Costanza Lindi è laureata in Lettere Moderne con una tesi in Critica Letteraria, lavora come editor freelance e collabora con case editrici umbre come editor e curatrice di collana. Cofondatrice dello studio editoriale settepiani. Pubblica la sua quinta raccolta di poesie nel 2017 con la casa editrice kammer. Nel 2016 mette in piedi e collabora alla crescita del progetto Umbria Poesia e dal 2018 fa parte della redazione di Umbrò Cultura. Dal 2018 si avvicina all’arte del collage, realizza due plaquette illustrate e con lo pseudonimo in.distanza è presente in etsy.com e instagram. Costanza Lindi
Inediti
*
Dovrebbe essere diverso
da come ho conosciuto il fondo.
Ne vestivo la tunica misera del mendicante
fino a scompormi e raccogliermi
compormi stringermi accarezzarmi.
Ricordo che credevo fosse enorme
e profondo
e ora che è colmo di parole
e tuniche
ferisce più del vuoto.
Non mi è concesso esser distratta
peccare dunque
omettere verso densità.
*
Se esiste un profilo del silenzio
dalla fronte al mento
mi limitavo a tracciarlo con le dita,
annodarlo come elastico senza ingerirlo.
Nella penuria di consistenze
in apnea masticavo caramelle dure.
Attendo di essere annodata
dalla fronte al mento
proprio mentre attendo.
*
Da quando ho deciso di non
decidere è allora che divento acuta
stretta fessura che dall’angolo
sottile dimentica di respirare.
Danzavo in apnea
e dal rossore del viso buttavo fuori
tutto tranne l’aria.
Oggi l’affanno è denso,
pieno e continuamente
affamato.
Mangio oggi quel che invece
butto dentro
perché nell’istintuale smania
del friggere, allora,
facevo.
Ho deciso di non decidere
e di vivere come bomba
inesplosa. Decido di vivere la
posa del vino e mi
addormento.
Mi chiedo dunque
perché perdo il conto di
tutto e non di ciò che
manca.
Fotografia di proprietà dell’autrice.