La Puglia custodisce un tesoro di voci vivissime, poeti adornati da uliveti e maree folgorate dalla calce stesa sulla lucente...
Giovanni Orelli, L’opera poetica. Con inediti, introduzione di Pietro Gibellini. Con una nota critica di Massimo Natale, Novara, Interlinea, 2019,...
Gisella Blanco Melodia di porte che cigolano Eretica Edizioni, 2020, pp. 82, Euro 13,00 Illustrazioni di Francesco Mitelli L’indecenza della...
A cura di Daniele Maria Pegorari Nella sua antologia della Poesia civile e politica dell’Italia del Novecento (2011) Ernesto Galli...
A un primo sguardo i versi d’esordio di Giuseppe Martella potrebbero richiamare quel divertimento palazzeschiano con la parola che si...
Giovanni Nuscis Il grande tempo è ora Arcipelago Itaca, 2021 pgg 175, euro 17,00 . Nota di Gisella Blanco ....
Vittorino Curci Poesie (2020-1997) prefazione di Milo De Angelis Edizioni La vita felice, pp. 164, 16 euro. Di Gisella...
Giuliano Ladolfi - "L'orlo del tempo" (Ladolfi editore, 2018)
Lettura di Gabriella Mongardi
L’orlo del tempo: un titolo intensamente poetico per un romanzo tenero e delicato, malinconico ed elegante, che attraverso la vita di tre personaggi e i loro rapporti dipinge l’affresco di una generazione e di un’epoca, gli anni che vanno dal 1968 al 2008, caratterizzati da profondi mutamenti economici, sociali e culturali – il passaggio da un mercato nazionale a un mercato globalizzato, la contestazione giovanile, l’irruzione del relativismo – colti da una prospettiva “privata” e “provinciale”. Ambientato quasi interamente nel Piemonte orientale, tra Borgomanero e Stresa, il romanzo vale anche come testimonianza della trasformazione di un tessuto sociale che i personaggi sembrano subire senza riuscire a coglierne gli elementi di positività, legati come sono alla loro adolescenza, al rifiuto di invecchiare, alla permanenza del passato: attaccati come sono – verrebbe da dire – all’orlo del tempo, nel tentativo impossibile di fermarlo.
Nel romanzo, suddiviso in quattro parti, il tempo è scandito per decadi. La prima parte comprende tre capitoli, intitolati ciascuno a uno dei personaggi principali e a un anno: “1968 Valentino”, “1978 Guido” “1988 Luisa”: fra i tre, non ancora ventenni del 1968, esiste un aggrovigliato rapporto di amicizia-ammirazione-rivalità-amore i cui fili si allungheranno, variamente sdipanandosi e intrecciandosi, fino alla fine del romanzo.
Giuseppe Manitta “Gli occhi non possono morire”, Italic 2018. Nota critica di Giovanni Perrino Non ho voluto chiedere conto all’autore...
Grazia Procino Di albe e di occasi Prefazione di Alessandra Corbetta Macabor, 2021, pp.92, euro 12,00 . Grazia Procino alterna,...