da Atelier 84
“Il Nobel e Sanremo”
Luca Ariano, da Damnatio memoriae
Ariano […] e? poeta intrinsecamente narrativo, nasce come narrativo. Le raccolte prodotte finora sono narrative o a sfondo politico-sociale: poesie che diremmo persino civili, se fosse oggi consentito ai poeti un’effettiva capacita? di incidere sulla societa?. Tuttavia, da quello che ci e? dato osservare, se la sua dimensione lirica viene impastata con la narrazione in modo tale da essere difficilmente districabile, assistiamo altresi? a un tentativo, che qui suona ancora embrionale, di accorciare l’andamento del verso, condensare quindi la narrazione, a favore di un piu? libero e meno imprigionato abbandono lirico. […]
Camillo Bacchini
*
Teresa come siete giunti li??
Quasi senza accorgervene…
dalla stanza colori cangianti
cadono sulla cattedrale,
riflessi sul rosone.
Tutto precipitato in un attimo:
anche tu Fiulin temi di scivolare
su lastre di ghiaccio, con Giggino.
Ti piaceva bambino la grande nevicata,
stare a casa leggendo, contando
i fiocchi dalla finestra;
ti spaventa ora il non poter uscire.
Gelano binari, crollano rami colmi
si spezzano pali della luce,
fili di pensieri interrotti
che non sai piu? seguire…
sguardo perduto oltre la vista.
*
Fiulin in quel parco come dieci anni fa,
anche allora terminata una stagione
di lavoro… solo una ciminiera
e tu con un sogno in mano: e ora?
Attendi Rosa per un bacio,
una colazione in un abbraccio
nel profumo di the e paste.
L’Emilio vedra? sulle spiagge
turisti mescolarsi a migranti,
colleghi lamentarsi per andare
chissa? dove per uno stipendio:
cosa darebbero loro?
Pedali con Rosa in una fresca sera
di fine estate, come foste
due ragazzini e quel momento
non dovesse mai finire.
Sai gia? Fiulin che dopo la pioggia
ci sara? un arcobaleno che luccica
gli occhi, da guardare con lei.
*
Si sono accorciate le giornate Fiulin,
l’estate e? proprio passata:
ti rimarra? il profumo di quel fiore,
petali come segnalibri
e nuove pagine da scrivere con Rosa.
L’Emilio bambino ricorda bene
la caduta del muro e so? pa?der:
«Ora cambia tutto!»
Non pensavi di rivedere mura ai confini,
rovine archeologiche polverizzate
e profughi in fuga da sabbia
e polvere da sparo.
L’Enrico ora che e? morta sua nonna…
finito un mondo, un’epoca.
Riflette mentre ricoprono la bara,
distante il padre.
Questa sera cerchera? una donna
per una notte, prima che la scighera
cancelli ogni sguardo e timidi sorrisi
come luci di paesi lontani.
Luca Ariano (Mortara – PV 1979) vive e lavora a Parma. Di poesia ha pubblicato: Bagliori crepuscolari nel buio (1999), Bitume d’intorno (2005), Contratto a termine (2010) e Tracce nel fango (2011) oltre a testi presenti in antologia. Ha curato le antologie Vicino alle nubi sulla montagna crollata (Udine, Campanotto 2008) e Pro/Testo (Rimini, Fara 2009). Nel 2012 per le Edizioni d’If è uscito il poemetto I Resistenti, scritto con Carmine De Falco, tra i vincitori del Premio Russo – Mazzacurati. Collabora a riviste e fa parte di Ultranovecento.
in Atelier online sono stati pubblicati -nel novembre 2014- i testi della raccolta La Renault di Aldo Moro (Novate Milanese, Prospero Editore, 2014)
Fotografia di proprietà dell’autore.
La silloge inedita è leggibile sul nr. 84 di Atelier
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