Le cose imperfette
LiberAria editore, 2019
Anteprima editoriale
*
Se moriamo il nome è sulle braccia
l’hanno scritto con il numero di telefono
elicotteri fanno fuoco sulla folla.
Oggi non è domenica per nessuno
è un lunedì lanciato in loop
all’infinito, come una paura
lunga tutta la vita.
*
L’abitudine della testa
appoggiata nello stesso punto
del cuscino, nel centro affonda
nei lati un po’ meno, la mano
che si allunga dove il lenzuolo
è perfettamente teso, integro,
si ritrae, torna dietro la nuca
finge indifferenza e fallisce.
*
Qualcuno ha scritto di lasciar perdere
l’ovvio, la cosa mi interessa
ma avrei delle riserve, una domanda:
lasciare l’ovvio per cosa?
Rispondo che è così bello l’ovvio
di certe sere, la cosa scontata
la tua finestra sulla corte illuminata
la cosa uguale già cambiata.
Foto di Anna Toscano