Dirceu Villa (inediti)
traduzioni dal portoghese di Francesca Cricelli
o grande alfaiate
a vida não é muito confortável ela disse
pensa ou deve saber mas assim de qualquer forma
ela disse uma roupa que não cabe direito
sua roupa e não cabe direito
assim é a vida
você pensa desse jeito? não ela disse
acabou de me ocorrer a coisa
e não é verdade?
é verdade certamente e ela: veja as luvas
que você veste na mão sabe de cara se são certas ou não
a vida não tem isso
ao menos não pra mim
é sempre caber não cabendo
olhou longe como quem precisa
recompor o mundo depois da palavra
e disse sei como quem sente e isso não serve pra nada
esse é o problema de saber digo
quem só sabe o que serve só sabe servir
você sabe o que não serve
ela riu
e completou
o grande arquiteto diziam antigamente
e não o grande alfaiate
il grande sarto
la vita non è molto confortevole disse lei
pensa o forse lo sa ma in ogni modo
lei disse un vestito che non le sta bene
suo il vestito e non le sta bene
così è la vita
tu pensi così?
no disse lei
mi è appena venuta la cosa
e non è vero forse?
è sicuramente vero e lei: guarda i guanti
che tu indossi sulle mani sai subito se vanno bene o meno
la vita no
per lo meno non per me
è sempre uno starci senza starci bene
guardò lontano come chi deve
ricomporre il mondo dopo la parola
e disse io so come uno che sente e questo non serve a nulla
questo è il problema del sapere dico
chi solo sa ciò che serve solo servire sa
tu sai ciò che non serve
lei rise
e completò il grande architetto dicevano in passato
e non il grande sarto
transístores
e estamos livres
inspiro o ar divino de sua boca
e o crime está consumado hoc crimen est ninguém vai fugir
como numa catástrofe onde todos
perecem
sob deus que aprecia nossa humana
persistência
saias sopradas saltos estalam
sapatos com presilha no tornozelo
um império de lindos tornozelos
seu momento amargo seus sentidos invadindo a bastilha enfim
14 juillet soprem as trombetas para a invasão;
não?
nos entretemos com uma conversa jogo-de-xadrez
enquanto você cruza e descruza as pernas trapaceando
para ver quem se perturba primeiro
madrugada
onde a trapaça deixou suas saias?
talvez na tv e nunca mais precisaremos
de velhos transístores: sempre indecisos
como sinapses sob propaganda de bebida onde flutuam
uns idiotas suados que sorriem
sorria também,
você está sendo informado do despejo
de suas belas idéias sujas
transistor
e siamo liberi
inspiro l’aria divina della tua bocca
e il reato è fatto hoc crime est nessuno scappa
come da una catastrofe dove tutti
rimangono
sotto a dio che apprezza la nostra umana
persistenza
gonne soffiate tacchi che schioccano
scarpe con fibbie attorno alla caviglia
un impero di caviglie bellissime
il tuo momento amaro i tuoi sensi invadono la bastiglia e infine
14 juillet soffiate le trombe per l’invasione;
no?
ci intratteniamo con una conversazione di scacchi
mentre tu incroci e disincroci le gambe imbrogliando
per vedere chi si perturba per primo
notte
dove ha lasciato le tue gonne l’imbroglio?
forse in tv e mai più ne avremo bisogno
dei vecchi transistor: sempre indecisi
come sinapsi sotto pubblicità di bevande dove galleggiano
degli idioti sudati che sorridono
sorridi anche tu,
ti stanno informando sullo sfratto
delle tue belle idee sporche.
a terra mais distante; amor
de dentro das nuvens, a mão; seu
mistério se acomoda ao silêncio
após o mais ruidoso terror; assento
de tecido giratório em carpete;
máquina de plumas negras se faz
brotar de veludo branco; espessos
cachos de perfume; plantas sentem
onde está o sol; água sobe o caule;
montar um nome de flama; dar o
nome à boca mística; ritual abrir
de uma fenda para que as palavras
deste mundo soem contra o fim; duas
artes gêmeas; todo cuidado manipula
o fogo; toda calma dota o ar de sopro;
toda concha é mão em água; todo ver
alcança a terra mais distante; amor.?
la terra più distante; amore
da dentro le nuvole, la mano; il suo
mistero si accomoda al silenzio
dopo il più rumoroso terrore,
sedia di tessuto girevole sul tappeto;
macchina di piume nere si fa
germogliare dal velluto bianco; spessi
grappoli di profumo; le piante sentono
dov’è il sole; l’acqua sotto il gambo;
montare un nome di fiamma; dare il
nome alla bocca mistica, ritualistico aprirsi
di una fenditura perché le parole
di questo mondo suonino contro la fine; due
arti gemelle; tutta l’attenzione manipola
il fuoco; tutta la calma dá all’aria il soffio;
ogni conchiglia è la mano in acqua; tutto il vedere
raggiunge la terra più distante; amore.
Dirceu Villa è nato a San Paolo (Brasile) nel 1975. Ha pubblicato quattro libri di poesia: MCMXCVIII (Badaró, 1998), Descort (Hedra, 2003), Icterofagia (Hedra, 2008) e Transformador (Demônio Negro, 2014). Ha tradotto, introdotto e fatto le note al libro di poesie di Ezra Pound, Lustra (2011). Ha pubblicato saggi, traduzioni e altre cose in Brasile, Messico, USA, Portogallo, Galles, Argentina, Germania, Inghilterra e Spagna.
Fotografia di proprietà dell’autore
Francesca Cricelli (Ribeirão Preto, Brasile, 1982) poeta, traduttrice e ricercatrice. Ha pubblicato il libro di poesie Repátria (Selo Demônio Negro) in portoghese e italiano. É dottoranda in Studi della Traduzione presso l’Università di São Paulo. Ha organizzato, pubblicato e tradotto le lettere di Giuseppe Ungaretti ed Edoardo Bizzarri (Scriptorium, 2013), é la curatrice insieme a Bruna Bianco e Silvio Ramat delle lettere di Giuseppe Ungaretti a Bruna Bianco “Ti aspettavo nel tempo” (Mondadori, 2017). Ha tradotto “I giorni dell’abbandono” di Elena Ferrante pubblicato in Brasile “Dias de abandono” (Biblioteca Azul, 2016) e diversi poeti italiani per la collezione del Club Letterario Hussardos, come Luzi, Pasolini, Ungaretti, Leopardi, Jacopone da Todi. É stata curatrice della mostra e dell’incontro letterario “de uma estrela a outra” nel 2012 a San Paolo nel museu “Casa das Rosas” portando in Brasile alcuni poeti come Davide Rondoni, Antonio Riccardi, Mariangela Gualtieri, Lello Voce, Massimo Morasso, Gianfranco Laureatano, ha tradotto anche le loro poesie.