Per dire al mondo che
i giardini non fioriscono
ho addomesticato i corvi
perché potessero mangiare tutto.
Tutto quello che poteva sbocciare
è dentro le loro pance.
Non lo so se i loro nidi sono
caldi, forse hanno pianto e
sono fermi sul ramo.
Gracchiano e uno stelo
dal becco esce fuori.
Non lo so se i giardini
hanno i fiori, ma germogli
di speranza sono nati
anche dopo l’inverno,
sotto le loro ali.
***
Quando pensi di svanire tra
le cianfrusaglie, ti accorgi
che non hai più tempo
per il risentimento,
non hai più tempo
per quel rumore che
il topo grigio fa
mentre mordicchia.
Quando pensi di svanire
vuoi restare a fissare le mani
a chiedere loro se hanno memoria
delle carezze e delle braccia conserte.
Le guardi e non ci vedi che momenti
di pianto e insicurezze, di buchi
nelle tasche e nessun fazzoletto.
Quando pensi di svanire,
volgi ad est il tuo sorriso
e chiedi
all’ombra alata
di tornare ad esser vivo.
***
La nostra vita erosa dai contrari
mostra il fianco al sale
che ha scavato cunicoli
sotto strati di relazioni univoche.
Disgregate, le nostre intenzioni
sono ventricoli di sangue amaro.
Ci hanno plasmato isole di carne
profanando la sincerità
del carattere che ci abitava.
Siamo opere di creta
in un’esistenza
destinata a perdere.
Elena Verzì (Catanzaro, 1990) Logopedista, vive e lavora in Calabria. Nel 2016 ha esordito con la raccolta di poesie “Fiori e Fango” pubblicata con Eretica Edizioni. È vincitrice dell’ottava edizione del Premio letterario “Le stanze del tempo” 2020. Nel 2021 pubblica la seconda raccolta di poesie “L’amore misurato” con CartaCanta – Capire Edizioni. Collabora con la rivista di poesia clanDestino di Davide Rondoni. È presente in varie antologie, lit-blog, riviste italiane e internazionali. Sue poesie sono state tradotte in varie lingue.