata a Pisa nel 2012 in Scienze politiche con una tesi sul ruolo della poesia araba nelle rivoluzioni del 2010/2011 in Nord Africa. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Sociologia e politiche sociali. Appassionata di poesia contemporanea, Di questo legno storto che sono io (Marco Saya Edizioni, 2013) è la sua prima pubblicazione.
Irene Paganucci
(inediti)
Rovinosamente
«Non dovevi dirmi qualcosa?»
e in effetti qualcosa c’era.
L’avevo messo insieme ai pelati
nella busta gialla dell’esselunga
però poi è andata a finire
che la busta si è rotta sotto e
tutto quello che avevo da dirti è rotolato
in fondo alle scale.
Somigliare è discreto rubare
e non si sospetta
nemmeno che si debba chiedere
permesso
per certe cose. Si dice
gli occhi da chi li ha presi? la bocca,
di chi è la bocca?
e da sempre la vita si tramanda per furti.
Così confesso
che ho qualcosa di tuo: te lo ricordi
l’ultimo litigio?
Ti sei voltata,
mi hai dato le spalle e io
non te le ho più restituite.
Irene Paganucci è nata a Castelnuovo di Garfagnana il 27 ottobre 1988. Vive a Lucca e si è laureata a Pisa nel 2012 in Scienze politiche con una tesi sul ruolo della poesia araba nelle rivoluzioni del 2010/2011 in Nord Africa. Attualmente è iscritta alla laurea magistrale in Sociologia e politiche sociali. Appassionata di poesia contemporanea, Di questo legno storto che sono io (Marco Saya Edizioni, 2013) è la sua prima pubblicazione.
Fotografia di proprietà dell’autrice